Ilsa la belva del deserto
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Voto:
Ilsa (Dyanne Thorne) gestisce l'harem dello sceicco El Sharif (Jerry Delony) procurandogli donne per la sua insaziabile lussuria. La gestione del petrolio da parte dello sceicco non piace, però, al comandante Adam (Max Thayer) che cerca di spiare le mosse di El Sherif e, allo stesso tempo, si spupazza Ilsa.
LA RECE
Si passa dal genere naziploitation al WiP ma Ilsa rimane feroce aguzzina con tanto di aiutanti tremende. Dialoghi migliorati ma la base è sempre quella del b-movie exploitation. Per connoisseur.
Incoerentemente rispetto al precedente Ilsa la belva delle SS (1974) in cui moriva, Ilsa torna nei panni di una soldatessa ai diretti ordini di El Sharif, sceicco di un harem di donne addestrate a farlo godere. Realizzato evitando certi eccessi onde schivare gli strali della censura, Ilsa la belva del deserto, ora woman in prison e non più naziploitation, non va comunque per il sottile e offre tutto lo sleaze che si può desiderare. Questa volta, la terribile maggiorata viene aiutata da due aguzzine lesbiche dalla pelle nera più letali di Ilsa stessa: imperdibile la lotta fra le due a seno nudo contro un obeso che ha la peggio. Scena clou, l'inserimento di una certa quantità di esplosivo nella vagina di una delle schiave sessuali. Funziona così: una volta inserito l'esplosivo, questo viene fatto detonare dal movimento vigoroso del pene di turno, e la pancia della donna salta in aria uccidendo il malcapitato. Non rifatelo a casa. Questo secondo capitolo è, in effetti, più sanguinario e più sessualizzato rispetto al primo, ma l'ambientazione araba e l'assetto camp porta lo spettatore a percepire un livello di violenza inferiore. Per quanto la storia sembri bizzarra, nondimeno è abbastanza interessante e i dialoghi superiori a quelli sentiti nel film del ‘74. Alcune scene di ampio respiro in esterna non compensano la povertà di scenografie e set ricavati in seminterrati nei pressi di Hollywood. Assolutamente da comiche il piccolo sceicco che si vede alla fine del film che eredita l'harem da El Sharif; il ragazzino ha tutto tranne che dell'arabo, e quindi rappresenta un caso di miscasting di notevole portata trash. Il patito di exploitation saprà perdonare. Il ciclo di Ilsa è composto da quattro film; il terzo, Greta la donna bestia (1976) di Jesùs Franco, è, però, da riterensi apocrifo.
TRIVIA
⟡ Nessun dato, per ora.
Titolo originale
Ilsa, Harem Keeper of the Oil Sheiks
Regista:
Don Edmonds
Durata, fotografia
93', colore
Paese:
USA, Canada
1975
Scritto da Exxagon nell'anno 2010; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
