Lake Placid - il Terrore corre sul lago

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Voto:

In un lago del Maine fa la sua inspiegabile comparsa un coccodrillo gigantesco. Poliziotti locali, scienziati e amatori sciroccati si riuniscono sulla sponda, chi con l'intento di uccidere l’animale, chi di studiarlo. Si scoprirà che un’anziana, poco lucida di mente, nutre l'abominevole rettile a suon di mucche vive.

LA RECE

Croc-movie ben fatto con una sceneggiatura che, come direbbe Marge Simpson, sfrigola e scoppietta in quanto figlia della dramedy televisiva. Buon primo film di un franchise non buono.

Memore del successo di Anaconda (1997), e dopo essersi fatto le ossa grazie a Jason Voorhees e Michael Myers, il regista Steve Miner si mette in società con il frizzante David E. Kelley, al soggetto e sceneggiatura, e sforna una commedia horror per (quasi) tutta la famiglia. Kelly è la mente pensante dietro il successo planetario del serial Ally McBeal (1997-2002), ed ecco spiegato il motivo per cui tutti i protagonisti di Lake Placid sono macchiette, e perché la protagonista del film, Kelly (Bridget Fonda), è una nevrotica professionista di città che pare tanto un'avvocatessa timida ma forte, pudica ma provocante, romantica ma rompicoglioni. Miner sparge per la pellicola sprazzi splatter ma il gore è sopraffatto da una sceneggiatura comedy fatta di scambi di battute sarcastiche, punzecchiature e smart talk. La verve passa di bocca in bocca, dalla Fonda a Bill Pullman, fino ad arrivare all'improbabile accoppiata composta dallo sceriffo Hank Keough (Brendan Gleeson) e dall'eccentrico adoratore di coccodrilli Hector Cyr interpretato da un Oliver Platt in discreta forma. Sopra tutti, svetta la vecchia Mrs. Delores Bickerman (Betty White), svalvolata redneck che nutre il mega coccodrillo con vacche bendate. Se non si trema, almeno si sorride. Il mostrone digitale convince davvero, se non altro per le dimensioni abnormi ma, forse, il più modesto Alligator (1980) aveva saputo regalare emozioni meno virtuali. Per quanto Miner voglia rifare il verso a Spielberg, la guerra è persa in partenza perché se ne lo Squalo (1975), di cui si riprende la locandina, la tensione si avverte durante tutto il corso della pellicola anche in assenza del pesce, nel caso di Lake Placid la tensione si gioca solamente in alcune scene nelle quali il coccodrillo è presente, e neppure in tutte. Lake Placid va preso per quello che è: un film commedia con venature horror di poco impegno e di discreto intrattenimento. Il finale è aperto a un seguito che, immancabilmente, è arrivato accompagnato da altri sequel: Lake Placid 2 - il terrore continua (2007). Passato il business in mano alla Fox Home Entertainment, questa fa del sequel un direct-to-video da far girare su Sci-Fi Channel con tutti i prevedibili limiti di un’operazione del genere: attori di seconda linea, storia pretestuosa ed effetti speciali scadenti. Nonostante la natura televisiva, si sceglie di distribuire il film in DVD in una versione unrated che contiene due minuti in più con scene di (seno) nudo. Tutto quello che aveva reso passabile il primo film, qui manca del tutto: la comicità è poca e, nel caso, per nulla comica; l'orrore è limitato a qualche arto strappato e l'impatto generale è atterrato da un lavoro effettistico che definire scadente è limitativo. Il coccodrillo gigante computerizzato che cambia dimensioni in base alle inquadrature è reso in un digitale artificioso con texture scadenti e integrazione con l'ambiente davvero elementare. Troppo grossolano e troppo poco dinamico questo croc-movie per essere consigliato o per spingere a vedere i successivi sequel: Lake Placid 3 - calma apparente (2010), Lake Placid 4 - capitolo finale (2012), Lake Placid vs. Anaconda (2015), Lake Placid: Legacy (2018).

TRIVIA

⟡ Nessun dato, per ora.

Titolo originale

Lake Placid

Regista:

Steve Miner

Durata, fotografia

82', colore

Paese:

USA, Canada

Anno

1999

Scritto da Exxagon nell'anno 2006; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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