l'Esorcista - la Genesi

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Voto:

Nel 1949, l’archeologo ed ex-prete Merrin (Stellan Skarsgård) viene ingaggiato per dirigere gli scavi in una zona orientale dell’Africa: in quel posto è stata rinvenuta un’antichissima chiesa costruita nell’anno 5 d.C. Merrin, in loco, incontrerà la dottoressa Sarah (Izabella Scorupco) la quale, al pari dell’ex prete, ha un passato drammatico. Gli scavi porteranno alla luce la verità: quella chiesa imbrigliava una forza malefica che ora è stata liberata.

LA RECE

Tecnicamente ben fatto e sicuramente più dinamico della controparte di Schrader, tuttavia il film finisce velocemente nel dimenticatoio per la sua scarsa incisività.

Rimando alla recensione di Dominion: prequel to the Exorcist (2005) la disanima sui ribaltoni produttivi che hanno fatto del prequel-project un caso cinematografico prima ancora che le due pellicole approdassero nelle sale. Fatto sta che al dramma psicologico-spirituale di Schrader, troppo a secco di cose forti, la produzione preferì il lavoro di Harlin che la sapeva più lunga sul come intrattenere il pubblico (Die Hard 2, 1990; Cliffhanger, 1993) anche in ambito horror (Nightmare 4 - Il non risveglio, 1988; Prison, 1988). Il prologo, portentoso e visivamente accattivante, sembra dare ragione alla scelta dei produttori. Sfortunatamente, pochi minuti dopo, si viene proiettati in uno spoof di Indiana Jones coi nazisti e tutto l’armamentario dell’adventure movie. Il prosieguo scombiccherato presenta molti personaggi secondari che non trovano un reale sviluppo. Comunque intrattiene. Si ripropone una scena di esorcismo come Dio comanda. Qualche sequenza mirata a far paura va a segno. Elevati i livelli di sangue per un prodotto sostanzialmente mainstream che si concede, oltre a qualche prevedibile tocco blasfemo, anche un certo sadismo nei confronti dei bambini. Bene lo svedese Skarsgård col suo sguardo torvo e un po’ monocorde; mentre l’attrice Scorupco è piacevole per gli occhi ma passa in secondo piano seguita da tutti gli altri interpreti. Bella la fotografia ambrata del nostro Storaro, così come le scenografie curate da Stefano Maria Ortolani, soprattutto quelle in chiesa e nei sotterranei. Il finale galvanizza come ai tempi Hulk Hogan sul ring. Pregio definitivo: nonostante il moderato incasso al botteghino, l’Esorcista - la genesi ha attirato l’attenzione del pubblico verso il prequel di Schrader rifiutato dalla Warner che rischiava di non vedere mai la luce del sole. Seguirà la serie tv The Exorcist (2016–2018) e, poi, l'Esorcista - Il credente (2023).

TRIVIA

⟡ Parecchi cambiamenti furono fatti dopo il licenziamento di Paul Schrader, sia a livello di cast che di crew. Alexi Hawley fu chiamato a ristrutturare lo script: tolse alcuni personaggi che comparivano nella versione di Schrader e ne aggiunse altri, in primis Sarah. L'attore Gabriel Mann, che recitava come Padre Francis nel film di Schrader, non poté interpretare di nuovo la parte a causa di nuovi impegni lavorativi, così fu ingaggiato James D'Arcy. 

⟡ Linda Blair rimase sconcertata quando scoprì che la Warner, senza averle chiesto il permesso, aveva usato la sua immagine e la sua voce nella campagna pubblicitaria. 

⟡ Al film, inizialmente, venne attribuito il rating NC-17. Tolte alcune scene reputate violente, il rating scese al più accettabile R (Restricted: sotto i 17 ci vuole un adulto che accompagni). 

⟡ Padre Gionetti dà a Padre Merrin una copia del Rituale Romanorum per somministrare esorcismi. Il titolo che si legge in copertina è Roman Ritual, in inglese. Successivamente, Merrin chiede a Joseph di leggere dei passaggi del libro e ci è data possibilità di notare che le pagine sono scritte in inglese. Eppure, nel 1949, il Rituale Romanorum avrebbe dovuto essere scritto in latino poiché la traduzione in "volgare" dei testi liturgici non fu permessa fino al Concilio Vaticano II, inaugurato da Papa Paolo VI il 4 dicembre 1963. Inoltre, il Rituale Romanorum non fu pubblicato prima del 1950. 

⟡ Quando, ad inizio film, il prete bizantino si fa il segno della croce, lo fa nel modo cattolico, da sinistra a destra, mentre ogni bizantino di quel periodo l'avrebbe fatto da destra a sinistra, aderendo alla variante greco-ortodossa. 

⟡ Il regista Harlin, d'origine finlandese, ha lasciato una sua personalissima firma nel film. Si tratta di una bandierina della Finlandia visibile vicino alla stanza medica di Sarah. 

⟡ Solo il 10 per cento delle scene filmate da Scharder finirono nel film di Harlin: due minuti del massacro nel villaggio olandese. Nella versione di Schrader, la scena dura 20 minuti. 

⟡ Il mitragliatore che gli Inglesi montano per fronteggiare gli Africani è un MG42 di fabbricazione tedesca. Nonostante la cosa non sia incongrua in senso assoluto (il film si svolge dopo la Seconda Guerra Mondiale), è improbabile che l'esercito inglese adottasse un'arma nemica. 

⟡ Quando nell'infermeria torna la corrente, la luce e la radio si riavviano simultaneamente. Nel 1949, però, le radio andavano a valvole e, prima di partire, occorreva aspettare qualche istante affinché le valvole si scaldassero.

Titolo originale

Exorcist: The Beginning

Regista:

Renny Harlin

Durata, fotografia

114', colore

Paese:

USA

Anno

2004

Scritto da Exxagon nell'anno 2008; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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