Incubo finale

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Voto:

Julie (Jennifer Love Hewitt) vince un viaggio in un resort alle Bahamas e ci porta un’amica e due ragazzi. Dovrebbe essere una pacchia ma qualcosa fa pensare che Ben Willis, il pescatore che uccide con l'uncino, sia tornato. Una tempesta impedirà ai ragazzi di lasciare l'isola.

LA RECE

Non espressamente sconsigliato ma, comunque, uno slasher privo di qualsivoglia forza, adatto solo a chi non ha nessuna genuina passione per il cinema horror.

Secondo film della trilogia aperta da So cosa hai fatto (1997), Jennifer Love Hewit-movie per eccellenza con lei al centro, il suo adorabile visino e le sue canottierine con le quali s’aggira per i set a sbattere in faccia alla platea che un seno perfetto esiste e ce l’ha lei; certo, quando aveva diciannove anni. Piace meno, invece, vederla strillare e correre in questo noioso ennesimo slasher senza idee che altro non fa se non accatastare omicidi fino a un finale per nulla sorprendente. Incubo finale, nato sulla scia del revival slasher iniziato da Scream (1996), manca dell'ironia che ha caratterizzato quel film e altri new-slasher che hanno saputo giocare con le stesse regole che li governano. La possibilità che il vecchio Cobbs, che pratica riti voodoo, sia il colpevole è il tentativo pedestre di deviare i sospetti di protagonisti e spettatori; eppure, già il titolo originale rende chiaro che il killer non può che essere qualcuno presente tempo prima e non un nuovo personaggio. Inoltre, tutto il film si regge sulla speranza (ben riposta) che il target medio statunitense non si accorga che chi regala la vacanza alle ragazze, accetti Rio de Janeiro come risposta alla domanda "Qual è la capitale del Brasile?", cosa che lascia intendere, sapendo essere altra la capitale, che il killer stia adescando le future vittime. La regia di Cannon è prona alle reiterazioni del genere e i modi di spaventare il pubblico sono i consueti. Al fianco della bella Hewitt, sta la bella Brandy, cantante R&B più talentuosa col microfono che davanti alla macchina da presa ma utile per attirare nelle sale il pubblico afroamericano esattamente lo stesso anno dell’uscita della sua mega hit canora “The Boy Is Mine” featuring Monica. Particina da strafattone per Jack Black - as usual - prima dei suoi grandi successi cinematografici. In sostanza, uno slasher privo di qualsivoglia forza, adatto solo a chi non ha nessuna genuina passione per il cinema horror. Seguirà Leggenda mortale (2006).

TRIVIA

Danny Cannon (1968) dixit: “Ci sono tante cose insolite nel produrre e dirigere, ma credo di essere l'unico regista che scrive i serial, cosa che a volte trovo molto strana, ma penso che si rimanga meglio connessi a qualcosa quando si sa quanto sia difficile mantenerne l'integrità. L’unico modo per proteggere l'inte-grità di uno show, visivamente e circa i toni, e ingaggiare attori in modo saggio, e rimanere connessi ad esso” (assignmentx.com).

⟡ Il villaggio turistico alle Bahamas è, in realtà, il El Tecuan Marina Resort, Costa Careyes, Jalisco (Messico). 

⟡ Alla fine dei credits si sente il suono dell'uncino che lacera e una risata distorta. 

⟡ Quando Ray è in ospedale e il suo elettrocardiogramma segna piatto, tutti si spaventano, mentre, in realtà, il ragazzo si era staccato da solo i sensori ed era saltato fuori dalla finestra. Se ci si stacca i sensori dell'ECG, lo schermo non darà un segnale piatto ma indicherà che i sensori sono stati rimossi; bisogna essere davvero morti perché il giochetto della linea piatta funzioni.

Titolo originale

I Still Know What You Did Last Summer

Regista:

Danny Cannon

Durata, fotografia

100', colore

Paese:

USA

Anno

1998

Scritto da Exxagon nell'anno 2011; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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