the Mummy's Curse
Voto:
Venticinque anni dopo gli accadimenti narrati nel precedente film, si pianifica di dragare la palude do-ve sono sprofondati Kharis (Lon Chaney Jr) e Ananka (Virginia Christine). L’archeologo James Halsey (Dennis Moore) accorre; con lui, l’assistente Ilzor (Peter Coe) che, però, è un prete del culto di Akran e riporterà in vita le due mummie.
LA RECE
Set western riciclato, poche idee e soldi a disposizione, Lon Chaney ubriaco che barcollava in giro. La mummia che vaga per set palesemente riciclati diventa una perfetta metafora della condizione del cinema di serie-B, costretto a riciclare costantemente materiali e idee.
Ultimo film della Universal sulla mummia dopo the Mummy’s ghost (1944) se si esclude il Mistero della piramide (1955), sortita comica con Gianni e Pinotto. Le idee erano finite e, così, anche l’interesse del pubblico verso l’Egitto esoterico. Il regista rende al peggio il materiale offerto dalla Universal che già era sullo scarsino andante. Che Leslie Goodwins non funzioni bene lo si vede dalla sequenza in cui la principessa Ananka viene ridestata in una condizione amnesica, scena che poteva essere resa in maniera decisamente più fine senza bisogno di grandi mezzi. Che il materiale fosse raffazzonato lo si capisce perché la storia si dovrebbe svolgere 25 anni dopo the Mummy’s ghost, quindi nel 1997, ma l’America dipinta è ancora quella degli anni ’40. Inusuale, invece, la location della Louisiana e i suoi autoctoni, di rado mostrati nei film del periodo. Di sublime assurdità la scena della "resurrezione" di Princess Ananka (Virginia Christine) dalla melma, un pezzo di cinema accidentalmente sperimentale che anticipa certe sequenze del body horror; c'è, peraltro, del bizzarro nel vedere vagare una mummia in un set che si percepisce palesemente come western. Il cast vede un triste Lon Chaney Jr. che si presentava sul set completamente ubriaco e che, in condizione di grande trascuratezza personale, riuscì a perdere 8 kg durante il breve periodo delle riprese. Film ancora più evitabile del precedente sequel.
TRIVIA
⟡ A quanto riferì Virginia Christine, Lon Chaney Jr. risultò ubriaco per la maggior parte delle riprese. Per le sequenze nelle quali lei veniva trasportata da Chaney, il suo peso non gravava sulle braccia dell’attore grazie a uno strumento che passava dietro al collo e ai fianchi di Chaney. Tuttavia, ubriaco, l’uomo rischiava di crollare con addosso Virginia. In una particolare scena nella quale doveva percorrere degli incerti gradini del sepolcro, il regista chiamò fuori dal set Chaney e lo sostituì con una controfigura.
⟡ Il film venne distribuito in double-bill con la Casa del terrore (1945).
⟡ La maschera indossata da Lon Chaney Jr., unico esempio rimasto del lavoro effettistico di Jack P. Pierce, è in mostra permanente all’Experience Music Project Museum di Seattle (Washington).
Titolo originale
Id.
Regista:
Leslie Goodwins
Durata, fotografia
60', b/n
Paese:
USA
1944
Scritto da Exxagon nell'anno 2007; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
