Hollywood chainsaw hookers

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Voto:

Il detective Jack Chandler (Ray Richardson) è in cerca della scomparsa Samantha (Linnea Quigley). La ragazza fa la prostituta ma non solo: s’è infiltrata in una setta capeggiata dallo Straniero (Gunnar Hansen) che uccide la gente usando una motosega.

LA RECE

Sveltina-movie di uno dei maestri dell'exploitation, Fred Olen Rey. Il tema è abbsatanza folle da poter dilettare, a patto di sapere cosa si sta per guardare.

Cult movie in USA realizzato da quell'instancabile Fred Olen Ray produttore di exploitation trash scollacciati e simpatici, capace di tirare fuori dal cilindro una pellicola in meno di una settimana. Difficile da odiare grazie alla sua inattaccabile aria guascona, Hollywood chainsaw hookers mantiene esattamente ciò che il titolo promette: prostitute ignude che, in quel di Hollywood, massacrano con la motosega i loro clienti. Quindi, in sintesi: tette, qualche cespuglietto, sangue, amputazioni e demenzialità assortite. Nulla da eccepire a una pellicola che si vende precisamente per quello che è senza pretendere dallo spettatore altro se non uno spasso disimpegnato e un'attenzione discontinua; perché, a starci dietro seriamente, potrebbe anche essere noioso. A proprio merito, Hollywood chainsaw hookers può vantare una peculiare fotografia da hard-boiled: luci marcate sui volti degli interpreti e colori che richiamano le insegne al neon rosa, rosse e blu di una Los Angeles noir in cui tutto è narrato dalla voce del detective privato Chandler alla ricerca di Samantha. Regina incontrastata della pellicola, Linnea Quigley, biondina classe 1958 con 45 anni di carriera e una marea di pellicole trash al proprio attivo, una rock-band e un incrollabile impegno per la protezione degli animali. Ironicamente, il film dà spazio anche Gunnar Hansen che indossò la maschera di Leatherface in Non aprite quella porta (1974) qui, non a caso, maestro del culto che impone l'uccisione delle vittime tramite motosega. Nel finale, scena iconica: la Quigley a seno nudo e con il corpo dipinto danza nel tempio dei cattivi imbracciando due motoseghe. Sul set solo quattro attori oltre i protagonisti, uno score musicale follemente inadatto e l’overacting come regola di recitazione. Dura solo 75 minuti: si può fare.

TRIVIA

Fred Olen Ray (1954) dixit: “Il denaro è sempre un limite. Più te ne danno, più hanno attese […] Non credo che tutto quello che ho fatto sia stato finanziato coerentemente rispetto alle aspettative che si avevano sul mio lavoro ma questa è solo la natura del business, credo. Certamente ci sono film che ho fatto solo perché c'era allegato uno stipendio. È un mondo di lavoratori, e non paga diventare troppo idealisti su cose come la regia di film a basso budget se hai una famiglia a cui pensare. Di solito cerco di trovare qualcosa che mi interessi in ogni progetto. Fare un film senza soldi o programmazione è dieci volte più difficile di quanto non lo sia fare un film con un grande budget in cui sei circondato da una banda di persone super talentuose” (badmovies.org).

⟡ Nella versione VHS per il mercato UK, per una subdola forma di censura, la parola "chainsaw" è stata sostituita dal disegno di una motosega. 

⟡ Per la scena della danza della verginità, il lavoro di body painting sul corpo di Linnea Quigley ha necessitato di oltre sette ore di lavoro. Tantissimo, se si pensa che tutto il film è stato girato in cinque giorni e mezzo. 

⟡ Ai tempi, l'ingaggio per Linnea Quigley ammontava a circa 500 dollari a film, l’equivalente di 1.200 dollari del 2020. 

⟡ I tre film preferiti dalla Quigley, fra i moltissimi ai quali ha partecipato sono: Savage streets (1984), il Ritorno dei morti viventi (1985) e Hollywood chainsaw hookers.

Titolo originale

Id.

Regista:

Fred Olen Ray

Durata, fotografia

75', colore

Paese:

USA

Anno

1987

Scritto da Exxagon nell'anno 2011; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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