Konga - Terrore su Londra

-

Voto:

Il dottor Charles Decker (Michael Gough) torna dall'Uganda insieme allo scimpanzé Konga, forte della scoperta di un siero che, prontamente, somministra al primate per dimostrare la propria teoria riguardante la connessione fra piante e tessuti umani. Il siero, però, ingigantisce la scimmia che diventa un'arma nelle mani del mad doctor ai danni di rivali e detrattori.

LA RECE

Non il migliore ape-movie ma, comunque, uno dei primi natural-horror o, meglio, animal-horror. Interessante la figura del mad doctor ma il resto manca.

Prodotto da quell'Herman Cohen de gli Orrori del museo nero (1959) e interpretato in maniera magniloquente da Michael Gough, regular nelle produzioni coheniane e protagonista di pellicole quali Sinfonia di morte (1963) e il Cerchio di sangue (1967) che lo vedono sempre nei panni del killer. Sfortunatamente, in questo pastrocchio fantascientifico che è Konga, non tutto può la carismatica interpretazione di Gough che disegna uno scienziato algido e spietato. Centrati alcuni dialoghi che veicolano il cinismo del folle dottore ma, con effetto disomogeneo, tutto il resto della produzione si caratterizza per ridicolaggini, una su tutte il mostro del film: uno scimmione che s'ingrandisce progressivamente fino a dimensioni kingkonghiane partendo da quelle di un piccolo scimpanzé, e passando attraverso la fase del costume carnevalesco indossato da Paul Stockman. Altre scene di surreale efficacia, se così vogliamo dire, vedono la segretaria di Decker che chiede di essere sposata, mentre, sullo sfondo, piante carnivore gonfie come zampogne agitano una lingua a penzoloni. Non male anche il golfinetto d'angora azzurro indossato dal fidanzato della studentessa che fa il filo a Deckern. La brutale inumanità del dottore matto, per quanto ficcante a livello d'intrattenimento, non basta a compensare le scempiaggini di una storia di piatta prevedibilità e con tocchi melodrammatici impotabili già negli anni ‘60. Il regista Lemont, d'imprinting televisivo, esegue prono. La confezione, però, è curata e, agli appassionati del fantahorror d'antan, il gioco potrebbe anche piacere. Attenzione al finalone che inanella diverse perle trash tali da fare di Konga un potenziale cult del risibile. Questa pellicola potrebbe anche avere potenti effetti soporiferi; un pregio, nelle giuste circostanze.

TRIVIA

⟡ Il produttore Cohen, inizialmente, pensò di ingaggiare Steve Calvert per il ruolo di Konga, cioè di fargli indossare il costume da gorillone, poiché l'attore aveva già lavorato per lui in Bride of the gorilla (1951) e in Bela Lugosi meets a Brooklyn gorilla (1952). Calvert, però, si era ormai ritirato dall'attività di "indossatore". Cohen, quindi, fece riferimento a un altro famoso ape-actor, ovvero George Barrows; di questi prese solo il costume, noleggiandolo. L'attore che indossò il costume fu Paul Stockman, ingaggiato secondo la semplice logica per la quale a Stockman il costume calzava. Barrow, tuttavia, fu molto scocciato dal fatto che il costume gli venne restituito in pessime condizioni.

Titolo originale

Konga

Regista:

John Lemont

Durata, fotografia

60', colore

Paese:

USA, UK

Anno

1961

Scritto da Exxagon nell'anno 2012; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

commercial