Mondo proibito
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Voto:
Film documentaristico
LA RECE
Lavoro che si colloca nel crepuscolo del genere mondo, quando esso aveva ormai esaurito la sua spinta sensazionalistica originaria per diventare qualcosa di più ambiguo. Si distingue per un approccio quasi metacinematografico al materiale shock, creando quasi un mondo movie sui mondo movie.
Mondo-movie francese, quindi cosa abbastanza rara. In più, è diretto da una misconosciuta Lasbats che, nel ’71, aveva girato un corto fantascientifico intitolato Mnemosyne, poi questo les Interdits du monde e poi è sparita dalla circolazione. O non del tutto. Lasbats realizzò anche un documentario televisivo: Battaglione Lebensborn andato in onda in Italia nella trasmissione Mixer il 10 aprile 1997. Per quanto riguarda Les Interdits du monde, questo ebbe non pochi problemi alla sua uscita nelle sale in Francia, uscita che avvenne non prima del gennaio ‘86 per intervento censorio del Ministro della Cultura in persona, allora Jack Lang. A cosa si può assistere di tanto sconvolgente? La regista mescola filmati tribali dai toni moderati che ricordano lo stile di Mondo cane (1962) con diversi filmati incentrati, invece, sulle più singolari variazioni sessuali così come accadeva con i documentari erotici della serie il Mondo di notte (1960), con il vantaggio non indifferente che, negli anni Ottanta, si poteva mostrare molto più di quanto si potesse vent'anni prima. Il concetto portante è porre un parallelismo fra il comportamento ferino e quello umano, all'uopo le immagini documentaristiche con protagonisti le persone vengono inframezzate da riprese di animali nel loro habitat ottenendo un risultato discutibile. La voce fuoricampo è, diversamente dal solito, femminile ma manca la simpatica cialtroneria dei narratori di casa nostra e del loro modo di parlare stile Settimana Incom. Comunque sia, la pellicola insegna che in Togo ci sono praticanti di voodoo che, in trance mistica, mangiano rospi e serpenti, quindi si fanno accoltellare dallo stregone di turno ma la pelle non subisce ferite in quanto protetti dagli dei. In un altro segmento, una capra viene sgozzata per ingraziarsi la solita divinità propiziatrice. Segue una donna che va in un bordello dove può scegliere maschi in un catalogo; lei è molto esigente e non gliene va bene uno. Un gruppo di scambisti, in quel di Venezia, si mette la solita mascherina da Zorro e si dà alla pazza gioia. Segue sesso estremo a Berlino: un gruppetto di maschi vestiti di latex si abbandona alle gioie della coprofagia. Altrove, un virtuoso pratica bondage. Ad Amsterdam, le prostitute stanno in vetrina, ma questo lo sappiamo già tutti. In un ospedale di New York City, se morite e siete graziosi, un solerte infermiere avverte coppie necrofile che verranno di corsa a copulare al fianco del vostro corpo freddo. Dall'altra parte del pianeta, in una processione cristiana, c'è chi si fa crocifiggere volontariamente con veri chiodi e vere martellate. Chantal Lesbats ci mostra anche un rito luciferino in cui una donna recita il Padre Nostro al contrario e poi viene consacrata strega: dice che i suoi poteri, chissà quali, li userà solo per il bene dei suoi fratelli luciferini, altrimenti che gli si possano ritorcere contro. Oooook. La pellicola si conclude con la solita spogliarellista che propone un numero sui generis: la donna raccoglie i soldi offerti dagli avventori con la vagina e, con la stessa, si fuma tre sigarette contemporaneamente; comodo se l'intenzione è quella di farsi venire un cancro alla cervice. In sintesi, mondo-movie privo di mordente: ciò che espone era stato ormai mostrato da altri lavori simili; inoltre, la regista si sofferma su alcune situazioni più del tempo necessario facendo balzare all'occhio la palese messa in scena filmica. Potrebbe valere qualcosa per chi non avesse mai visto un film mondo ma, in tutti i casi, avrebbe iniziato dal verso sbagliato.
TRIVIA
⟡ Nessun dato, per ora.
Titolo originale
Les Interdits Du Monde
Regista:
Chantal Lasbats
Durata, fotografia
87', colore
Paese:
Francia
1985
Scritto da Exxagon nell'anno 2013; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
