Hospital Massacre
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Voto:
San Valentino, 1961. La piccola Susan Jeremy gioca con l’amico David e, senza troppo pensarci, accartocciano il biglietto d’amore che Harry ha lasciato per Susan. Harold impicca David. Diciannove anni dopo, Susan (Barbi Benton) è una donna divorziata, madre di una figlia, con un nuovo compagno. La sua visita in ospedale per ritirare dei referti medici diventa il pretesto per il ritorno del rimosso.
LA RECE
Slasher costruito interamente attorno all'avvenenza di Barbi Benton, cosa che ne fa un blando film erotico. Il film presenta una variazione interessante con una "Final Woman" adulta, divorziata e madre anziché la classica Final Girl adolescente virginale. Derivativo e narrativamente debole, è diventato cult minore negli USA grazie all'atmosfera onirica ospedaliera e ai celebri "puffy nipples" della protagonista.
Uno dei penultimi film slasher realizzati dalla Cannon Films, di Menahem Golan e Yoram Globus, nei primi anni '80, se si conta anche 10 minuti a mezzanotte (1983), la cui sceneggiatura originale era quella di uno slasher horror poi trasformata in un thriller-action con Charles Bronson che deve correre dietro un serial killer. La Cannon tentò, poi, di tornare al genere horror con Texas Chainsaw Massacre 2 quattro anni dopo, ma con risultati al botteghino mediocri. Davidson, noto per le commedie adolescenziali israeliane della serie Lemon Popsicle (1978), subentrò come regista all'ultimo momento; l'anno successivo avrebbe diretto L'ultima vergine americana (1982), che divenne un cult minore. Hospital Massacre è, con tutta evidenza, un’avventura slasher abbastanza banale costruita intorno all’avvenenza della modella Barbara Lynn Klein a.k.a. Barbi Benton e i suoi puffy nipples che, qui, vengono mostrati con un primo piano chirurgico che non lascia alcuno spazio alla fantasia (no, sincero, resta parecchio spazio per essa). La visita medica effettuata sul corpicino di Barbi - che fu compagna del boss di Playboy Hugh Hefner ma che non fu mai Playmate - è lo zenit di un horror che si gioca sul meccanismo del trauma infantile mai elaborato che muove il killer al male decenni dopo. La storia è poca roba e, dopo una fase nella quale si finisce anche a supporre che potrebbe essere tutto un delirio mentale della bella Barbi, si torna sul tracciato di un comune slasher. Di un qualche interesse orrorifico, o almeno valido nella capacità di costruzione tensione, il fatto che il luogo per eccellenza di cura diventi uno spazio da incubo dal quale la protagonista non riesce ad uscire perché assurdamente trattenuta da medici ed infermieri che non le dicono i motivi degli ulteriori accertamenti ai quali si deve sottoporre ma ne ispezionano delle strane lastre, mentre alcune bizzarre degenti dicono della protagonista che è marcia dentro. Susan, insomma, diventa prigioniera di un sistema che dovrebbe proteggerla. Ça va sans dire, il potere istituzionale del medico legittima la violazione visiva sul corpo femminile; l'ospedale diventa spazio in cui la scienza maschile domina un corpo di donna. Ed ecco Barbi Benton nuda sul lettino a farsi auscultare e palpare, trasformando un classico slasher in un blando erotico con al centro una donna che blanda non lo è affatto. I paffuti capezzoli di Barbi, che, garantisco, solleciteranno dotte conversazione fra tutti coloro che guarderanno il film in gruppo, gettano, però, una rotonda ombra su un particolare interessante in ambito slasher, ovvero una variazione significativa rispetto all'archetipo della Final Girl. In Hospital Massacre, infatti, si ha una Final Woman, donna adulta, divorziata, madre e certo non caratterizzata da purezza virginale. Tuttavia, Susan mantiene la funzione strutturale della Final Girl, finendo per aggredire fallicamente il killer (lo pugnala), quindi completando la "mascolinizzazione attraverso il combattimento" che Carol Clover, la quale coniò il termine “final girl”, identifica come momento culminante della narrazione slasher. Nel complesso, il film funziona poco e pare parecchio derivativo ma, negli anni, non solo a motivo della Benton ma anche per quell’atmosfera da sogno ospedaliero weird, Hospital Massacre assurge a cult minore, almeno in USA. Qui da noi riscuote meno successo.
TRIVIA
Barbi Benton (1958) dixit a proposito del suo legame con Hugh Hefner, il quale, nel corso della loro relazione, chiese a Benton di sposarlo quattro volte: “La prima volta che me l'ha chiesto è stato dopo che l'ho beccato in una relazione. L'ho affrontato. All'inizio non lo ammetteva, ma era un po' difficile non ammetterla. Me ne sono andato ogni volta! Le prime tre volte che me l'ha chiesto sono state all'inizio, e la quarta dopo che ero già sposata... Ci amiamo. Lo amerò per sempre. [Allora perché non ha funzionato?] Uno dei problemi è che sono diventata una cantante di successo e sono stata in tour troppo spesso. Lui non riusciva ad essere fedele così a lungo. Più avevo successo, più era difficile. È stato difficile per la nostra relazione. E quando sei ferito, non è il momento giusto per chiedere a qualcuno di sposarlo. Era il suo modo per farmi tornare. Perché me ne sono andata ogni volta. Alla terza volta, me ne sono andato per sempre.” (People.com).
⟡ Questo film è stato girato di notte in un vero ospedale abbandonato. Il regista Boaz Davidson ha riferito che, durante le riprese, si verificarono eventi “strani”, come luci che si spegnevano o rumori provenienti dalle parti dell'ospedale.
⟡ I due bambini, Billy Jacoby (Jayne), che interpreta il giovane Harry, ed Elizabeth Hoy, che interpreta la giovane Susan, compariranno insieme lo stesso anno nel film Compleanno in casa Farrow (Bloody Birthday).
⟡ Boaz Davidson è stato un sostituto all'ultimo minuto del regista originale, che è stato licenziato dopo che non ha fornito alcuni fondi che aveva promesso di investire nella produzione del film.
⟡ Questo è uno dei 3 film slasher dal 1981 al 1982 che vedono i protagonista perseguitato da un serial killer in un ospedale; gli altri due film sono Halloween II - Il signore della morte (1981) con Jamie Lee Curtis e Delitto al Central Hospital (1982).
Fast rating

Titolo originale
Id.
Regista:
Boaz Davidson
Durata, fotografia
90', colore
Paese:
USA, Israele
1981
Scritto da Exxagon nel dicembre 2025 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

