Soft for digging
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Voto:
L'anziano Virgil Manoven (Edmond Mercier) vive in un'isolata casetta nello sprofondo del Maryland. Un bel giorno, seguendo il proprio gatto nel bosco, Virgil vede un uomo che strangola una ragazza (Sarah Ingerson). Chiamata la polizia, Virgil e le forze dell'ordine non saranno in grado di trovare il corpo della giovane. Quest'ultima, però, entrerà nei sogni di Virgil e lo aiuterà a risolvere l'arcano.
LA RECE
6000 dollari, buona volontà e buone doti pare facciano miracoli. Petti, ventenne, trasforma una tesi scolastica in ghost story atmosferica, dove il misconosciuto Edmond Mercier recita meglio di molte star di media grandezza. Horror rurale di terza fila ma funziona.
Film nato come progetto di tesi scolastica da parte di un Petti ventenne con in tasca solo 6000 dollari. Soft far digging sembra tentare la carta art house giocata insieme alla lezione di the Blair witch project (1999), ovvero aura di amatorialità immersa in una sceneggiatura rarefatta (quattro dialoghi in croce) e satura di ambienti e silenzi inquietanti. Va da sé che lo spettatore è parecchio responsabilizzato a prestare attenzione alle espressioni, ai suoni, alle suggestioni. Petty, però, fortunello, chiama in prima fila il misconosciuto Edmond Mercier, il quale, oltre a Soft for digging, nulla ha fatto, ma che si dimostra capacissimo di recitare aiutato da ambienti sinistri e sonnolenti che, con misurata lentezza, tendono all'accumulo emotivo in un film che, per buona parte, potrebbe essere inteso come il declino cognitivo del senile protagonista. E la cosa funziona. Le manifestazioni fantasmatiche e altre scene forti (lo strangolamento) fanno il loro effetto in un prodotto di piccola ma curata fattura, in cui, tuttavia, la prima parte funziona meglio in virtù delle atmosfere, mentre la seconda tende ad immettersi sui consueti binari della ghost story. Prodotto decisamente minore ma non minorato; a 20 anni non tutti sanno fare cose così. Comunque, film non idoneo al mainstream perché, per quello, troppo amatoriale e silenzioso. L'apprezzamento per l'exploit porterà Petti alla regia di Mimic 3 (2003).
TRIVIA
J.T. Petti (1977) dixit: "In tutti i validi film dell'orrore che vedo, rilevo che il pubblico ride tanto quanto è spaventato, e le risate sono vicine a un ringhio o a una smorfia, è come un modo per segnalare a se stessi che le cose vanno bene" (Uigsawlounge.co.uk).
⟡ Nessun dato, per ora.
Titolo originale
Id.
Regista:
J.T. Petti
Durata, fotografia
74', colore
Paese:
USA
1998
Scritto da Exxagon nell'anno 2007 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
