Perimetro di paura
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Voto:
Marnie (Famke Janssen) è agli arresti domiciliari poiché ha ucciso l'abusante marito poliziotto per legittima difesa ed è obbligata a indossare una cavigliera che segnala alla polizia ogni suo allontanamento dal salotto di casa che superi i 100 piedi (30 metri), cosa molto limitante, soprattutto se la casa è infestata dal fantasma del marito in cerca di vendetta.
LA RECE
Rivisitazione post-moderna della gothic heroine: vittima di abusi domestici condannata agli arresti domiciliari. Potenzialità molto buone, con anche l'idea, per la donna, di prigionia e liberazione. Però, tutto questo viene svolto con scarso approfondimento, ivi compreso il tema del ritorno del represso. Comunque, di intrattenimento.
L’ex sceneggiatore e soggettista di the Hitcher - la lunga strada della paura (1986) dirige con mestiere uno dei pochi lungometraggi per i quali si è seduto sullo scanno del capitano, raccontando il dramma paranormale di una donna che, fatti i conti per una vita con un marito stronzo, deve vedersela con questo anche dopo che la morte avrebbe dovuto dire la parola fine alle molestie. Girato per intero in una casa, anche se non isolata e diroccata come vorrebbe la tradizione delle ghost story, 100 Feet recupera, però, certi goticismi nella rappresentazione della protagonista che s'aggira per i corridoi in sottoveste e candelabro alla mano con un rimando hitchcockiano a partire dal nome: Marnie. Diversi i momenti inquietanti, la maggioranza dei quali non del tutto prevedibili, anche se, come ovvio, in una casa infestata, ogni angolo è buono per nasconderci uno spavento. Il fantasma di Mickey appare troppo presto, tagliando le gambe al pathos e, nella sequenza più violenta con la gengivata sul marmo stile Profondo rosso (1975), ha tutto il fascino che la postproduzione può donare. L'impianto fondamentalmente mainstream, che rende Perimetro di paura buono per la platea più ampia, si svela soprattutto in un finalone con fuoco, fiamme ed esplosione catartica. La bellezza e la professionalità della Janssen, tornata all’horror dopo anni (Deep rising – presenze dal profondo, 1998), reggono il baraccone che, però, non si premura troppo di studiare la faccenda come metafora del senso di colpa o altro, offrendo solo del sano intrattenimento dimenticabile.
TRIVIA
Eric Joseph “Red” Durdaller (1961) dixit: “Una bambina che si fa male nelle parti intime con un crocifisso, che ci infila la faccia di sua madre e che poi gira la testa di 180 gradi è, senza dubbio, il pezzo di cinema horror più trasgressivo e terrorizzante. Che la sequenza de l’Esorcista sia stata messa in scena in pieno giorno non ha fatto altro che aggiungere orrore, così come l'incredibile lavoro sonoro subliminale. Questo capolavoro ineguagliabile rimane di grande influenza sul mio lavoro, e ogni volta cerco di raggiungere quella medesima sintesi di senso di realtà e sospensione dell'incredulità” (IMDb.com).
⟡ Mentre le esterne del film vennero girate a New York City, le scene nell’appartamento furono realizzate a Budapest.
Titolo originale
100 Feet
Regista:
Eric Red
Durata, fotografia
108', colore
Paese:
USA
2008
Scritto da Exxagon nell'anno 2012; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
