House of the dead

Voto:

Un gruppo di giovani recatosi su un’isola per partecipare a un rave, scopre che nessuno è sopravvissuto all'attacco di una masnada di zombi capeggiati da un immortale medico che sa ridare vita ai morti. Armatosi fino ai denti, e con l'aiuto di un lupo di mare e di una poliziotta, il gruppetto si darà al kill’em all.

LA RECE

Il tedesco Uwe Boll, da sempre caratterizzato da intraprendenza più che da talento, ci lasci in eredità questo brutto horror derivato da un coin-up. Evitare.

Il teutonico Uwe Boll ha una insana passione per la riduzione cinematografica dei videogiochi: farina del suo sacco sono, fra gli altri, BloodRayne (2005), Alone in the dark (2005), Postal (2007) e Far cry (2008). A causa della bassa qualità dei suoi lavori, Boll ha trovato la fiera opposizione della critica che l’ha soprannominato "The Master of Error"; scocciato, il regista ha minacciato il mondo che non avrebbe più diretto nessun film, promessa poi non mantenuta. House of the dead è un buon esempio per tutti coloro che volessero ispezionare le gravi inefficienze di Boll; un titolo che si è beccato il feroce voto 2 su IMDB, al pari, e immeritatamente, di alcuni Z-movie fatti con pentole e coperchi. Due, forse no, ma, senza dubbio, House of the dead è un action-horror di bassa lega che mescola nudità contenute, dialoghi mentecatti, pistole a proiettili infiniti, zombi dal trucco di bassa lega, splatter innocuo e un plot senza né capo né coda. Deprecabile l'uso di uno pseudo bullet-time che consiste nella rotazione della cinepresa a 360 gradi intorno all'interprete filmando al rallenty per dare, appunto, l'impressione dell'effetto reso noto da Matrix (1999). Sconci pure gli inserti presi dal videogioco che dovrebbero far salire l'adrenalina ma che, vista anche la bassa qualità grafica del gioco, risultano indecenti soprattutto se usati come effetti di transizione fra le scene. Sfugge il target di tale prodotto: forse era dedicato ai gamers ma il gioco della Sega da cui è derivata la pellicola è abbastanza vecchio perché gli adolescenti, l’unico target ipotizzabile, possano aver giocato con “House of the dead”, bel coin-up con tanto di pistola per te e il tuo amico da spenderci una fortuna in 500 lire del vecchio conio. Forse, in futuro, il film di Boll diverrà un cult-trash ma, per ora, è meglio tenersi alla larga. Con un seguito solo di poco meno scarso Cacciatori di zombie (House of the dead 2, 2005)

TRIVIA

⟡ Sono stati inseriti 32 brevissimi spezzoni presi dal videogioco: 26 di questi sono stati piazzati ad inframezzare la battaglia di 10 minuti fuori dalla casa. Gli altri sei sono stati usati come transizione da una scena all'altra. 

⟡ I due uomini in nero che scendono dall'elicottero alla fine del film sono un riferimento al videogioco i cui protagonisti sono agenti speciali. 

⟡ Salish (Clint Howard, fratello del noto regista Ron) con un finto uncino e la cerata gialla è un riferimento allo slasher So cosa hai fatto (1997). 

⟡ Ad inizio film, Greg dice che il capitano Viktor Kirk (Jürgen Prochnow) sembra il capitano del Das U-boat. Prochnow era il capitano nel film U-Boot 96 (1981).

Titolo originale

Id.

Regista:

Uwe Boll

Durata, fotografia

90', colore

Paese:

USA, Germania, Canada

Anno

2003

Scritto da Exxagon nell'anno 2008; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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