Henry II - Portrait of a Serial Killer
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Voto:
Henry (Neil Giuntoli) si è rifatto una vita lontano da Chicago e ora viene ospitato dal collega di lavoro Kai (Ricj Komenich) che vive con la moglie Cricket (Kate Walsh) e la timidissima Louisa (Carri Levinson). Immischiato in un sistema truffaldino che implica il dar fuoco a caseggiati per far ottenere rimborsi assicurativi agli inquilini, Kai troverà in Henry un perfetto complice in scorribande che andranno ben al di là della piromania.
LA RECE
Impossibile (?) non sfruttare il successo del primo film del '86 ma questo sciapo sequel non solo sta all'ombra dell'oringinale ma ne è l'ombra. Qualcosa si salva ma troppo poco.
Sequel che avrebbe potuto avere un suo perché, comunque all’interno del genere underground, se non si fosse fregiato di un titolo che appartiene a un cult. Il regista Chuck Parello (Ed Gein - il macellaio di Plainfiel, 2000), non riesce a dipingere le gesta di Henry con la stessa ruvida verosimiglianza usata da John McNaughton (Henry - pioggia di sangue, 1986), prima di tutto perché manca di un buon attore protagonista surclassato in bravura dalle protagoniste femminili. Pur vero che l’indie regionalistico di Parello ha il merito di spostare l’azione in una area geografica ben diversa dall’urbe di Chicago. Qui, il serial killer se la prende con i derelitti e i senzatetto, quasi a dire che la violenza sia la normale conseguenza di una società no-future. Che Henry sia la connaturata conseguenza di una società in crisi come la nostra? La violenza non manca, ovviamente, e in alcuni frangenti si fa acuta; l’introduzione del fattore piromania aggiunge pepe alla faccenda ma il protagonista non rende, sembra un semplice infelice che dà sfogo alla propria frustrazione, e il suo complice Kai, ben distante dal confuso e caotico Otis del primo film, è un criminale di carattere. Occasione mancata ma si trattava di un cimento non da poco.
TRIVIA
Chuck Parello dixit: “Ho sempre amato il cinema ma, per molto tempo, non ho mai pensato di intraprendere la carriera cinematografica. Non avevo contatti, né un importante zio produttore di Hollywood che potesse aprirmi la strada nell'industria. E avevo sempre sentito dire quanto fosse impossibile trovare un lavoro retribuito per fare film. Ma poi ho continuato a lavorarci ed eccomi qui” (fakeshemp.net).
⟡ Nessun dato, per ora.
Titolo originale
Id.
Regista:
Chuck Parello
Durata, fotografia
84', colore
Paese:
USA
1996
Scritto da Exxagon nell'anno 2007; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
