Passi di morte perduti nel buio
Voto:
Luciano (Leonardo Manzella) è un reporter che, sul treno Istanbul-Atene, si trova implicato in un omicidio. L'uomo si lancia nella soluzione dell'enigma coadiuvato dall’amante Ingrid (Vera Krouska), una svedese svampita.
LA RECE
Un grosso NO per questo giallo imbastardito con la commedia pecoreccia. Prodotto di terza fila buono sono per i patitissimi di cinema bis.
Dopo l'interessante Passi di danza su una lama di rasoi (1973), Pradeaux ci riprova con uno strano giallo in commistione con la commedia pecoreccia benché da ridere ci sia ben poco, dato che la comicità proposta dà nuovi significati al termine pietoso. In mancanza di una trama forte e di una sceneggiatura degna, ci si limita al ripescaggio di stilemi argentiani, ad ammiccamenti al giallo agatachristieano per il treno, e alla sortita verso il Bava di Sei donne per l’assassino (1964) circa l’ambiente della moda. Soprattutto, si puntano troppe fiches su sesso e comicità. Suggestioni saffiche per qualche starlette sconosciuta che mostra tette poco gagliarde alle quali risponde per assonanza la demenza di Ingrid interpretata dalla greca Krouska. Tutte le gag consistono nello scambio di battute fra il protagonista Luciano e l’amante Ingrid che non capisce nulla e non ne combina mai una giusta; un vero spasso se il vostro mito è Martufello. A latere di una serie di situazioni da commediaola, una storia di spaccio di droga che accarezza il poliziottesco con un incipit che vede un interessante omicidio nello scompartimento del treno. Il resto si riduce a Manzella che cerca l'aiuto di un rigattiere pregiudicato, riducendo l’interessante location di Atene ad un brutto quartiere di casa nostra. Da segnalare la presenza Robert Webber nei panni dell’ispettore, attorone che passò con nonchalance da questa palude a ottime produzioni firmate Blake Edwards (S.O.B., 1981) e Martin Ritt (Pazza, 1987). Meno entusiasmo per Leonardo Manzella, qui più cool con lo pseudonimo Leonard Mann, il quale si rifarà vivo in Inferno in diretta (1985). Interessanti le musiche di Riz Ortolani. Temibile il finale ultra trash con il protagonista che manda affanculo Baffetta. E' brutto pure a scriverlo. Pollice verso.
TRIVIA
⟡ Nessun dato, per ora.
Regista:
Maurizio Pradeaux
Durata, fotografia
94', colore
Paese:
Italia, Grecia
1977
Scritto da Exxagon nell'anno 2012; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
