So cosa hai fatto
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Voto:
La notte del 4 luglio si elegge la reginetta: è Helen (Sarah Michelle Gellar), la tipica biondina americana dall'encefalo in panne; la sua migliore amica Julie (Jennifer Love Hewitt) ha, invece, velleità universitarie. I rispettivi ragazzi sono uno spocchioso e violento figlio di papà e un altro che il padre non l'ha mai avuto. I quattro, di ritorno da una giornata in spiaggia, investono con la macchina uno sconosciuto e decidono di non soccorrere il ferito; anzi, si sbarazzano del corpo gettandolo in mare. Qualcuno, però, sa cos'hanno fatto.
LA RECE
Formulaico, senza guizzi e con un cast poco ispirato. Nel suo piccolo, e soprattutto grazie al pubblico statunitense che apprezza in particolar modo lo slasher, diventa anche iconico. E scatta la trilogia.
Tratto dall'omonimo romanzo di Lois Duncan scritto nel 1973, un horror post Scream (1996) in pieno rilancio slasher fine anni '90 diretto da uno scozzese adottato da Hollywood che preferiamo ricordare per D-Tox (2001) con Stallone. Il cast giovanilistico comprende la bellina Jennifer Love Hewitt, l'accoppiata malvagia Michelle Gellar e Ray Philippe poi riproposta in Cruel intentions (1999) e il disadorno Freddie Prinze Jr; assolutamente superflua e marginalizzata Anne Heche, ai tempi chiacchierata per la sua omosessualità, oggi defunta in modo drammatico (1969-2022). Il prodotto fu considerato da subito banale e formulaico senza nessun guizzo né in scrittura né in regia, nonché privo di cattiveria o di un villain che potesse entrare nel pantheon dei mostri classici dello slasher. I know what you did last summer è, infatti, uno sciapo horror costruito sul bel visino della Hewitt e sulla scrittura di Kevin Williamson a ricreare quello che lo sceneggiatore era stato in grado di realizzare con Scream, primo e secondo capitolo, innestato nell'ecosistema di Dawson's Creek (1998-2003), altro prodotto scritto da Williamson. La banalità dei dialoghi e dello svolgimento di quel prodotto televisivo pare essersi trasferito in questo horror, in sinergia con un'epidermica antipatia di tutti i principali membri del cast; una sgradevolezza forse programmatica che impedisce di parteggiare ed empatizzare. Formalmente curato rispetto alla messa in scena, So cosa hai fatto ha poco sangue da mostrare per non turbare l'atmosfera da serial collegiale, una manciata di momenti di tensione e un colpo di scena finale di scarso impatto. Il film è meccanico e lineare al punto da non concedere deviazioni o approfondimenti fra le relazioni dei personaggi, se non ciò che è davvero indispensabile alla trama; prova ne è che la Gellar e Prinz Jr., pur comparendo insieme in moltissime scene, non dialogano mai fra loro. Poco male, si sono sposati nel 2002... e poi dicono che la comunicazione sia fondamentale nella coppia! Le premesse per un flop ci sarebbero state tutte, eppure, il film piacque molto alle giovanili platee statunitensi che elessero come icona horror il villain dall'impermeabile cerato giallo e armato di uncino, garantendo una trilogia. Dopo anni, pochi s'impegnano a vedere I know what you did last summer ma il suo titolo, sia quello originale, sia quello della distribuzione italiana, rimangono come eredità nel lessico popolare e in qualche meme social. Quindi, un certo grado di iconicità, pur a malincuore, gli va riconosciuta. Se vi fidate del mio giudizio, evitate i sequel: Incubo finale (1998) e Leggenda mortale (2006) e, nel 2025 il reboot: So cosa hai fatto.
TRIVIA
⟡ Il trailer originale del film descriveva Kevin Williamson e il film come prodotto dai creatori di Scream. La Miramax, che possiede i diritti del lavoro del 1996, citò in giudizio la Columbia Pictures per pubblicità ingannevole. La frase è stata rimossa.
⟡ Lois Duncan odia questo film perché ha accusato i realizzatori di aver trasformato la sua storia in uno slasher movie.
⟡ Williamson scrisse la sceneggiatura di So cosa hai fatto prima di quella di Scream ma non riuscì mai a piazzarla; ci riuscì solo dopo il successo del film del 1996.
Titolo originale
I Know What You Did Last Summer
Regista:
Jim Gillespie
Durata, fotografia
100', colore
Paese:
USA
1997
Scritto da Exxagon nell'anno 2010 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
