Eat the school girl - Osaka Telephone Club

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Voto:

Due giovani ragazzi sulla ventina lavorano per una banda malavitosa. Uno dei due è un sadico sessuale. L'altro se la gode con telefonate a luci rosse, anche se si dà da intendere che sia rimasto traumatizzato da un evento capitatogli da bambino; lo accompagna la visione di un angelo femminile che lo spinge all'omicidio.

LA RECE

Smaccato sexploitation roughie (o, se vogliamo dirla modernamente, torture porn) nel quale il vilipendere la femmina è pivot. Poco nel piatto, a parte il sadismo e la ricerca dello shock. Materiale inidoneo ai più.

Pellicola che punta tutto sul sexploitation girata dallo stesso Tomomatsu che diresse Stacy (2001), horror di ben altro tenore. L'ispirazione per questo film, che rappresenta l'esordio del regista, va rintracciata in opere toste quali Angeli violati (1967), Su su per la seconda volta vergine (1969), i sei episodi di Angel guts (1978/1994), senza dimenticarsi l'influenza che su tutto l'horror orientale sexy-estremo ha esercitato il ciclo di Guinea pig (1985). Eat the schoolgirl è un film iperviolento e, in più momenti, disgustoso, zeppo di situazioni sessuali in cui le donne vengono stuprate, umiliate e, infine, uccise, anche non in quest'ordine, secondo un tipo di immaginario erotico di parte del popolo del Sol Levante. Il film inizia con un montaggio isterico accompagnato da una musica elettronica presentando uno dei protagonisti che si masturba (off-screen) mentre sta al telefono con una ragazza in uniforme scolastica (altro classico nipponico) impegnata nello stesso atto ma usando un pennarellone. L'impressione, data da alcune inquadrature iniziali e confermata da successivi fattori quali disegni sinistri, è che i lavori di Dario Argento abbiano colpito l'immaginario orrorifico di Tomomatsu. Il parallelo, però, finisce qui, dato che Eat the schoolgirl s'incentra totalmente sulle scene erotico-perverse, e il tocco arty sembra, più che altro, un mezzo fittizio per far passare il film come qualcosa di non semplicemente pornografico. In effetti, il film non è pornografico nonostante la continua presenza di scene di sesso girate, però, in modo che non si vedano gli organi sessuali e/o la penetrazione. Ciò non inganni, Eat the schoolgirl è estremamente crudo a livello sessuale e violento in modo tale che la maggior parte delle persone non potrebbe sostenere. La violenza sulle donne è costante ed è presentata secondo quella nota fantasia per la quale la donna stuprata prima si divincola e si lamenta ma poi apprezza. Quindi, più che preoccuparsi di dare un solido contesto ai due protagonisti e di tratteggiarne l’identità, si è preferito calare gli assi sexploitation: stupri e pestaggi, fellatio dopo che la ragazza ha vomitato, clisteroni che obbligano una ragazza a farsela addosso davanti a un gruppo di dementi che si spancia dal ridere, sgozzamenti, eiaculazioni e altre cose amene che esalterebbero i seguaci di De Sade. Alla lunga, il gioco, già di suo poco divertente, finisce per annoiare. Peccato, perché la recitazione di alcuni attori non è pessima e certe trovate tecniche non sono mal realizzate. Comunque, dire che il film avrebbe dovuto essere meno violento o meno gretto equivarrebbe a snaturare il senso di un prodotto realizzato espressamente per un pubblico che, evidentemente, non si annoia a vedere un’ora di donne maltrattate. Tuttavia, qualche elemento umoristico inserito nella pellicola, come accadrà con Stacy, sarebbe stato d'aiuto. Se foste curiosi di vedere il film ma ne trovaste solo la versione originale non disperate, lo sceneggiatore non era Shakespeare e il clou della faccenda non sta nei dialoghi. Se siete spettatori facilmente impressionabili, state alla larga da Eat the schoolgirl, film che potrebbe essere visto in coerente double-bill con Bloodsucking freaks (1976).

TRIVIA

Eat the school girl, scritto così, ha ben poco senso visto che "schoolgirl" si scrive tutto attaccato e, giustamente, in internet si trovano riferimenti al film in inglese corretto. Il titolo, ad ogni modo, ha un doppio senso per il verbo "to eat", ovvero mangiare, sbranare (sottolineando il fattore violento) o praticare un cunnilunguo (eating pussy).

Titolo originale

Kogyarugui: Oosaka terekura hen

Regista:

Naoyuki Tomomatsu

Durata, fotografia

60', colore

Paese:

Giappone

Anno

1997

Scritto da Exxagon nell'anno 2006; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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