Non prendete quel metrò
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Voto:
Uno dei primi film a vedere nel cannibalismo, e nel mostro nascosto nello sprofondo sociale, la metafora dei problemi cacciati sotto il tappeto e dimenticati, o anche una potente metafora della persistenza del passato coloniale britannico nel presente industriale. Gli studenti Alex (David Ladd) e Patricia (Sharon Gurney) trovano un uomo ferito in metropolitana ma, chiamata la polizia, quello, che poi era un agente dei servizi segreti, è sparito. Le indagini verranno condotte da Calhoun (Donald Pleasence), ispettore dall'umorismo caustico e dall'apparente indifferenza, che scoprirà un gruppo di operai reietti rimasti bloccati sotto terra da quasi un secolo e sopravvissuti a colpi di cannibalismo ed endogamia. L’idea non è male e i nomi di richiamo ci sono; c’è pure un Christopher Lee di sfuggita. Anche il regista riesce a piazzare qualche colpo valido come, ad esempio, il lungo piano sequenza nella tana dei disgraziati. Death line, però, è diseguale nella parte orrorifica e in quella indagativa, benché Pleasence dipinga con efficacia il suo poliziotto burbero. Di peggio ci sono certi dialoghi fra i fidanzati e il ritmo generale non proprio avvincente. Sembra che il film goda di una certa stima da parte degli appassionati ma, fra le moltissime cose da vedere, difficile che Non prendete quel metrò possa essere una priorità. Nondimeno, alla pellicola, al crocevia della transizione fra gotico tradizionale a forme più politicamente consapevoli di cinema del terrore, si riconosce una certa seminalità, dato che anticipa molti dei temi che sarebbero diventati centrali nell'horror britannico successivo: la lotta di classe, il peso della storia coloniale, il rapporto problematico con la modernità. La sua influenza può essere rintracciata in opere successive come Creep - il chirurgo (2004) e Prossima fermata: l'inferno (2008), che ne riprendono l'uso degli spazi sotterranei come metafora delle tensioni sociali represse. Rimane, comunque, l’eco sinistro della frase biascicata dai cannibali: “Chiudere le porte”, ordine che ha scritto la loro condanna.

Titolo originale
Death Line
Regista:
Gary Sherman
Durata, fotografia
87', colore
Paese:
UK
1972
Scritto da Exxagon nell'anno 2015 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0