Bloodsucking freaks

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A New York, il prestigiatore Sardu (Seamus O'Brien) gestisce il Teatro del Macabro in cui vengono torturate alcune donne; il pubblico prende la cosa come un effetto di scena ma le torture sono vere. Dietro le quinte, Sardus e il suo nano aiutante Ralphus (L. De Jesus) seviziano malcapitate per diletto personale e organizzano un traffico di schiave. Sardu rapisce la ballerina Natasha (Viju Krem) per sottometterla al proprio potere ma qualcuno la sta cercando.

LA RECE

Ininterrotto elenco di sevizie ai danni di sventurate, verrebbe da dire un prodotto softcore per sadici in erba. Pesa la mancanza di un plot sostanziale che giustifichi o dia coerenza al sadismo.

Film che ha ottenuto, in maniera decisamente immeritata, una certa notorietà fra gli appassionati. La pellicola, girata nel 1976 col titolo the Incredible torture show, fu pensata come semplice exploitation da far girare in qualche cinema di seconda, e riuscì a ottenere un certo successo tramite i soldi spesi da quella che in USA viene definita “raincoat crowd”, cioè il pubblico con impermeabile, stereotipo dell'utenza dei cinema porno. Il film rimase nell'ombra alcuni anni finché, nel 1981, fu recuperato dalla Troma di Lloyd Kaufman e Michael Herz per dargli migliore e rinnovata distribuzione. Dal momento che con il vecchio titolo gli strali della censura si stavano abbattendo sul progetto ancor prima della diffusione nelle sale e i giornali si rifiutavano di pubblicizzarlo per l'acronimo T.I.T.S (tette), la casa cinematografica newyorkese decise di rititolarlo Bloodsucking freaks. Una volta distribuito, il film subì una caccia alle streghe da parte dei gruppi femministi e degli organi di censura, il che non fece che accrescere la curiosità e, quindi, il successo della pellicola; solo nel 1999, la Troma rilasciò un director's cut supervisionato dal regista Reed che andava a eliminare gli eccessi. Cosa mostra il film di così sconvolgente? Appare chiaro fin dalle prime battute che il soggetto del film si ispiri a the Wizard of gore (1970) di H.G. Lewis, vecchio splatter che aveva come protagonista un mago d'avanspettacolo, il quale, mischiando finzione e realtà, faceva fuori in modo sadico un tot di persone. Stranamen-te, per essere un film di Lewis, la pellicola del ‘70 aveva anche un certo spessore cinematografico. Lo stesso spessore manca a Bloodsucking freaks che mescola splatter e un marcato sadismo, debitore, per stessa ammissione di Reed, dei film exploitation che avevano come protagonista Ilsa (Ilsa la belva delle SS, 1974). Bloodsucking freaks mira a essere realistico e scioccante ma i limitatissimi mezzi tecnici ne rivelano la pochezza: la pellicola venne girata in uno scantinato dall'inizio alla fine con limitate escursioni esterne. Nella migliore tradizione delle pellicole kinky, da Olga (White slaves of Chinatown, 1964) alla suddetta Ilsa, il film è un ininterrotto elenco di sevizie ai danni di sventurate, verrebbe da dire un prodotto softcore per sadici in erba. Una donna viene fatta gattonare per poi tagliarle la mano, una viene usata come tavolino per la cena, il sedere di un'altra viene usato come tabellone per le freccette, un folto gruppo viene tenuto segregato in una prigione allo stato belluino. Alcune avrebbero potuto risultare anche simpatiche se non seguissero, e non fossero seguite, da torture, mutilazioni e umiliazioni. Quindi noia. Altre trovate sono machiavelliche e potrebbero muovere all'ammirazione coloro che sono appassionati di BDSM: una donna viene messa in una ghigliottina e la corda che sostiene la lama le viene posta in bocca, così, se mai dovesse urlare, finirebbe decapitata. La scena più cruda e nota del film vede un medico folle cavare tutti i denti a una donna per una fellatio morbida e poi, trapanatale la testa, con una cannuccia le succhia il cervello, da cui il titolo dato dalla Troma. Detto così sembra estremo, invece la cosa è semplicemente di cattivo gusto e realizzata neanche tanto bene. Non pensate di poter assistere a sequenze ultra-gore o a scene di sesso. Il vero problema del film è la misoginia più che il sadismo o lo splatter, e il fatto che buona parte delle comparse femminili provenisse dall'ambiente del porno accresce questa sensazione. A conti fatti, il più grosso limite di Bloodsucking freaks non è quindi lo splatter o il sadismo di per sé, cosa che ogni spettatore scafato può sopportare nelle situazioni fittizie mostrate, ma la mancanza di un plot sostanziale che giustifichi o dia coerenza al sadismo. Così com'è, Bloodsucking freaks è una fantasia sadomaso su pellicola buona per sollazzare coloro che, con tali cose, amano sollazzarsi. Per chi non ama vedere maltrattare le donne per più di un'ora, o per chi si stanca a vedere un gruppo di scalmanate che gridano e si mangiano panini con dentro un pene, Bloodsucking freaks è davvero un film inutile. Noioso per questi ultimi, scioccante per i neofiti, eccitante per i sadici. Voi sapete in che categoria siete.

TRIVIA

Joel M. Reed (1933) dixit: “Stavo producendo un film intitolato Teen demon e avevo problemi a raccogliere fondi, quando l’agente Dorothy Palmer mi ha parlato di un corpo di ballo sadomaso off-Broadway presentato da un tizio di nome Giles Fontaine. Erano lui e la sua ragazza completamente nudi. La settimana successiva ho cenato con un gruppo di benestanti appassionati di balletto e ho raccontato loro dello spettacolo. Tutti hanno chiesto i biglietti. Dopo la performance, hanno detto che se avessi fatto un film col gruppo sadomaso mi avrebbero dato i soldi. Ho scritto la sceneggiatura in un giorno e tutti mi hanno inviato del materiale SM delle loro collezioni, certi pezzi anche eccessivi a mio modo di vedere. […] All'incirca in quel periodo, l’avvocato Joel Weinberg, che lavorava nell’ambito del cinema, mi chiamò e mi chiese se potevo fare un film prima della fine dell'anno. Dissi: "Sì, Sardu: Master of the screaming virgins. Vuoi leggere un copione?" Rispose: "Fanculo il copione". Presi l'assegno lunedì. Era di 125.000 dollari” (mediamikes.com).

⟡ Quando il film uscì negli USA, l'MPAA non perse tempo a dargli un rating, lo bandì direttamente in seguito alle proteste del WAP (Women Against Pornography). 

⟡ La Troma dovette tagliare alcune parti per ottenere il Rating R, però, poi, spedì alle sale cinematografiche una versione integrale dicendo che si trattava della versione R-Rated. L'inganno fu scoperto in seguito alla protesta di una donna che accusò il film di aver disturbato suo figlio. L'MPAA denunciò la Troma per uso improprio del logo "R". 

⟡ Seamus O'Brien morì a 41 anni accoltellato da un ladro che era penetrato nel suo appartamento. La cosa accadde poco tempo dopo la distribuzione del film. 

⟡ Il ruolo del nano sarebbe dovuto andare a Hervé Villechaize noto per il ruolo di Tattoo nel serial tv Fantasilandia (1978-1983), attore poi suicidatosi nel 1993. 

⟡ Louis de Jesus fu scovato dal regista in un circo. Il nano aveva anche una carriera come attore porno. Dopo una ripresa, Louis scioccò la crew e buona parte del cast poiché si mise a fare un'orgia con alcune attrici. 

⟡ La scena del cervello succhiato con la cannuccia fu realizzata con un melone, una parrucca rasata, un po' di sciroppo rosso e crusca.

Titolo originale

The Incredible Torture Show

Regista:

Joel M. Reed

Durata, fotografia

88', colore

Paese:

USA

Anno

1976

Scritto da Exxagon nell'anno 2010; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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