Incubi notturni
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Voto:
Walter Craig (Mervyn Johns) arriva al cottage di Mr. Foley e, lì, trova diversi ospiti. Tutto sembra replicare un sogno che Craig fa spesso. Questa strana coincidenza spinge gli ospiti a raccontare strane storie. Il conducente del carro funebre: mentre è ricoverato in ospedale, il pilota Grainger (A. Baird) ha visioni di morte. Il ricevimento natalizio: Sally O'Hara (S. Ann Howes) racconta di come, anni prima, avesse giocato con un bambino poi rivelatosi un fantasma. Lo specchio incantato: Joan Cortland (Googie Withers) narra di come uno specchio regalato a suo marito Peter lo abbia fatto diventare uno uomo pericolosamente geloso. Una storia di golf: Parrat (Basil Radford) e Potter (Nauton Wayne) amano la stessa donna e decidono che una partita di golf deciderà chi può pretenderne la mano. Larry perde e si suicida ma torna come fantasma a tediare l'amico che aveva barato. Il pupazzo ventriloquo: lo psicanalista Van Sraaten (F. Valk) racconta di quando fu chiamato a giudicare la salute mentale del ventriloquo Frere (M. Redgrave) che pensava di venire controllato dal suo pupazzo Hugo Fritch.
LA RECE
Horror ad episodi d'antan. Imperdibile per l'appassionato ma fascinoso anche per i non addetti all'horror. L'episodio di Cavalcanti è cult.
Strano film già sul nascere che arrivò da noi con imperdonabile ritardo, tipo quarant’anni dopo. Michael Balcon, boss della britannica Ealing, specializzata in commediole, si svegliò un dì coll’estro di realizzare un portmanteau horror, anni prima che la conterranea Amicus diventasse famosa proprio con quel genere di prodotti cinematografici. Non è stato esattamente il primo, ma Incubi notturni è, di sicuro, l’omnibus horror più noto fra le produzioni d'antan, soprattutto per l'episodio del ventriloquo diretto dal brasiliano Alberto Cavalcanti. I primi due corti di questo antico portmanteau horror non sono i migliori e si rifanno alle tipiche atmosfere delle ghost-story inglesi che prevedono una sorpresa in conclusione. Il conducente del carro funebre (the hearse driver) ha l'aria di somigliare molto a un episodio di Ai confini della realtà, mentre il ricevimento natalizio (the Christmas story) è una più comune storia di fantasmi che propina qualche sottilissimo brivido nonostante la prevedibilità degli accadimenti. Molto ben fatto, invece, lo specchio incantato (the haunted mirror) che si avvale di una valida sceneggiatura e di una progressione verso l'orrore a partire da una tranquilla dimensione familiare: l'episodio costruisce un dramma orrorifico rifacendosi al topos del doppio veicolato dalle riflettenze dello specchio. A spezzare la tensione dei racconti interviene il quarto episodio di tono chiaramente comico e, per questo, ritenuto il più debole della serie: si tratta di una parodia della vita dopo la morte, un altro tema ricorrente e di successo in quegli anni (la Via dell'impossibile, 1937; Viaggio nell'impossibile, 1939; una Bionda in paradiso, 1941; l'Inafferrabile signor Jordan, 1941). Episodio più riuscito e di maggior richiamo è il quinto, the Ventriloquist's dummy, ritenuto il capostipite degli horror che hanno sfruttato il sinistro aspetto dei burattini. Il lavoro di Cavalcanti sarà seminale: ad esso si rifanno sia un film televisivo prodotto da Hitchcock (Dove s’arrampica il caprifoglio, 1965) sia Magic (1978) di Attemborough, per non citare esempi moderni come Dead silence (2006). L'episodio è davvero inquietante anche se l'età della pellicola e la melodrammaticità attenuano l’impatto. Incisiva l'interpretazione di Michael Redgrave, schiavo mentale del proprio oggetto di lavoro. Particolarmente bizzarra e sinistra la conclusione. La storia di raccordo vede il protagonista Walter Craig intrappolato in un loop temporale che lo obbliga a compiere e rivivere gli eventi, sottolineando un immanente senso di predestinazione dal quale è impossibile sfuggire. All'interno del racconto di cornice, val la pena sottolineare il ruolo dello psicanalista Van Straaten che tenta di riportare la dimensione paranormale, messa in campo dagli ospiti della casa, verso lidi materialistici e scientifici. Non ci riuscirà, e non solo finirà per raccontare anch'egli una storia strana ma verrà eliminato proprio dalle forze oscure dell'inconscio che con tanta protervia cerca di incasellare e contenere; un approccio al paranormale molto diverso da quello hollywoodiano che, al tempo, tendeva a sminuire l'elemento paranormale con chiuse che riportavano a spiegazioni razionali. Incubi notturni è un’antologia horror che sa mischiare paura, comicità e melò non banalmente e percorrendo una vena cupa, forse riflesso ed eredità della Seconda Guerra Mondiale. Il film può risultare una buona scelta anche per lo spettatore meno avvezzo al bianco e nero. Visione d'obbligo per il patito di horror.
TRIVIA
Alberto Cavalcanti De Almeida (1897-1982) dixit: “Odio la parola Documentario. Penso che puzzi di polvere e noia. Molto meglio il termine film Realisti” (Ringler, 2000).
⟡ In Italia, il film è anche conosciuto col titolo Nel cuore della notte.
⟡ I due personaggi inglesi Parrat e Potter interpretati rispettivamente da Basil Radford e Naunton Wayne furono creati per la Signora scompare (1938) di Alfred Hitchcock. La coppia riscosse un tale successo che i due attori comparvero insieme in molti altri film.
⟡ I cosmologi Fred Hoyle, Thomas Gold e Hermann Bondi svilupparono la teoria dell'universo in stato stazionario dopo aver visto questo film; gli scienziati dissero che la natura circolare della narrazione ispirò la teoria.
⟡ Le storie da cui vennero tratti gli episodi furono scritte da H.G. Wells, John Baines, E. F. Benson e Angus Macphail.
⟡ Il regista Dearden morirà il 23 marzo 1971 in un incidente automobilistico sul medesimo tratto di strada sul quale, l’anno precedente, aveva girato una scena de l’Uomo che uccise se stesso (1970) nella quale il personaggio Harold Pelham muore in un incidente stradale.
Titolo originale
Dead Of Night
Regista:
Basil Dearden, Alberto Cavalcanti, Robert Hamer, Charles Crichton
Durata, fotografia
102', b/n
Paese:
UK
1945
Scritto da Exxagon nell'anno 2008; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
