the Giant Gila Monster
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Voto:
In una zona rurale del Texas, senza alcun motivo, salta fuori un'enorme lucertola e ci scappa il morto. Lo sceriffo (Fred Graham) non sa che pesci pigliare ma fortuna vuole che i bravi ragazzi del posto siano capeggiati da Chase (Don Sullivan), il ganzo più bravo di tutti che salva la situazione.
LA RECE
Uno dei primi animal-horror ma prodotto con scarsissime capacità tecniche e con uno stuolo di non-attori. Noia micidiale ma non sconsiglio per simpatia.
Horror ultra-low budget di un buonismo irreale che rasenta la demenzialità. La pellicola nacque da un'operazione commerciale finanziata da Gordon McLendon, texano d.o.c. proprietario di svariate stazioni radio e di sale cinematografiche, che, con un esborso minimo, finanziò questa pellicola e the Killer shrews (1959), altro film diretto da Kellogg. Nati come prodotti regionali, i film ebbero diffusione negli USA e, tuttora, sono rinomati scult nazionali. Al di là del fatto che in the Giant Gila monster recitarono dipendenti o membri della famiglia di McLendon senza nessuna capacità attoriale, la prima grassa risata nasce dal fatto che la lucertola del film non è affatto un Mostro di Gila (Heloderma suspectum) ma una Lucertola Perlata Messicana (Heloderma horridum): la prima è una lucertola velenosa dal corpo tozzo che prende il suo nome dal fiume Gila che attraversa l'Arizona, mentre la seconda, della stessa famiglia, è anch'essa velenosa ma ha un aspetto decisamente diverso. Usare una lucertola per un’altra non è un dramma, però è come se nel film Grizzly l'orso che uccide (1976) avessero usato un panda. Oltre a ciò, si aggiunga che non viene offerta nessuna spiegazione per l'apparizione dell'enorme rettile, il quale salta fuori dal deserto giusto per portare scompiglio in una cittadina texana. Qualcuno butta lì un'affermazione su una ghiandola pituitaria fuori controllo ma non viene detto altro. La cosa più comica, tuttavia, è il ribaltamento delle dinamiche fra generazioni. Se ne il Gigante (1956) il mitico James Dean fu prototipo di tutti i giovani ribelli, texani e non, in the Giant Gila monster le sorti di tutto il paese dipendono dall'operato di Chase, un Don Sullivan dalla faccia pulita che nel 1962 aveva già smesso di recitare, comprensibilmente. Il ragazzo, ricalco di cose fatte da Elvis, è uno di quelli che sfodera il banjo e strimpella "Laugh, Children, laugh" alla sorellina poliomielitica, quindi fa il filo a una studentessa francese in paese per uno scambio culturale (Lisa Simone) e, nel tempo perso, imbottisce la macchina di nitroglicerina per farla schiantare contro il mostro di Gila che, fino ad allora, aveva regalato grandi pose abborracciate fra le rocce e primi piani a lingua biforcuta. Problemi non ce ne sono perché le autorità saranno lietissime di ricompre la macchina a Chase, così eroico e così bravo col banjo. Evviva. Rimane il fatto che il film è di una noia solenne e si salva proprio per la sua incommensurabile innocenza infantile e per un perbenismo che mette tenerezza. Prendersela con the Giant Gila monster sarebbe come sparare contro la Croce Rossa in un barile di pesci. Nota non da poco, comunque, il fatto che questo film, a motivo del fatto che mostri un animale non deformato da radiazioni, chimica o altro, rientri nel genere animal-horror, e non horror-fantascientifico; quindi, uno dei primissimi nel suo genere. Il film, attualmente, è di pubblico dominio, quindi, se volete sperimentare il buon cuore texano ad altrettanto cuor leggero. Sursum corda.
TRIVIA
⟡ Nessun dato, per ora.
Titolo originale
Id.
Regista:
Ray Kellogg
Durata, fotografia
74', b/n
Paese:
USA
1959
Scritto da Exxagon nell'anno 2011; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
