la Notte dei resuscitati ciechi
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Voto:
Il dottor Henry Stein (Victor Petit) e sua moglie Joan (Maria Kosti) si recano per lavoro in uno sperduto luogo di mare. I paesani li accolgono in modo gelido. Il paese è sotto una maledizione per la quale, ogni sette anni, alcuni cavalieri templari risorgono e si nutrono del sangue di una vergine per perpetrare la loro eterna esistenza dannata.
LA RECE
Apice della la tradizione gotica iberica: un passato che non vuole rimanere sepolto, l'ombra della colpa collettiva. Bene. Però è Ossorio, quindi tutto un po' alla buona, ma buone sono anche le atmosfere.
Anche noto come la Notte dei gabbiani o Terror beach o i Cavalieri della morte, tanto per confondere le idee. Il regista rimaneggia un po' la faccenda, rimane in una location marittima come per il precedente e modesto la Nave maledetta (1973) ma riporta i suoi templari alla dimensione della setta che fa sacrifici e richiede un tributo di sangue. La Notte dei resuscitati ciechi è una sorta di sintesi di ciò che era stato mostrato a partire da le Tombe dei resuscitati ciechi (1971) ma riproposto con discreto gusto. Come in una fiaba nera, i due (pessimi) attori protagonisti si trovano a visitare un paesino perso nello spazio-tempo abitato da anime malfidenti e intimorite, immerse in un'atmosfera spettrale molto più riuscita di quella del paese del primo film. Resta interessante il poetico romanticismo di questo borgo in cui una vergine deve essere sacrificata per tenere buono il "mostro", nonché lo spaesamento dei due protagonisti che non riescono ad accettare la maledizione con la medesima passiva rassegnazione degli autoctoni. In questa sinistra storia del "Andatevene finché siete in tempo", i morti ciechi di Ossorio recuperano lo smalto perso nel ’73 e chiudono i conti con una saga gotica che ha saputo unire differenti influenze (ghost-story, filone medievale, vampirismo, satanismo, sexploitation) e creare un tipo di zombi, il templare-cieco, decisamente originale. Il quinto capitolo della saga, il cui titolo sarebbe stato el Cementerio de las poseidas, non fu mai realizzato per contrasti fra Ossorio e Paul Naschy che avrebbe dovuto avere il ruolo di protagonista.
TRIVIA
⟡ La giovane attrice Sandra Mozarowsky, nel film Lucy, famosa al tempo per la sua partecipazione in diversi exploitation, si suicidò il 14 settembre 1977, a soli 18 anni.
Titolo originale
La Noche de las Gaviotas
Regista:
Amando de Ossorio
Durata, fotografia
89', colore
Paese:
Spagna
1975
Scritto da Exxagon nell'anno 2005; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
