Exam
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Voto:
In cerca di un lavoro con ruolo dirigenziale in una ditta farmaceutica, otto candidati vengono chiusi in una stanza con un foglio bianco davanti. Il lavoro verrà assegnato a chi saprà dare la risposta a una domanda mai fatta. O quasi.
LA RECE
Gara d'assunzione in un universo distopico in cui i concorrenti si devono sbranare come gladiatori nell'arena, solo, qui, futuristica. Tutto per un impiego a tempo indeterminato. Neanche troppo fantascientifico, quindi.
Cavia-movie con un manipolo di trentenni brillantissimi che si sbranano per ottenere un posto di lavoro a tempo indeterminato di quelli che, ormai, non se ne vedono più. Exam esaspera la situazione, alza il tiro e sequestra in una stanza stile Cube - il cubo (1998) otto candidati per un test di assunzione da sconcerto. L'esaminatore intima manco fosse il podestà, alla porta c'è una guardia ferma come una statua di sale che, però, si muove alla bisogna, e la stanza gode di meccanismi da nave spaziale. Messi i candidati in difficoltà cognitive ed emotive, parte la sfilata dei tipi umani: il narcisista, l'afroamericano con luci e ombre, l'indiano, la biondona, altri. Il gioco filmico funziona, lo spettatore è anche lui nella stanza a risolvere il quesito ma, ovviamente, non ci può arrivare o ci arriva solo in parte. Alla fine, spiegone spiazzante: non è che tutto torna ma va bene lo stesso, tanto non è che ci davano davvero un lavoro. Pretenziosetto anzichenò, Exam dipinge con colori tutto sommato noti il plautiano "homo omini lupus" estremizzando una situazione che nella realtà mai potrebbe svolgersi in quei termini. Ma, come si è detto, Exam è ardita metafora. Visto fra il lusco e il brusco, e dimenticandosi di altri film simili, pare di trovarsi davanti a qualcosa di innovativo e geniale; effetto garantito se decidete di mostrare il film a chi di cinema non ne mastica. Nulla di nuovo, insomma, trattasi comunque di un soggetto furbo e fatto di poco ma stimolante che in Italia, tuttavia, non si ve(n)de. Sparito velocemente dalla memoria di coloro che non l’hanno mai visto, Exam merita il recupero. Chi ama il genere potrebbe anche apprezzare Escape room (2019).
TRIVIA
Stuart Hazeldine (1971) dixit: “È da quando ho 19 anni che voglio dirigere un film. Non mi è mai piaciuta l'idea di uno scrittore che finisce a dirigere per frustrazione. Ma la regia richiede molto più tempo, quindi la scrittura è stata la mia strada per fare film. Sentivo che la storia è la base di ogni film, quindi volevo diventare molto bravo a costruire le fondamenta prima di dirigere. Non mi pento di averlo fatto, ma si può facilmente essere risucchiati nella sola scrittura di sceneggiature quando si viene pagati bene. Per fortuna, ho buoni rapporti con un paio di registi di genere. Ho lavorato con Alex Proyas quattro volte. […] Ci è voluto più tempo di quanto mi aspettassi per dirigere qualcosa di mio. Ma ho finanziato il film da solo, quindi ho messo da parte i soldi e ho cercato un'idea che potesse essere realizzata a buon mercato” (electricsheepmagazine.co.uk).
⟡ Nessun dato, per ora.
Titolo originale
Id.
Regista:
Stuart Hazeldine
Durata, fotografia
101', colore
Paese:
UK
2009
Scritto da Exxagon nell'anno 2012; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
