Mimic 3 - Sentinel
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Voto:
Malato di Strickler, patologia legata agli scarafaggi, Marvin (Karl Geary) è relegato in casa e passa il suo tempo a spiare la gente con una macchina fotografica. La madre (Amanada Plummer) e la sorella (Alexis Dziena) gli danno corda anche quando Marvin vede una persona aggredita da qualcosa.
LA RECE
Approccio hitchcockiano ma invece di Grace Kelly, qui, abbiamo scarafaggi mutanti. No, non è proprio la stessa cosa. Però non è un prodotto pessimo e il voyeurismo del protagonista sembra una riflessione involontaria sulla natura voyeuristica del cinema horror.
Terzo capitolo direct-to-video della saga, nata con Mimic (1997), che vedono scarafaggi enormi che mimano l'aspetto umano per mangiarci. Il regista Petty, che si era fatto notare con Soft for digging (2001), scrive da solo la sceneggiatura e cambia approccio rispetto a quanto visto in precedenza. Il risultato è interessante, la cura si nota già dai titoli di testa ma si respira aria da low-budget in diverse sequenze anche perché, più o meno volontariamente, le location del film sono limitatissime. L'azione si svolge tutta intorno al protagonista Marvin, malato fisico da anni e ritirato dalla società, il quale, come James Stewart ne la Finestra sul cortile (1954), vive la vita per procura spiando l'esistenza di coloro che stanno al di là del vetro, e lo fa attraverso lo stretto occhio della sua macchina foografica; una consapevole citazione hitchcockiana che viene confermata anche da alcuni dialoghi. Partendo da un protagonista disturbato nel corpo e, voyeurista, anche un po’ nella mente, si tenta un'estensione del suo disagio sulla famiglia disfunzionale con una sorella ribelle e una madre distratta che troverà un po' di pace solo dopo la conoscenza con un poliziotto interpretato dal bravo John Kapelos. C'è anche una fidanzata per Marvin, una che non si formalizza troppo né per la malattia del ragazzo né per la sua fisima a violare la privacy di tutti, lei compresa. La dinamica familiare, opprimente, voyeuristica, disfunzionale ha la meglio nella prima parte del film. Di fatto, che si tratti di un horror lo sappiamo per atto di fede. Uscendo dalla stanza di Marvin, il film prende una piega più dinamica; inoltre, spunta l'attore Lance Henriksen (Aliens - Scontro finale, 1986) in un ruolo ambiguo anche se molto limitato. La seconda parte del film è, quindi, più canonicamente relativa allo scontro diretto fra umani e scarafaggi giganti prodotti in un digitale non particolarmente curato e filmati in modo sfuggente. Distante dalle aspettative e privo di mordente, Mimic 3 non è adatto a chi cerca un popcorn-horror; d’altro canto, evita con decoro facilonerie da sequel spompato e gli va riconosciuto il fatto che l'utilizzo della prospettiva limitata del protagonista ricorda curiosamente Disturbia di D.J. Caruso, film di ben altro e alto successo, sebbene Mimic 3 lo preceda di quattro anni.
TRIVIA
⟡ Nessun dato, per ora.
Titolo originale
Mimic: Sentinel
Regista:
J.T. Petty
Durata, fotografia
77', colore
Paese:
USA
2003
Scritto da Exxagon nell'anno 2007; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
