la Mano nell'ombra

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Voto:

Jack lo squartatore sconvolge Londra. Mr. Slade (Jack Palance) prende in affitto un attico dai coniugi Harley. Il comportamento di Slade, che fa strani esperimenti nel cuore della notte, fa subito nascere dei sospetti. La cosa si fa preoccupante quando Slade stringe un rapporto affettuoso con Lily la ballerina (Constance Smith), nipote degli Harley.

LA RECE

Horror psicologico rifacimento di una precedente riduzione filmica del racconto The Lodger. Un acerbo Jack Palance è il maestro di cerimonie.

Quarto adattamento cinematografico della novella "The Lodger" scritta da Marie Belloc Lowndes, e rifacimento de il Pensionante (1944) diretto da John Brahm, infatti, entrambi i film concordano sull'identificazione del killer come Jack lo Squartatore, mentre sia lo scritto della Lowndes che il Pensionante (1927) diretto da Hitchcock indicano il killer come “the Avenger”. In più, la versione in esame è stata cosceneggiata da Barre Lyndon, sceneggiatore del film del ‘44, che per questa seconda prova ha la possibilità di compiere un labor limae sulla storia. Nella versione diretta da Brahm, la motivazione che spingeva Slade all'omicidio era un po' debole: vendicare la triste sorte del fratello rovinato da una soubrette. In la Mano nell'ombra, con piglio più psicanalitico, Slades odia le ballerine in quanto le ricordano la madre soubrette che ha portato alla rovina il padre. Lyndon cambia anche la direzione dei sentimenti di Lily. Nel 1944, la protagonista femminile, Kitty, rivolgeva le sue attenzioni all'ispettore, mentre nel film di Fregonese, Lily s'innamora di Slade, il che rende l'intreccio emotivamente più complesso. Si tratta di un film datato che usa, e a tratti abusa, di toni melodrammatici e siparietti ballati che consentivano al pubblico d'allora fugaci scorci di ballerine che scosciavano. La pellicola, peraltro, godette di un budget più elevato rispetto alle precedenti riduzioni, cosa che si rende evidente. Tuttavia, la regia di Fregonese è statica e prona a svolgere senza particolari guizzi la narrazione. Il personaggio centrale è nelle mani di un giovane Jack Palance (Horror: caccia ai terrestri, 1979) quasi irriconoscibile in quanto il successo nella sua carriera arrivò in età avanzata; a 34 anni, mentre girava la Mano nell'ombra, Palance aveva già il volto ossuto che lo caratterizzerà in seguito ma mancava della ruvida presenza che sarà la sua peculiare cifra nelle apparizioni successive. Nulla di memorabile benché, a intermittenza, il film riesca a creare un'interessante atmosfera fra i nebbiosi vicoli di Londra percorsi da prostitute e bobbies che ruotano il manganello. Per chi ama il vintage.

TRIVIA

Geronimo Hugo Fregonese (1908-1987) dixit: “Se c'era un film che mi interessava, andavo a vederlo ogni giorno, quindici o venti volte. Lo guardavo così tante volte che mi stancavo di guardarlo e poi mi concentravo solo su come era stato fatto” (filmint.nu).

⟡ Marie Belloc Lowndes scrisse "The Lodger" nella forma di un breve racconto e, poi, lo dilatò a romanzo dal quale vennero tratti: il Pensionante (1927), il primo thriller (muto) di Alfred Hitchcock; the Lodger (1932) diretto da Maurice Elvey; il Pensionante (1944) diretto da John Brahm; una Mano nell’ombra di Fregonese; the Lodger (2008) di David Ondaatje.

Titolo originale

Man In The Attic

Regista:

Hugo Fregonese

Durata, fotografia

82', b/n

Paese:

USA

Anno

1953

Scritto da Exxagon nell'anno 2011; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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