The Blair Witch Project - Il Mistero della Strega di Blair
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Voto:
Nell'Ottobre 1994, tre studenti di cinema sono scomparsi nei boschi vicino Burkittsville (Maryland) mentre stavano realizzando un documentario. Un anno dopo viene trovata la pellicola che avevano girato.
LA RECE
Che piaccia o meno, il film stesso o il suo stile, è una riconosciuta pietra miliare dell'horror. Cult di non primaria grandezza, nondimeno cult.
Film nato indie e divenuto mainstream. Pezzo di cinema che soggiorna fiero nel Guinness dei Primati nella categoria guadagno al Box Office: il film è costato 22.000 dollari e ne ha incassati 240.500.000; in pratica 10.931 dollari incamerati per ogni singolo dollaro speso. Non male. Al di là delle feroci critiche dirette al film, in genere tutte incentrate sulla sua pochezza narrativa e sull’insopportabile ondeggiamento delle immagini, esso rimane un punto fermo nella memoria di coloro che l'hanno visto e nella storia del cinema horror. Notevole e originale non solo il metodo di marketing con il quale è stato pubblicizzato il film ma anche il modo in cui Myrick e Sanchez hanno deciso di girarlo. Gli attori, zaino in spalla e da soli per otto notti nel bosco, sono stati responsabili del girato con quasi totale improvvisazione delle battute; i due registi e il resto della troupe stavano ben lontani e facevano in modo di lasciare messaggi diretti a ogni singolo attore con le indicazioni sul da farsi. Quindi, i registi hanno fatto un passo oltre, pur prendendo ben più di uno spunto dal misconosciuto the Last broadcast girato l'anno precedente. The Blair witch project non mostra nulla ma istilla un atavico terrore del buio, della strega, del bosco e del lupo nascosto nell'ombra. Alcuni dei momenti più paurosi prendono forma quando tutto ciò che vediamo è senza forma (uno schermo completamente nero o bianco) e ciò che la nostra immaginazione stimola è molto più spaventoso di ciò che potrebbe essere mostrato palesemente. Dal metodo di produzione al metodo di distribuzione i due registi hanno dimostrato intraprendenza da vendere. Pure senza eccessivi entusiasmi e consapevoli che l’arte cinematografica stia altrove, è intellettualmente onesto attribuire a questa pellicola i meritati meriti: la campagna di marketing (tecniche social pre-social), la realizzazione furba e funzionale, la seminalità. I demeriti riguardano una poco nota derivatività al limite del plagio, e il fatto che, nonostante la nomea e gli indiscutibili incassi, il film non sia sedimentato bene come cult-movie. Arriverà, ovviamente, il sequel e poi il remake con l’idea del found-footage girato con lo smartphone, ma la magia si è ormai persa. L’appassionato, comunque, deve intendere il film del 1999 come passaggio obbligato, ovvero materia di studio per comprendere sia lo sviluppo del linguaggio dei nuovi media sia la diffusione di un’ampissima classe di horror che hanno sfruttato la tecnica della shaky-cam e della ripresa amatoriale. Scena finale iconica, con il ragazzo faccia al muoro e immagine ruotata di 90° per videocamera caduta; in quel frangente, la strega di Blair, pur se assente o forse proprio per quello, diviene icona spaventosa e senza volto. Segue il Libro segreto delle streghe: Blair witch 2 (2000) e il remake Blair witch (2016).
TRIVIA
Daniel Myrick (1963) dixit: “Siamo stati molto fortunati con the Blair witch project, è andato bene e siamo stati in grado di fare un po' di soldi. Siamo stati un po' schizzinosi rispetto a ciò che ci è stato offerto in seguito. Credo che io ed Ed, all'epoca, fossimo intenzionati a non essere etichettati come Hollywood voleva che fossimo. Ci mandarono tutte queste sceneggiature davvero pessime da dirigere, e volevano darci un sacco di soldi ma per me fare un film è difficile e stressante. È come andare in guerra. E se non credi nella tua missione, è un'esperienza miserabile” (denofgeek.com).
Eduardo Miguel Sanchez-Quiros (1968) dixit: “Non sono stanco di Blair witch. Ho ancora la sensazione che abbiamo fatto qualcosa di folle e nuovo. Mi sento onorato di averne fatto parte. La gente mi intervista o mi fa domande tipo: "Sarai stufo di parlarne", ma sapete una cosa? Ero stufo quando rispondevamo alle stesse domande un paio di volte al giorno ma ora ne sono orgoglioso. […] Non importa, basta che funzioni. Mi distingue dalle persone” (indiewire.com)
⟡ Ai tre attori furono date non più di 35 pagine che riassumevano il plot e la mitologia dietro al racconto della strega di Blair. Tutti i dialoghi erano improvvisati e quasi tutti gli eventi erano ignoti agli attori prima che venissero girati.
⟡ Nel film, i ragazzi citano il film Deliverance che però in Italia è noto come un Tranquillo week-end di paura (1972).
⟡ In alcuni cinema di Toronto, le persone più sensibili all'ondeggiamento venivano pregate di sedersi ai lati della sala per evitare di vomitare sui vicini di poltrona.
⟡ La casa produttrice Haxan Films ha preso questo nome da un film del 1922 di Benjamin Christensen: la Stregoneria attraverso i secoli che è stato fonte di ispirazione per the Blair witch project.
⟡ Prima dell'uscita nelle sale il film fu spacciato come un vero documentario e molti cascarono nel tranello. Persino l'IMDb dava i protagonisti come "scomparsi, presunti morti". Alcuni credono ancora che la storia della strega sia vera.
⟡ La telecamera usata per il film fu acquistata al Wal-Mart. Dopo aver girato il tutto, essa fu riportata al negozio e restituita (in USA vige un diritto di recesso molto rispettato dai commercianti) e i registi si ripresero i soldi finendo per gravare ancora meno sul budget.
⟡ Heather scopre che in un fagottino di foglie e legnetti ci sono la lingua e i denti di Josh, o almeno così si suppone. Questo ricorda la storia “The Devil and Tom Walker” di Washington Irving: la moglie di Tom va nella palude per cercare il diavolo e non fa ritorno a casa. Quando Tom va a cercarla, trova il suo grembiule con dentro il cuore e il fegato.
⟡ Si dice che Heather Donahue avesse portato con sé un coltello nel bosco perché non le piaceva molto l'idea di dormire in tenda con due ragazzi.
⟡ Pare che i tre attori credessero alla leggenda della strega di Blair; soltanto dopo che il film fu proiettato nelle sale vennero a sapere che tutta la mitologia sulla strega era stata inventata di sana pianta dai registi.
⟡ Il film fu proiettato negli USA il 30 luglio 1999. Il VHS e il DVD furono messi in commercio il 26 ottobre 1999, meno di tre mesi dopo la prima proiezione nelle sale, il che fa di the Blair witch project il primo film che ha avuto un così breve passaggio da sala a cassetta.
⟡ Nella versione originale la parola "fuck" ricorre 133 volte.
⟡ Il film deteneva il record d’incassi per un film indie; questo fino all'ottobre 2002 quando fu superato da il Mio grasso grosso matrimonio greco (2002).
Titolo originale
The Blair Witch Project
Regista:
Daniel Myrick, Eduardo Sánchez
Durata, fotografia
86', colore
Paese:
USA
1999
Scritto da Exxagon nell'anno 2005; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
