il Mostro che uccide

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La scrittrice di gialli Cornelia Van Gorder (Agnes Moorehead) ha affittato una villa di proprietà del banchiere Fleming che ha sottratto illecitamente dalla banca un milione di dollari, poi nascosti nella magione, senza però ottenere la complicità nella truffa dell'amico Malcom Wells (Vincent Price). Intanto, il misterioso criminale noto come il Pipistrello inizia a fare visita alla villa custodita solo da Cornelia e dalla fedele Lizzie (Lenita Lane).

LA RECE

Vale per la presenza di Price - che in quegli anni stava costruendo il suo regno come nuovo monarca dell'horror americano - e per la generale atmosfera della old dark house. Ormai vecchiotto ma, forse, il suo fascino è proprio quello.

Terzo adattamento cinematografico dell'opera teatrale di Hopwood-Rinehart dopo the Bat (1926) e the Bat whisper (1930). Il Mostro che uccide, senza troppo discostarsi dai film precedenti, è un melodramma mystery della serie old dark house che vede una tetra casa infestata da un fantasma, un mostro o comunque qualcuno che vorrebbe farsi credere tale. Qui, la componente horror è connessa soprattutto alla presenza di Vincent Price che ai tempi era già un'icona del genere grazie alle partecipazioni nei film di William Castle. Il basso budget a disposizione è compensato dalle buone interpretazioni dei protagonisti, Price e Moorehead su tutti, ma affossato da una regia piatta di stampo televisivo-teatrale che si premura solo di dare seguito agli eventi. Il criminale di nero vestito e con il guanto artigliato suona vecchiotto già negli anni '50, anche se in alcune inquadrature, e soprattutto nelle ombre proiettate sul muro, pare di scorgere qualche similitudine con il Freddy Krueger di Nightmare - dal profondo della notte (1984). Vecchiotte risultano anche le trovate comiche che, come nei precedenti film, vengono mediate per la maggior parte dalla cameriera Lizzie; a differenza delle precedenti pellicole, in questa il rapporto fra Cornelia e Lizzie assume una valenza ambigua benché la cosa sia molto flebile. Tolti alcuni spunti, il Mostro che uccide è perlopiù noioso, anche se si riconosce a Crane un tocco particolare nel gestire gli spazi claustrofobici della mansione vittoriana, trasformandola in un vero e proprio personaggio, un labirinto gotico dove ogni ombra potrebbe nascondere il misterioso killer mascherato. Il film, tuttavia, vale soprattutto per la presenza magnetica di Vincent Price che si intreccia discretamente con quella della Moorehead, creando una dinamica che ricorda vagamente quella tra Joseph Cotten e Teresa Wright in l'Ombra del dubbio (1943) di Hitchcock. Raccomandabile soprattutto ai fan dall'attore.

TRIVIA

Erwin Crane Wilbur (1886-1973) dixit: “Darò alla gente quello che vuole. Sensazioni, orrore, shock. Mandarli in strada a dire ai loro amici quanto sia meraviglioso essere spaventati a morte” (IMDb.com).

⟡ Si tratta dell'ultima apparizione in un film per Darla Hood, qui nel ruolo di Judy, una delle tante bambine prodigio di Hollywood che ebbe un discreto successo con i film della serie Our gang (Simpatiche canaglie, 1922-‘44). Nata nel 1931, Darla morirà nel 1979 a soli 47 anni di epatite acuta contratta in seguito a una piccola operazione alla quale si era sottoposta. 

⟡ Agnes Moorehead è più nota in Italia per il suo ruolo di Endora, la madre di Samatha protagonista del telefilm Vita da strega (1964-‘72).

Titolo originale

The Bat

Regista:

Crane Wilbur

Durata, fotografia

71', b/n

Paese:

USA

Anno

1959

Scritto da Exxagon nell'anno 2013; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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