the Empty man

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Voto:

Dopo un prologo nel 1995 in Bhutan, dove escursionisti americani incontrano un'entità misteriosa con esiti letali, la storia si sposta nel 2018 in Missouri. L'ex poliziotto James Lasombra (James Badge Dale) indaga sulla scomparsa di Amanda (Sasha Frolova), scoprendo che la ragazza ha evocato "The Empty Man". Le tracce conducono James al Pontifex Institute, un culto nichilista guidato da Arthur Parsons (Stephen Root).


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LA RECE

Horror ambizioso ma irrisolto: dopo un prologo himalaiano di grande efficacia, la narrazione si complica convocando Nietzsche, Lovecraft e culti apocalittici in un palinsesto denso ma di non facile digestione. L'atmosfera e la messa in quadro prevalgono su un senso ultimo che rimane nebuloso. Ma forse è proprio per questo che può piacere.

Basato sulla serie a fumetti "The Empty Man" di Cullen Bunn e Vanesa R. Del Rey, nonché debutto nel lungometraggio di un David Prior che iniziò nel 2003 come stunt ed effettista in Bad Boys II. Interessante, diverso ma irrisolto perché di grandi ambizioni ma non supportate da un pieno controllo della rappresentazione e della narrativa. I primi venti minuti funzionano quasi come un film autonomo, una spedizione himalayana che diventa discesa negli abissi della psiche addizionati da alcune visioni che disegnano una buona dimensione mystery. Poi, la narrazione diventa vieppiù intricata ma non più avvincente, e non è un caso che il film sembri respirare l'aria de il Seme della follia (1994) di John Carpenter, pellicola nella quale la distinzione tra realtà e finzione si confonde. E la confusione è il problema della faccenda. Prior convoca al tavolo Nietzsche, Lovecraft, filosofie orientali e culti apocalittici, creepypasta e anche le classiche regole horror della maledizione con scansione temporale (prima succede questo, poi quello, ...)costruendo un palinsesto concettuale pieno di ingredienti e, per questo, un po' indigesto. Il film vuole essere una meditazione sul vuoto interiore, sul nichilismo ma la gestione narrativa risulta discontinua e si avverte una pretensione intellettuale amplificata da un minutaggio importante. Qualche taglio e la maggiore stabilità su uno dei diversi temi toccati avrebbe permesso a the Empty man di garantire maggior intrattenimento oltre a un ventaglio di suggestioni che vanno dal settario al demonologico, dall’orrore cosmico al fantascientifico. Abbiamo, invece, questo protagonista che si perde nel mistero che deve risolvere, senza giungere a un significato stabile, il che potrebbe anche rappresentare il plus dell’operazione che, invece, rimane un po’ fredda nell'espressione, benché intrigante in certe rappresentazioni che sembrano richiamare la sua origine di graphic novel, anche se non ho mai avuto il piacere di vedere tavole di quel fumetto. È in effetti la messa in quadro e l’atmosfera a farla da padrona, sia sul senso ultimo, sia rispetto a facili soluzioni per spaventare il pubblico che vengono perlopiù rifiutate. Come il succitato film di Carpenter, questo Uomo Vuoto sembra poter suonare come un potenziale cult, in quanto divergente e misterioso nel suo svolgersi, ma esattamente come il Seme della Follia, non potrà divenire mai un cult nel senso popolare del termine poiché manca della capacità di farsi spettacolo popolare, a parte i primi minuti montani di grande efficacia. A ciò si somma la sfortunata circostanza del periodo pandemia, quando il film uscì, che ha tagliato le gambe alle sue possibilità commerciali; comunque, pellicola coraggiosa che ha preferito il rischio dell’errore alla sicurezza della formula mainstream e, perciò, merita una visione. Potrebbe trovare un coerente double-bill con Punto di non ritorno (1997) per condivisione non linearità e orrore cosmico.

TRIVIA

David Prior dixit: “Chiunque non veda certi presagi, in questo momento, di una sorta di collasso della civiltà - o di un marciume culturale - semplicemente non sta guardando bene. Penso che sia abbastanza chiaro che stiamo vivendo in un'epoca in cui le cose sembrano accelerare verso una sorta di resa dei conti, forse apocalittica. Non credo che sia un caso che i livelli di splatter e gore stile George Romero nei film di zombie siano diventati cose mainstream che le persone si siedono intorno alla TV e le guardano con le loro famiglie. The Walking Dead è raccapricciante come tutto ciò che ha fatto guadagnare il Rating-X a Romero nel 1985, eppure ora quello è nel salotto di tutte le persone e c'è qualcosa in quel tenore apocalittico che risuona con le persone, come un segnale a cui stanno rispondendo. Leonard Cohen lo chiamava il frustino del diavolo, sai. "Ho visto il futuro, baby: è un omicidio."” (MUBI.com).

⟡ Ad accrescere il mistero della filosofia del film, attualmente il dominio pontifex-society.com è attivo come redirect sull'arcano sito web pontifex-institute.com.

⟡ Il film, grato fra il 2016 e 2017, ha come nota di copyright il 2018 ma è uscito nelle sale nel 2020. Si tratta di uno degli ultimi film della Fox prima che fosse acquisita dalla Disney; infatti il film è stato prodotto solo dalla Fox ma poi distribuito dalla Disney. Si tratta, peraltro, del primo fil distribuito dalla Disney ad essersi beccato il rating-18 dalla BBFC, la censura britannica.

⟡ Il liceo immaginario di Webster Mills, Missouri, prende il nome da Jacques Derrida, il filosofo francese noto per la sua teoria del decostruzionismo. Molte delle affermazioni aforistiche che si possono leggere nel questionario consegnato all'incontro dell'Istituto Pontificio, pur non essendo citazioni dirette di Derrida, hanno una chiara relazione con le opere di Derrida.

⟡ Il ponte che si vede nel film si trova a nord di St. Louis (MO). Lo stesso ponte è stato utilizzato per la sequenza dell'inseguimento finale in 1997: Fuga da New York (1981).

⟡ Tutte le foto di Amanda appese alla lavagna di sughero nella sua stanza sono immagini reali dell'account Instagram personale di Sasha Frolova.

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Titolo originale

Id.

Regista:

David Prior

Durata, fotografia

137', colore

Paese:

Sud Africa, Francia, USA

Anno

2018

Scritto da Exxagon nell'ottobre 2025 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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