the Machine girl
-
Voto:
La studentessa Ami (Minase Yashiro) è molto affezionata al fratello più giovane che, però, viene ucciso dal figlio di un boss della Yakuza. Cercando giustizia, Ami cade vittima della sadica famiglia di malavitosi che la tortura e le amputa un braccio. Quasi morta, la ragazza viene curata dai genitori dell'amico del fratello, anch'egli morto, e le applicano al braccio un mitragliatore gigante con il quale Ami sarà facilitata nella sua missione di vendetta.
LA RECE
La studentessa Ami (Minase Yashiro) è molto affeziona-ta al fratello più giovane che, però, viene ucciso dal figlio di.
Scritto e diretto da Noboru Iguchi (Robo-geisha, 2010), the Machine girl è un rutilante esempio di action ultragore di quelli alla Ichi the killer (2001) ma con meno piglio sadico e più voglia di divertirsi. Il J-horror di questo genere gioca sempre con la violenza inscritta nella subordinazione gerarchica tra bullo e vittima, che è anche un po' la subordinazione psicologica che il giapponese medio si dice vivere in ambito lavorativo e, forse, per estensione del concetto, verso l'autorità che è anche la regola sociale, i rigorosi modi con i quali confrontarsi con gli altri. Questa frustrazione sociale viene invariabilmente esorcizzata da un eroe, in questo caso un'eroina, incarnante molto dell’immaginario erotico orientale, che fa piazza pulita dei malvagi. The Machine girl risulta essere uno spassoso esempio di cinema estremo che offre azione, sangue e risate in proporzioni disequilibrate, tuttavia consone al genere. Qualche esempio di ciò che potrete vedere nel film: una mano cotta come tempura, chiodi da carpentiere ficcati in faccia, teste esplose, braccia che spruzzano sangue a fontana, coltellacci ficcati in gola, vomito e coratella. Poi, ovviamente, c'è il mitragliatore del titolo montato sul braccio della protagonista, la quale, così armata, ricorda a suo modo la bella Rose McGowan di rindhouse: Planet Terror (2007). Anche i nemici da affrontare non sono meno bizzarri: a parte i classici ninja, si distingue la sadicissima moglie del boss della Yakuza che veste un reggiseno antiproiettile con trivelle sulle due coppe. The Machine girl non è, come si può ben intuire, il film giusto se siete quelli attenti ai dialoghi, alla verosimiglianza dell'azione e al buon gusto; si tratta di grasso divertimento adatto a coloro che amano lo splatter e il manga-style. Gli effetti speciali sono mediamente ben realizzati, anche se i risultati ottenuti con l'uso della computer grafica non sono eccelsi; più accattivanti quelli protesici e l'uso smodato di sangue e spruzzi così assurdi da essere al di fuori delle logiche di giudizio. Surreale, ultra-splatter, irriverente ma anche gioioso nel giocare così inoffensivamente col sangue e con la violenza, the Machine girl è un valido esempio di ultra-gore nipponico buono per il disimpegno. Il sesso, invece, manca.
TRIVIA
⟡ Il film ha dato vita ad uno spin-off della durata inferiore ai 30' intitolato: the Hajirai machine girl (2009).
⟡ La famiglia di malavitosi legati alla Yakuza ha un nume tutelare chiamato Hattori Hanzo. Hanzo fu un famoso samu-rai spesso citato in vari film. La pellicola più nota fra quelle che hanno citato Hanzo fu Kill Bill (2003) di Tarantino che ne fece un abile forgiatore di katana nonché ristoratore.
Titolo originale
Kataude Mashin Gâru
Regista:
Noboru Iguchi
Durata, fotografia
96', colore
Paese:
USA, Giappone
2007
Scritto da Exxagon nell'anno 2012; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
