Phantasm IV: Oblivion
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Voto:
Mike (Michael Baldwin) è nella Valle della Morte impegnato in una battaglia mentale contro il Tall Man (Angus Scrimm), aiutato dallo spirito di suo fratello Jody (Bill Thornbury). Reggie (Reggie Bannister), invece, se la vede con gli zombi creati dal Tall Man e compie anche un balzo temporale nel XIX secolo dove incontra il Tall Man prima che divenisse tale.
LA RECE
Coscarelli torna a lavorare con pochi soldi e riesce ancora, pur con diversi inciampi e cannibalizzando il suo stesso lavoro, a dare vita ad un universo frammentato, parallelo, altro e decisamente bizzarro.
Da un'idea di Roger Avary, la penna dietro Pulp fiction (1994) e futuro regista di Silent Hill (2006), il quale aveva preparato lo script di "Phantasm 1999 d.C." che, però, avrebbe necessitato di 10 milioni di dollari per essere tradotto in film. Don Coscarelli, tuttavia, così aveva in tasca solo 650.000 dollari; quindi, preparò uno script intitolato "Phantasm's End" inteso come il prequel dell'idea di Avary che non troverà mai realizzazione. Coscarelli disegna un mondo apocalittico con qualche suggestione proveniente da Guerre stellari (1977) priva, tuttavia, di quel senso di coralità tipico di una saga epica, oltre a un sacco di altre cose quali attori di spessore e dialoghi validi. Senza una linearità narrativa non resta che farsi rapire dalla visione metafisica. Il film rappresenta anche l'occasione di recuperare dei girati del 1979 non inseriti nel primo film che, qui, funzionano come flashback di cose che non si erano ancora viste, finendo per realizzare un lavoro che simultaneamente completa e riconfigura retroattivamente i capitoli precedenti. L'aspetto più affascinante del film rimane la sua struttura circolare: la rivelazione che l'Uomo Alto e Mike sono legati in un ciclo temporale paradossale rappresenta l'archetipo dell'eroe e del villain come manifestazioni di un'unica entità sdoppiata attraverso fratture temporali. Come al solito, si dà atto a Coscarelli di essere riuscito a realizzare un film interessante con pochi soldi a disposizione, un talento del regista che già dimostrò nel ‘79 realizzando, a 20 anni, Fantasmi con soli 300.000 dollari. Comunque, sconsigliato a coloro che non abbiano almeno dato un’occhiata al primo e al terzo film. Seguirà, quasi venti anni dopo, Phantasm: ravager (2016).
TRIVIA
⟡ La scena più complessa da girare riguardava una ripresa del Wilshire Boulevard deserto, una strada di Los Angeles enorme e, di norma, affollatissima. Coscarelli non aveva la possibilità di farla chiudere, quindi si attrezzò all'alba del Giorno del Ringraziamento insieme a Baldwin e a Scrimm. Senza alcun permesso, i tre iniziarono le riprese nel viale deserto prima che comparisse qualcuno; riuscirono a lavorare per soli 10 minuti prima che la città cominciasse a vivere, ma quei pochi minuti bastarono.
⟡ Il nano che si prende il colpo d’arma da fuoco in faccia sparato da Reggie venne interpretato da Wendy Coscarelli, la giovane figlia del regista.
⟡ Il pugnale usato nel film è esattamente lo stesso usato per il film del 1979.
⟡ Fred Myrow, il compositore del tema musicale di questo e degli altri film della saga, morì poco dopo l’uscita di Phantasm IV: oblivion.
Titolo originale
Id.
Regista:
Don Coscarelli
Durata, fotografia
90', colore
Paese:
Canada
1998
Scritto da Exxagon nell'anno 2006; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
