the Bat

-

Voto:

The Bat, un criminale che tiene in scacco la polizia, ha preso di mira la villa di Cornelia Van Gorder (Emily Fitzroy) al cui interno sono nascosti 200.000 dollari lasciati da un defunto banchiere. In compagnia di un detective locale, una cameriera isterica, un maggiordomo giapponese, il dottore, la nipote e il fidanzato di quella (Jack Pickford), Cornelia cercherà di fare luce sulla strana presenza che ha preso d'assedio la sua casa.

LA RECE

Interessante per le soluzioni tecniche e per il valore storico; di per sé, il film è un muto anni '20 e, quindi, necessita di uno spettatore in buona.

Pietra miliare del genere Old Dark House. Film che per anni si era reputato perduto. Adattamento di un'opera teatrale del 1926 scritta da Mary Roberts Rinehart ed Avery Hopwood. Film, a oggi poco conosciuto e visto, ebbe ai tempi un notevole successo e fu d'ispirazione per il Batman inventato da Bob Kane che esordì sui fumetti della DC Comics nel 1939. Dati gli incassi, il regista West, approfittando dell'evoluzione al sonoro, remeccherà il suo stesso film nel 1930 (the Bat whisper) e ancora nel 1959 si vedrà ricomparire il ladro pipistrello ne il Mostro che uccide di Crane Wilbur con il superbo Vincent Price. La prima parte di the Bat si rifà allo stile del regista Feuillade che, nel 1915, aveva stregato le platee con les Vampires, storia di ladri travestiti in maniera orrorifica: l'aggressione ai danni di un riccone, la fuga sui tetti, il milionario che si avvicina alla finestra e viene attaccato quando mette la testa fuori sono tutte scene prese direttamente dal film di Feuillade. La seconda parte del film, invece, segue lo svolgersi dei fatti come raccontati nel pezzo teatrale: il risultato è statico e decisamente noioso, tanto più ai nostri giorni. È difficile essere conquistati dalla storia, peraltro un po’ confusa, mentre è più facile apprezzare i tentativi del regista di creare delle situazioni che mettano paura o che facciano ridere; ovviamente si tratta di paura e risate stile anni '20. Le scene di paura però risultano più attuali di quanto non sia per gli spunti comici. Lo stile old dark house, lo stesso del quasi coevo il Castello degli spettri con cui si gioca la paternità del genere, a tratti funziona davvero: l'ombra dietro la finestra, la mano che spunta, la candela accesa in una stanza buia. Chiaramente, occorre parecchia buona volontà da parte dello spettatore moderno per compensare ciò che oggi appare banale ma un tempo non lo era affatto. Impossibile non pensare a Batman quando l'immagine di un pipistrello viene proiettata su un muro con la luce, anche se quest'idea è presa dall'opera teatrale e non fu inventata dal regista West. Il film può risultare d'interesse per gli appassionati di scenografie e soluzioni tecniche: il mondo di the Bat, infatti, esalta la geometria degli spazi e l'astrattezza degli stessi; l'artificiosità degli interni ricorda il Gabinetto del dottor Caligari (1920). I personaggi, a differenza di quanto avveniva nel cinema anni '20, sono tutti descritti con poca enfasi; le scene comiche sono mediate per la maggior parte dalla cameriera ciarliera e fifona (quest'ultimo, un personaggio che conoscerà un'enorme fortuna e duratura nel mondo del cinema). Nel complesso, interessante per le soluzioni tecniche e per il valore storico; di per sé il film è un muto (musicato) anni '20 e, quindi, necessita di uno spettatore in buona per poter essere retto, oltretutto ci sono molti dialoghi. Cult secolare che va rispettato non rivelando l’identità del misterioso Pipistrello.

TRIVIA

⟡ Qualche notizia sulla drammatica esistenza di Jack Pickford, il cui ruolo di amorevole fidanzato in questo film rispecchia ben poco la vita dell’attore. Pickford, classe 1895, era il fratello minore di Mary Pickford che, già a 16 anni, divenne la prima ragazzina prodigio di Hollywood. Il successo della sorella aiutò a più riprese Jack a ottenere parti cinematografiche e a non affondare nei momenti difficili, momenti che nella vita dell'uomo diventarono davvero troppi. Nel 1918, Jack finì in uno scandalo, con altri ufficiali, per aver sollecitato e accettato mazzette per evitare l'arruolamento ad alcuni giovani di sana e robusta costituzione che venivano fatti passare come inidonei al servizio militare e alla guerra. Gli fu evitata la corte marziale. Quindi, con l'inizio della carriera cinematografica, si diede a una vita ben distante dall'immagine romantica che portava sullo schermo: si circondava di donne ma, soprattutto, di eroina, gioco d'azzardo e alcol. La prima moglie, Olive Thomas, anch'ella eroinomane, dopo soli quattro anni di matrimonio si suicidò a Parigi con un'overdose di bicloruro di mercurio che era stato prescritto a Jack per curare la sua sifilide, passata ovviamente anche alla moglie. I due successivi matrimoni furono ugualmente disastrosi. Etilista, tossicodipendente e sifilitico, Jack Pickford morì a soli 36 anni. 

⟡ Il film si svolge tutto di notte. 

⟡ Nell’incipit compare una scritta che prega il pubblico di non rivelare il finale, cioè l'identità del Pipistrello, in modo che i futuri spettatori possano godere dello spettacolo.

Titolo originale

Id.

Regista:

Roland West

Durata, fotografia

86', b/n, Muto

Paese:

USA

Anno

1926

Scritto da Exxagon nell'anno 2017; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

commercial