Possession

-

Voto:

L'agente segreto Marc (Sam Neill) torna a casa per sentirsi dire dalla moglie Anna (Isabelle Adjani) che lo lascia per un altro uomo, Heinrich (Heinz Bennent). La separazione fa crollare psicologicamente i due. Marc entra in contatto con Helen, la maestra del figlio, la quale somiglia in tutto e per tutto ad Anna. La donna, intanto, elimina alcuni uomini e partorisce una strana creatura. Marc assolda due investigatori per scoprire che Heinrich è una creatura tentacolare.

LA RECE

Body horror per esplorare il crollo psicologico di un matrimonio. Il mostro tentacolare, creato dal nostro mitico Carlo Rambaldi, diventa la manifestazione fisica dell'incomprensibilità dell'altro e del precipitare nell'ideale.

Film nato da una palude di frustrazione che Zulawski stava vivendo, sia a causa del naufragio dell’ambizioso progetto fantascientifico Na srebrnym globie boicottato dal governo polacco, sia per l’emotività scottata dall’infelice matrimonio con Malgorzata Braunek, ben prima della sua nota relazione con Sophie Marceau; tanto per dire che, alla fine, non bisogna mai buttarsi giù troppo. Per Possession, horror non in senso stretto, Zulawski usa un registro simbolico fin dal primo fotogramma che ritrae il Muro di Berlino come simbolo di ogni divisione. Qui, però, non si tratta delle divisioni politiche ma della divisione della famiglia e dei suoi protagonisti, genitori e figli. Possession è questo dramma, ed è anche il dramma degli ideali relazionali disattesi o della pericolosità di questi ultimi. Il curioso essere tentacolare amante della Adjani, altro non è se non il partner ideale che Anna vorrebbe ma è pure incarnazione dei sensi di colpa che nascono dal desiderare una migliore realizzazione personale, affettiva e sessuale; l'essere tentacolare evolverà fino a compiere una perfetta mimesi dell'ex marito. La medesima cosa vale per la moglie idealizzata da Marc, Helen, un doppelgänger che somiglia ad Anna. Al termine, il dramma coniugale si estenderà al figlio: i due mostri, riuniti a formare una famiglia ideale ma disfunzionale, sono temuti dal piccolo Bob che chiede ad Helen di non aprire la porta al clone del padre; il bambino sceglierà una soluzione estrema piuttosto di cedere alla nuova famiglia “perfetta". Il modo in cui Zulawski sceglie di raccontare tutto ciò, a parte l'allegoria generale, è tramite isterici movimenti di camera, recitazione nervosissime e una struttura narrativa non sempre lineare. La durata del film e la sua natura artistica non fanno di Possession un film per tutti ma chi avesse la curiosità di vederlo non può non rimanere colpito dall'interpretazione e dalla bellezza della Adjani, la quale, premiata con la Palma d'Oro a Cannes per il ruolo, affermerà, in seguito, che le ci vollero anni per uscire da quel personaggio e che non avrebbe mai più interpretato qualcosa di simile. Di diverso avviso Sam Neill, il quale sembra che ritenga la sua performance in questo film la migliore nella sua intera carriera. Le surreali rappresentazioni di Zulawski paiono abitare lo stesso territorio di Polanski (Repulsion, 1965) e Cronenberg (Brood - la covata malefica, 1979), il suo approccio, però, è molto più distruttivo, nichilista ed esagitato; soprattutto quet'ultima cosa, a volte in modo irritante. Per quanto bizzarro, Possession rimane sufficientemente coerente e comprensibile con buone dosi di scene forti e di validi momenti di girato e recitato, tali da fare della pellicola un cult d'essai e, contemporaneamente, un pezzo quasi exploitation di quelli che piacciono molto agli eurofan d'oltreoceano. Da riscoprire. Rifatto in via non ufficiale dal regista Amat Escalante col titolo la Región salvaje (2016).

TRIVIA

Andrzej Zulawski (1940-2016) dixit: “L'unica cosa che non posso sopportare nel cinema è la noia, questa terribile noia che assale i film europei, e questi terribili festival. Vai a Cannes e morirai” (IMDb.com).

⟡ Benché coprodotto dalla tedesca Soma Film Produktion e girato a Berlino, il film non è mai stato distribuito in Germania.

⟡ La distribuzione americana promosse il film dando agli spettatori nei cinema dei sacchetti per il vomito.

⟡ In UK, il film finì nella lista dei video nasties e fu bandito.

Titolo originale

Id.

Regista:

Andrzej Zulawski

Durata, fotografia

118', colore

Paese:

Germania, Francia

Anno

1981

Scritto da Exxagon nell'anno 2012; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

Amazon prime banner, exxagon per Prime video