la Piccola bottega degli orrori
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Voto:
Seymor Krelborn (Rick Moranis) lavora come commesso in un piccolo negozio di fiori e piante, e si scervella per trovare una soluzione che possa portare soldi e fama. Nel quartiere cinese compra una piantina e le dà il nome della donna che ama, Audrey (Ellen Green), un’altra commessa del negozio di fiori maltrattata dal suo partner Orin Scrivello (Steve Martin), dentista sadico. Inizialmente, la piantina porta molta fortuna al negozio ma presto Seymor capisce che la pianta, per crescere, ha bisogno di carne umana.
LA RECE
Migrato dal cinema B, al teatro e poi ancora al cinema, però, di serie A. Oz ne fa, dichiaratamente, una favola morale sull'avidità americana mascherata da commedia musicale: la pianta è dominata da una fame insaziabile che può essere soddisfatta solo attraverso un ciclo di consumo e crescita perpetua.
Remake del musical che Alan Menken e Howard Ashman portarono a Broadway nel 1982 ispirandosi all’omonimo prodotto Hammer realizzato da Roger Corman nel 1960. Nel 1986 si arrivò a questo prodotto che vide impegnata una bella schiera di attori e molti più soldi. Poiché di musical si tratta, è bene prepararsi al fatto che qui si canta, non poco, e molto dello humor è lasciato ai pezzi canori e ai relativi testi. Perfettamente in parte Moranis che veste il ruolo della vita, che poi è quello dell’imbranato (Balle spaziali, 1987; i Flinstones, 1994; Ghostbusters I & II, 1984 e 1989), e non meno simpatica la Greene con una vocina assurda in un ruolo insolito rispetto al suo curriculum (Talk Radio, 1988; Leon, 1994; Killer: diario di un assassino, 1995). Svetta, però, Steve Martin in un ruolo che eclissa persino la pianta carnivora. Il dentista Orin Scrivello è un sadico che veste giubbotti di pelle e picchia la sua ragazza, interpretato da Martin con la sua consueta verve; secondo la psicoanalista femminista Barbara Creed, Scrivello sarebbe: "una caricatura amplificata della mascolinità tossica americana, dove sadismo, narcisismo e dipendenza chimica convergono in una figura simultaneamente comica e perturbante." È ovvio che, con un cast simile, con il cantato e tutto il resto, l'intento dei produttori non era far paura (oltretutto, il finale è edulcorato rispetto all'originale) anche se si propone qualche momento sinistro come quello che vede Seymor fare a pezzi un corpo per poi darlo in pasto alla famelica pianta; scena off-screen suggerita dalle ombre proiettate sul muro. Spassosa la pianta che canta "Feed me", nutrimi, con la voce del cantante R&B Levi Stubbs. La vivacità della sceneggiatura, della messa in scena e di un mood fra familiarità e straniamento premiano questo musical anche agli occhi e alle orecchie di coloro, non pochi, che mal sopportano il genere canterino.
TRIVIA
Frank Richard “Oz” Oznowicz (1944) dixit: “Non sto facendo arte, penso che sia troppo altisonante. Sto solo facendo del mio meglio. Qualcun’altro potrà dire se si tratta di arte o meno. Nel frattempo, voglio solo che tutti si divertano” (IMDb.com).
⟡ Nella scritta al neon "Chooz" lampeggiano le lettere "OZ", il cognome del regista.
⟡ Gli strani aggeggi dentistici che usa Orin Scrivello sono apparsi in altri film della Warner Bross, ad esempio come strumenti ginecologici per donne mutanti in Inseparabili (1988) di Cronenberg, e come giocattoli chirurgici di Joker in Batman (1989).
⟡ Il finale originale – con Seymour ed Audrey divorati dalla pianta e una apocalittica invasione di Audrey II – fu abbandonato dopo le proiezioni di prova in favore di un più convenzionale lieto fine.
⟡ Le scene nelle quali le due più larghe Audrey II stanno "recitando" con gli attori sono state filmate ad una velocità più bassa. La prima a 16 fotogrammi al secondo, poi a 12 fotogrammi al secondo per il numero finale. Significa che gli attori dovevano muoversi e sincronizzare i movimenti delle labbra al rallenty.
⟡ Le parole dette da Bill Murray, il paziente masochista, furono improvvisate dall’attore. Nell’originale del ’60, il ruolo di Murray era andato a Jack Nicholson.
⟡ I tecnici che idearono e mossero Audrey II erano veterani del gruppo di Jim Henson, quello dei Muppets. Uno degli operatori era Brian Henson, figlio di Jim.
⟡ Frank Oz compare nel ruolo di un rappresentante che prova a far firmare un contratto a Seymour.
⟡ Le prime righe della canzone finale "Don't feed the plants" sono un omaggio alla narrazione conclusiva fatta da Chriswell nel film Plan 9 from outer space (1958).
⟡ Tutti ricordano con simpatia Rick Moranis (1953) per i suoi lavori degli anni ’80. L’attore dovette interrompere la propria carriera a causa della morte della moglie avvenuta nel 1991 per cancro al seno. Nel 1997, per seguire i suoi due figli, Moranis decise di prendersi un periodo sabatico da Hollywood che, poi, divenne un ritiro definitivo dal lavoro di attore. Attualmente, Rick presta occasionalmente la voce al doppiaggio.
Titolo originale
Little Shop Of Horrors
Regista:
Frank Oz
Durata, fotografia
94', colore
Paese:
USA
1986
Scritto da Exxagon nell'anno 2012; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
