Killing birds (Uccelli assassini)

Voto:

Un gruppo di studenti, in cerca del Picchio dal Becco D'avorio, parte per raggiungere il proff. Brown (Robert Vaughn) che pare l'ultimo ad aver visto il volatile. Giunti a destinazione, gli studenti scoprono che Brown è cieco e che la casa è stata scenario di un massacro. Steve (Timothy Watts) troverà la spiegazione agli incubi che scuotevano la sua mente.

LA RECE

Strana combo di natural-horror, poco, e zombi-movie a casaccio. Attori usati male, altri male interpretati. Inserisco nel genere zombie-movie ma in realtà  un grande BOH! Dimenticatoio.

Pubblicità ingannevole sia per il soggetto, sia per il regista. Lattanzi, che girava sui set dei film di Michele Soavi, fu usato come prestanome da Massaccesi che diresse quasi tutto il film; a Lattanzi rimase più che altro il lavoro in stanza di montaggio. Inoltre, Killing birds, nonostante il titolo, non è un animal-horror: semplicemente, all'inizio, alcuni rapaci cavano l’occhio a un killer. E poi, certo, c'è il plot che vede gli studenti di ornitologia alle prese con il loro oggetto d'interesse ma i volatili risultano inoffensivi. Porta un po' fuori strada anche il titolo per il mercato estero (Zombie 5) dal momento che, sebbene dei morti viventi appaiano, non si può dire che Killing birds sia uno zombi-movie. La strana commistione nacque probabilmente perché Massaccesi fuse due diverse sceneggiature: l’animal-horror Artigli scritto da Fragasso e la moglie Drudi, e il Cancello obsoleto, soggetto scritto da Lattanzi con zombi al centro dell’azione. Il film si apre in modo crudo e silenzioso, i primi dialoghi partono al decimo minuto con un veterano che compie una strage familiare e che finisce per subire la vendetta di alcuni rapaci che gli devastano gli occhi. Il resto del film scorre fra banalità e alcuni momenti meglio riusciti, soprattutto quelli relativi all'arrivo dei morti viventi la cui origine non è chiarita per nulla; semplicemente, la zona è maledetta. Lieti di rivedere sullo schermo Lara Wendel (Maladolescenza, 1977) questa volta vestita ma, ahimè, doppiata in maniera scandalosa; inoltre, il suo personaggio è davvero antipatico. Sprecato Robert Vaughn che poteva essere utilizzato in più scene, tenuto conto che stiamo parlando di un attore nominato due volte agli Oscar; io, però, lo ricordo più che altro in l'Ultimo saluto al commodoro, episodio della serie Colombo. Chissà come c'è finito qua. Decisamente brutta e fuori tema la musica composta da Carlo Maria Cordio fatta di tonalità melense più adatte a una pellicola romantica. Killing birds finisce dritto nel dimenticatoio.

TRIVIA

Claudio Lattanzi (1962) dixit: “Ad essere onesti, era una direzione a quattro mani. Alcune cose sono direttamente mie e in altre D'Amato mi è stato molto addosso per non deviare dal piano, visto che il budget era molto basso. Quello di cui mi sono occupato da solo è stata la post-produzione. […] La storia è stata molto gonfiata, e molte delle cose che sono state dette sono false, il che mi ha stancato. […] Sono scomparso come una bolla di sapone. Ma sì, aveva qualcosa a che fare con la scomparsa dei film dell'orrore in Italia. Ne avevo abbastanza di certi meccanismi dell'industria cinematografica italiana. Negli anni Novanta, il successo di un film come l'Ultimo bacio di Gabriele Muccino è stata una rovina che, a mio avviso, ha distrutto il cinema italiano. Da allora, si fanno solo film sulla crisi dei trentenni, dei quarantenni e sulle famiglie che si separano. E il cinema genere è diminuito a causa di questo. Questo coincideva con il mio desiderio di non fare nulla” (cerebrin.wordpress.com).

⟡ Il volatile che intendono studiare i protagonisti del film, il picchio dal becco d'avorio, non è un'invenzione cinematografica. L'uccello, che ha nome scientifico Campephilus principalis principalis, vive negli USA. Lo si era creduto estinto a partire dal 1972 ma, nel 2005, ne sono stati avvistati degli esemplari. 

⟡ La casa che si vede ad inizio film è la medesima usata in ...E tu vivrai nel terrore - l'Aldilà (1981) di Fulci. 

⟡ Molte le incongruenze e le facilonerie, soprattutto una scena risulta insensata. Un ragazzo prende fuoco stile torcia umana. Due suoi amici sono lì a guardare, e uno dei due vorrebbe aiutarlo ma l'altro lo blocca dicendo: "Ormai non possiamo fare niente". Ma come?! Il malcapitato è ancora in piedi che corre e urla, non è morto! Per tanta insensibilità, l'ustionato, sempre in fiamme, corre via e si dilegua.

Regista:

Claude Milliken [Claudio Lattanzi], Aristide Massaccesi [non accreditato]

Durata, fotografia

91', colore

Paese:

Italia

Anno

1988

Scritto da Exxagon nell'anno 2010; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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