Mimic 2

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Voto:

Inizialmente accusata delle morti avvenute nel quartiere, opera degli insetti mutanti, la professoressa Remi (Alix Koromzay) finirà bloccata in una scuola in compagnia di un ragazzino, di un adolescente infoiato e di un poliziotto innamorato, mentre un insettone scatena una caccia spietata.

LA RECE

Per il primo sequel, nuovo mood diverso da quello di del Toro del 1997; un approccio più claustrofobico e minimalista che ricorda vagamente Alien 3 di Fincher, ovviamente ben più in piccolo.

Sequel di Mimic (1997) rispettoso della cronologia e dei personaggi presentati nel primo film di quello che poi sarà un trittico chiuso da Mimic 3 (2003). La protagonista, ora, è la donna che nel film del ‘97 era l'aiutante di Mira Sorvino, quella Remi che, oggi come allora, si fotografa il viso con la Polaroid per immortalare la propria sofferenza, ponendo un trait d’union fra l’umoralità e la solitudine di questa e i poco comunicativi insetti che sono sempre il piatto forte della faccenda. Che, però, si sia di fronte ad un low-budget, lo si capisce dai visi sconosciuti degli attori (la Koromzay potete andarla a ripescare in Nightwatch, interessante thriller del 1998), dalle location limitate, dalle situazioni riprese dal film del ‘97 e dalla trovata stravecchia di far saltar fuori i militari quando le cose si mettono per il peggio, militari, come al solito, minacciosi più della minaccia stessa. C'è un uso interessante delle luci che immergono il film in un mondo fatto di bagliori artificiali, preferibilmente verdi, o anche semplicemente di buio e pioggia. Questi accorgimenti, che vorrebbero creare un ambiente cupo come fosse un anfratto in cui si nasconde uno scarafaggio, alla lunga, tuttavia, compromettono la visione e, comunque, non creano o aiutano la tensione. In tutti casi, il finale, con l'estrema e definitiva metamorfosi dello scarafaggione, non è per nulla male ma lo spunto non salva questa produzione che, rispetto al predecessore, ha solo aumentato di poco il livello di sangue ma ha rinunciato all'elemento fantascientifico ripiegandosi su meccaniche da monster-movie anni ’50. Non possiamo definirlo un capolavoro dimenticato, ma Mimic 2 rimane un buon esempio di produzione direct-to-video dei primi anni 2000, terreno di sperimentazione per registi televisivi che cercavano di fare il salto nel cinema di genere. Buono per una seconda serata mentre fate ordine con i documenti e bollette che dovevate mettere in ordine mesi fa e invece guarda come si sono accumulati e adesso è un vero casino ma se non lo faccio io non lo fa nessuno quindi mi tocca.

TRIVIA

Jean De Segonzac (1957) dixit: “Ho girato documentari per vent’anni, li ho girati con una macchina fotografica portatile. Ho girato documentari in tutto il mondo. Mia figlia è nata nel 1999. Mia moglie mi ha detto che non potevo più viaggiare da nessuna parte. Ho sparso la voce che volevo girare un racconto. Ho pensato che la narrazione sarebbe stata una sfida artistica. Un amico mi ha chiamato per dirmi che Nick Gomez stava girando un film intitolato Laws of gravity. Ho mandato i miei lavori a Nick ed era tutta roba documentaristica: National Geographic, Frontline, Nova, HBO e un po' di roba indipendente. Ha detto che il lavoro di direttore alla fotografia era mio. Sognavo dolly e gru. Nick ha detto che lo avrebbero girato come i miei documentari” (atthemoviesonline.com).

⟡ William DuVall, vocalist del gruppo Alice in Chains, partecipa al film come comparsa.

Titolo originale

Id.

Regista:

Jean de Segonzac

Durata, fotografia

82', colore

Paese:

USA

Anno

2001

Scritto da Exxagon nell'anno 2007; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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