Feast II: Sloppy Seconds

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Voto:

Dopo i fattacci avvenuti nel primo capitolo, Biker Queen (Diane Goldner) prende di forza il barista sopravvissuto (Clu Gulager) e si mette in cerca di Bozo che lei ritiene responsabile per la morte della sorella gemella Harley Mom. Tutti i protagonisti finiranno assediati in una cittadina infestata dai soliti mostri.

LA RECE

L'irriverente Feast del 2005 subisce un'accelerazione sul piano del bad taste; se piace il gioco, la cosa può anche divertire. La narrativa resta striminzita.

Nessun cambiamento radicale rispetto al plot del primo capitolo. Tuttavia, se già Feast (2005) poteva risultare stravagante e irriverente, questo Feast II si fa portabandiera del cattivo gusto e del trash in forma programmatica. Ne deriva una discreta dose di spasso ma anche qualche stucchevolezza tipica di chi sceglie di prendersi poco sul serio sempre e comunque. Come un film Troma ma ripulito delle abnormi castronerie tipiche delle pellicole di Kaufman, Feast II propone sequenze quali l’autopsia sommaria fatta a un mostro che, toccato in diversi punti delle interiora, prima trombeggia peti, poi espelle feci sul volto di una donna che, nel vomitare, causa nausee a catena e chiusa molto misurata con emissione di getti di sperma in faccia a tutti. Ok, però gli sceneggiatori, mirando all'accumulo, si sono scordati di raccontare una storia. I pochi protagonisti che hanno parvenza di tridimensionalità sono quelli che provengono dal primo film, grazie a ciò che di loro era già stato raccontato. Alla fine ci si diverte anche, basta essere consapevoli della natura dello spettacolo. Segue Feast III: the happy finish (2009).

TRIVIA

⟡ Il bimbo del film venne interpretato dal figlio di Tom Gulager, nel film Greg Swank.

Titolo originale

Id.

Regista:

John Gulager

Durata, fotografia

97', colore

Paese:

USA

Anno

2008

Scritto da Exxagon nell'anno 2010; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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