Aliens - Scontro finale
Consigliato
Voto:
Rimasta in ipersonno alla deriva nello spazio per 57 anni, Ellen Ripley (Sigourney Weaver) viene recuperata dalla Compagnia Weyland Yutani che non crede alla storia dell’alieno e le revoca la licenza di volo. Non molto tempo dopo, tuttavia, Ellen dovrà accompagnare un gruppo di militari sul pianeta LV-426 dove alcune famiglie sembrano essere sparite. Fra i Marines c'è Hicks (Michael Biehn), l'androide Bishop (Lance Henriksen), il casinista Hudson (Bill Paxton) e la dura Vasquez (Jenette Goldstein). Ciò che il gruppo troverà sul pianeta non sarà nulla di buono.
LA RECE
Pellicola imperdibile, perfetto meccanismo d’orrore e intrattenimento in cui ogni scena è assolutamente non superflua.
Felice eccezione all’adagio che vuole i seguiti peggiori dell’originale, in particolar modo se si ha la possibilità di godersi il Director's Cut che aggiunge la bellezza di 17 minuti alla versione cinematografica. Mentre Alien (1979) può essere considerato una versione aggiornata all'era tecnologica di un horror in una casa stregata, questa seconda istallazione modernizza il tema del fortino sotto assedio. La presenza dei Marines garantisce azione, maggiorata dal fatto che ogni coprotagonista non viene relegato a un ruolo puramente marginale. Interessante la dimensione che la femminilità assume in questo film: le donne sono ancor più virilizzate rispetto a quanto visto in precedenza. Mettendo da parte la figura della soldatessa Vasquez, un maschiaccio in uniforme, Ripley risulta più coraggiosa e risoluta degli uomini che la circondano, così come la piccola Newt (Carrie Henn) dimostra estrema resistenza a una situazione improponibile. Oltre alle umane, fa la sua comparsa la Regina degli xenomorfi, ovvero l'alieno che depone le uova: per quanto orribile e spietata, la Regina agisce guidata da un istinto di conservazione condivisibile nel momento in cui aggredisce per salvare la sua prole. Contemporaneamente, la protagonista Ripley ha modo di esprimere sentimenti materni nei confronti della piccola Newt nonché instaurare un legame particolare con il militare Hicks. Interessante anche il breve dialogo che Ripley e Newt hanno riguardo l'esistenza o meno dei mostri e la possibilità che il sonno e il sogno possano essere un'alternativa di fuga da una realtà sgradevole; la tematica verrà ripresa in Alien - la clonazione in un dialogo fra Ripley 8 (Weaver) e l'androide Call (Winona Ryder). Entrata di prepotenza nella storia del cinema la scena finale che vede lo scontro fra le due super-madri, una aliena e l'altra umana ma meccanizzata, che lottano a morte per garantire la vita. È in questa pellicola che la protagonista Ripley non solo darà imperitura fama alla Weaver ma manterrà un equilibrio fra l'elemento maschile e quello femminile; nei successivi capitoli andrà in contro ad una deriva virile (Alien3, 1992) fino a giungere, in Alien - la clonazione, alla disumanizzazione. Da un punto di vista tecnico, il film risulta persino superiore al precedente e non solo grazie alla lievitazione del budget disponibile. James Cameron ricevette il mandato di creare un intenso fantahorror, e questo fece: il film, anche nel lungo rieditaggio del Director's Cut, mantiene per tutta la durata un alto livello di intensità emotiva. Pellicola imperdibile, perfetto meccanismo d’orrore e intrattenimento in cui ogni scena è assolutamente non superflua. Da vedere e rivedere. Anni dopo arriveranno i prequel ad alto budget diretti da Ridley Scott (Prometheus, 2012; Alien covenant, 2017; Alien: Romulus, 2024). I completisti non troppo esigenti possono vedere anche Alien vs Predator (2004) e Alien Vs Predator 2 (2007).
TRIVIA
James Francis Cameron (1954) dixit: “Spingo le persone ad ottenere il meglio da loro. E lo stesso vale per me. Se torno a casa alla fine di una giornata di riprese e le mie mani non sono nere, sento che è stata una giornata sprecata” (IMDb.com).
⟡ Il regista e produttore Assonitis (Chi sei?, 1974; Tentacoli, 1977; Stridulum, 1978) lavorò in coregia con un giovane James Cameron per Piraña paura (1981) e questa è l’impressione che ebbe sull’americano: “Lui aveva un pessimo carattere, per cui tutti lo odiavano, a cominciare dagli attori che erano americani, tra l’altro: era molto presuntuoso, arrogante, una persona poco piacevole umanamente parlando; e professionalmente non preparata perché faceva anche un sacco di cavolate. […] Siccome il giorno precedente aveva saltato un primo-piano di un’attrice, adesso cercava, inseguendo una nuvola… roba da non crederci… di ricreare la stessa situazione fotografica per fare quel primo piano. Praticamente, lui con queste barche, grosse barche non barchette, tipo cruiser, yacht, stava inseguendo una nuvola. […] Era una cosa assurda, folle: bastava trovare un angolo da qualunque parte e si ricreava la stessa luce. Invece lui andava alla rincorsa di una nuvola. Tutta la giornata è stato in mezzo al mare” (Nocturno dossier 82, 2009).
⟡ Il film, girato fra il 30 settembre 1985 e il febbraio 1986, costò circa 18,5 milioni di dollari e incassò, solo di noleggio, 43.753.000 dollari.
⟡ Al termine dei credits finali, si sente il rumore di un facehugger che corre da sinistra a destra.
⟡ All'inizio delle riprese, Hicks era interpretato da James Remar ma l'attore fu sostituito per "divergenze artistiche" con Cameron. Tuttavia, l'attore appare in una scena del film di spalle e abbigliato con la divisa da Marine, sicché è impossibile distinguerlo da Michael Biehn.
⟡ Tutti i membri del cast che dovevano interpretare dei Marines furono addestrati dai S.A.S. (Special Air Service, il corpo speciale antiterroristico britannico) per due settimane prima che le riprese iniziassero. Furono obbligati anche a leggere il libro "Starship Troopers" di Robert A. Heinlein. Sigourney Weaver, Paul Reiser e William Hope non dovettero sottoporsi allo stesso addestramento poiché il regista pensava che la loro imperizia avrebbe creato una necessaria distanza tra i tre e i Marines.
⟡ Per la sequenza che vede Ripley attaccata dal facehugger nell'infermeria mentre è con la piccola Newt, il regista chiese agli effettisti di creare un facehugger che potesse camminare da solo verso la Weaver. Però, per fare in modo che il mostro sembrasse poter saltare dal tavolino verso l'attrice, il regista girò la scena al contrario. Posizionò il facehugger alla gamba del tavolino e quindi lo trascinò editando poi la scena al contrario.
⟡ La piccola Carrie Henn, al secolo Caroline Marie Henn, non ha mai più lavorato nel cinema. Nata nel 1976, ha lavorato fino al 2007 a Stanislaus (California) come maestra di scuola. Henn e Weaver sono rimaste in contatto come buone amiche e, ogni tanto, si scrivono.
⟡ In un'intervista, il compositore James Horner riferì che Cameron gli aveva dato così poco tempo per scrivere lo score del film che il musicista dovette cannibalizzare dei pezzi già scritti in precedenza e riadattare una versione del "Gayane Ballet Suite" per quelli che sarebbero stati i titoli di coda e d'inizio. Horner aggiunse che la tensione con Cameron raggiunse livelli tali nel lavoro di post-produzione da fargli decidere che mai più avrebbe lavorato col regista. Tuttavia, Cameron fu così impressionato dal lavoro fatto da Hornet per Braveheart (1995) che successivamente gli chiese di comporre lo score di Titanic (1997).
⟡ Le difficoltà rispetto alle negoziazioni del contratto con Sigourney Weaver furono tali che James Cameron e Gale Anne Hurd, da poco sposati, dissero che se l'affare non fosse stato concluso prima del loro ritorno dalla luna di miele, loro si sarebbero chiamati fuori dal progetto. Quando tornarono non era stato fatto nessun passo avanti, così Cameron, determinato a fare il film e a realizzarlo secondo la sua idea, mise in atto un piano. Il regista telefonò all'agente di Arnold Schwarzenegger per fare due chiacchiere informali e disse che, dopo il successo di Terminator (1984), aveva intenzione di ingaggiare come protagonista Arnold e di estromettere completamente la Weaver. Come aveva previsto Cameron, l'agente di Schwarzenegger contattò subito l'agente della Weaver e quest'ultimo, sentita la notizia, contattò immediatamente la 20th Century Fox, per la precisione Lawrence Gordon, l'uomo a capo della produzione. I due erano così determinati a fare in modo che la Weaver non fosse estromessa che siglarono subito un contratto.
⟡ Avendo ingaggiato Cameron per la scrittura della sceneggiatura, la 20th Century Fox fece l'impensabile quando il regista interruppe il lavoro per andare a dirigere Terminator (1984): attesero che Cameron tornasse disponibile e completasse lo screenplay; aveva scritto solo 90 pagine ma con quelle era riuscito a stregare la Fox.
⟡ Il nido degli alieni fu lasciato intatto dopo le riprese. Fu usato successi-vamente come set dell'Axis Chemicals in Batman (1989).
⟡ Limiti di budget imposero che le capsule per l'ipersonno sulla Sulaco non potessero essere più di sei. Un sapiente posizionamento di specchi fece in modo che sembrassero dodici. Ogni capsula costava alla produzione 4.300 dollari.
⟡ Fu trovata una perfetta location per le riprese: una centrale termoelettrica in disuso ad Acton, ovest di Londra. Tuttavia, il luogo era pieno d’amianto. Fu mandato un gruppo per ripulire l'impianto e, mentre si girava, gli ambienti venivano costantemente monitorati per misurare la purezza dell'aria. Ironicamente, l'aria dell'impianto di Acton finì per essere più salubre di quella che si trovava ai Pinewood Studios.
⟡ Il veicolo d'assalto che si vede nel film è una specie di camion, modificato, che la British Airways usava per rimorchiare gli aerei a Heathrow. Il mezzo, tuttavia, pesava 75 tonnellate. Togliendo la maggior parte degli elementi in piombo che lo rendevano stabile, riuscirono ad alleggerirlo di 30 tonnellate.
⟡ Il piccolo bagno che Ripley ha nel suo appartamento era una toilette acquistata dalla British Airways.
⟡ Per muovere la Regina ci volevano dai 14 ai 16 operatori.
⟡ Quando Jenette Goldstein rispose alla chiamata per il casting, fraintese non poco il contenuto del film e giunse sul set con un vestito da immigrata irlandese del XIX secolo. La cosa divenne motivo di scherno sul set al punto che Cameron la inserì nello script come parte dello scambio verbale fra il personaggio interpretato dalla Goldstein e quello interpretato da Bill Paxton. Anche in Titanic il regista citò la cosa, dal momento che l'attrice ha partecipato nei panni di un'immigrata irlandese.
⟡ L'effetto sonoro usato per l'apertura e la chiusura delle porte automatiche è lo stesso utilizzato per le porte automatiche nel film il Prigioniero (1967). Lo stesso vale per il suono del video telefono che Ripley usa per contattare Burke.
⟡ Il fratello di Newt nel film è davvero il fratello di Carrie Henn, si tratta di Christopher Henn.
⟡ Cameron consigliò agli attori che avrebbero interpretato i Marines di personalizzare con scritte le loro divise, come accadeva, ad esempio, per i soldati in Vietnam. L'attrice Cynthia Dale Scott (il caporale Dietrich) scrisse "blue angel" dietro il suo elmetto, riferimento a Marlene Dietrich che recitò nel film l'Angelo azzurro (1930). Bill Paxton ha scritto "Louise" sul suo corpetto, riferimento alla moglie Louise Newbury.
⟡ Il metodo usato per far muovere il facehugger nel tubo di contenimento del laboratorio necessitava di nove uomini: uno per zampa, più uno per la coda.
⟡ Molti progetti furono fatti per l'astronave che porta i protagonisti dalla Sulaco al pianeta: alla fine, Cameron saltò fuori con un progetto che, essenzialmente, si ispirava a un elicottero Apache.
⟡ Come la maggior parte dei film, anche questo non è stato girato in modo cronologico rispetto allo script. Cameron girò la scena in cui ci vengono presentati i Marines (una delle prime scene) per ultima. Fece questo affinché il cameratismo fra i Marines fosse già ben sviluppato dal momento che gli attori avevano già passato insieme parecchi mesi sul set.
⟡ Quando c'era da filmare la scena nel condotto di areazione, la piccola Carrie Henn faceva tutto in fretta in modo da poter usare il prima possibile nello scivolo della ventola, cosa che la divertiva parecchio. Cameron la convinse a recitare bene la sua parte promettendole che, se avesse finito la ripresa, dopo avrebbe potuto giocare quanto voleva. Lei fece la scena a modino e il regista mantenne la sua promessa.
⟡ Furono utilizzati solo sei costumi da alieno, anche se a volte si trattava solo di un po' di lembi di lattice applicati su tute nere. Una regia creativa e la fotografia diedero l'impressione che gli alieni fossero molti di più e uno slime più luccicante rese l'aspetto dei costumi più solido.
⟡ Il corpetto che regge le armi di Vasquez e Drake è stato preso da quello usato per le Steadycam.
⟡ Il fucile a impulsi usato dai Marines è un mitragliatore Thompson M1A1 con montato sotto un fucile Franchi SPAS 12. L'M-56 utilizzato dai militari, in-vece, si ispira al mitragliatore tedesco MG 42.
⟡ Un pupazzo a grandezza naturale che riproduce le fattezze di Carrie Henn fu costruito per le scene in cui Ripley gira con Newt poco prima che la Regina inizi la sua caccia.
⟡ La fantasia grafica (camo pattern) delle mimetiche indossate dai Marines nel film si chiama "frog and leaf", rana e foglia. Il suo uso e la sua produzione non sono più in corso.
⟡ Non fu trovato nessun disegno originale o modello della Narcissus (lo shuttle della Nostromo) fra quelli utilizzati per il film del '79, così i designers dovettero ricostruire gli interni della Narcissus guardando Alien.
⟡ Il giochetto che Bishop fa col coltello lo si può vedere anche in Dark star (1974) di Carpenter: in questo film anche Boiler sbaglia. Il gioco, Henriksen lo ripeterà in Alien vs. Predator.
⟡ Sulaco è il nome della città nel romanzo "Nostromo" di Joseph Conrad.
⟡ Il personaggio interpretato da Michael Bien viene morsicato sulla mano da un altro personaggio. Questo succede in ogni film in cui Cameron partecipa; vedi the Abyss (1989) e Terminator (1984).
⟡ Al Matthews, che interpreta un sergente dei Marines, fu in effetti il primo Marine di colore ad essere promosso sul campo al grado di sergente durante il suo turno in Vietnam.
⟡ In tutte e due le versioni del film, standard e director's cut, i 15 minuti del conto alla rovescia finale durano esattamente quindici minuti.
⟡ Sigourney Weaver disse a James Cameron che voleva fare tre cose in questo film: non maneggiare un'arma, morire, e fare l'amore con un alieno. Siccome non fu accontentata per nessuna delle tre cose, fece in modo di farle nei film successivi.
⟡ Il suono dell'apertura e chiusura della porta del laboratorio medico è lo stesso della porta della capsula di viaggio in 2001: Odissea nello spazio (1968).
⟡ Nella scena in cui la soldatessa Vasquez spara agli alieni nei condotti di areazione, l'attrice Jenette Goldstein non riusciva a controllare il rinculo della pistola. La produttrice Gale Anne Hurd le fece da controfigura dal momento che era l'unica donna sul set ad avere qualche esperienza con le armi da fuoco.
⟡ Nel film furono usati tre tipi di fumo di scena; uno di essi è diventato illegale se utilizzato per la produzione cinematografica.
⟡ Una delle uova che contiene il facehugger è attualmente esibita allo Smithsonian Institute a Washington DC.
⟡ La leggenda vuole che il nome della compagnia Weyland Yutani derivi dal nome dei vicini di casa di Ridley Scott; lui li avrebbe odiati così tanto che avrebbe legato il loro nome alla malefica compagnia del film. In realtà, il nome fu creato dal designer Ron Cobb, ideatore della Nostromo e delle uniformi dell'equipaggio, che pensò alla fusione commerciale fra una corporation inglese e una giapponese. A quanto ha riferito lo stesso Cobb, lui avrebbe voluto utilizzare il nome Leyland-Toyota ma, ovviamente, non era possibile, così cambiò una lettera in Leyland e aggiunse il nome giapponese dei suoi vicini di casa, e non di quelli di Ridley Scott.
⟡ Dopo aver visto la versione cinematografica del film, la Weaver minacciò di non fare più pellicole legate al marchio Alien. Anche per questo, nel 1987, apparve il director's cut su Laser-Disc.
⟡ Lance Henriksen si beccò un'infezione alimentare dal mix di latte e yogurt che doveva sputare nella scena in cui, nei panni dell'androide, era stato spezzato in due dalla Regina. Il mix liquido era andato a male poiché posto troppo tempo sotto i riflettori.
⟡ La musica che si sente quando Ripley e Newt aspettano l'ascensore mentre sono braccate dalla Regina è un pezzo di Goldsmith già usato in Alien. La musica si sente in entrambi i film nello stesso momento, cioè verso la fine, quando Ripley cerca di scappare da un alieno mentre tutto intorno a lei sta per andare in pezzi.
Titolo originale
Aliens
Regista:
James Cameron
Durata, fotografia
154', colore
Paese:
USA, UK
1986
Scritto da Exxagon nell'anno 2010; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

