Finché morte non ci separi
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Voto:
Grace (Samara Weaving) si sposa. Il novello marito Daniel (Adam Brody) è innamoratissimo ma la sua facoltosa famiglia ha una sinistra tradizione: chiunque entri nel clan deve sottoporsi a un gioco di brutale sopravvivenza. Confezione d’alta classe per scenografia e fotografia al servizio di una black comedy dai risvolti satanici che, però, a ben vedere, racconta di come le fortune di certe famiglie si costruiscano sul sopruso a danno di classi meno abbienti e di come queste ultime, se vogliano fare il salto di classe, si debbano vendere l’anima. I due registi, o meglio, il collettivo Radio Silence, di veramente originale offre poco fra la ben nota caccia all’uomo e l’iconografia della “novia sangrienta”; tuttavia, diversi quadretti strappano una risata e la risoluta protagonista (la Weaving di la Babysitter, 2017) risulta simpatica oltre che molto bella, tuttavia mai così intrigante come la splattered bride Leticia Dolera di [Rec]³ - La genesi (2012). Ad ogni modo, cast all’altezza e sangue in abbondanza, soprattutto nel finale letteralmente esplosivo che, però, per quanto cattivello, fa in modo, da buon mainstream, che la malasorte dei bambini sia espressa fuoricampo. Visione gradevole e gradita anche a chi di horror non me mastica troppo.

Titolo originale
Ready or Not
Regista:
Matt Bettinelli-Olpin, Tyler Gillett
Durata, fotografia
95', colore
Paese:
USA, Canada
2019
Scritto da Exxagon nell'anno 2020; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0