Psycho

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Voto:

Marion Crane (Anne Heche) ruba sul posto di lavoro la bellezza di 400.000 dollari e scappa dalla città senza aver pianificato nulla ma con la sola intenzione di raggiungere il suo amato Sam Loomis (Viggo Mortensen). Dopo aver guidato tutta la notte, Marion si ferma a riposare in un motel il cui gestore è un giovanotto un po' strano ma di buone maniere, Norman Bates (Vince Vaughn). Sulle tracce di Marion si metteranno l'investigatore privato Milton Arbogast (William H. Macy) e Lila (Julianne Moore), sorella di Marion. La bella ladra ha già trovato la morte nel Bates Motel accoltellata sotto la doccia da quella che sembra essere una vecchia signora.

LA RECE

Van Sant realizza un facsimile del lavoro di Hitchcock con alcune variazioni modernizzanti. Visione consigliata solo a chi ha già visto, e ben conosce, il lavoro del 1960.

Gus Van Sant (Will Hunting: genio ribelle, 1997; Scoprendo Forrester, 2000; Elephant; 2003), mosso da grande ammirazione per il lavoro di Hitchcock e da un malsano istinto masochistico, si alzò una bella mattina e decise di realizzare il remake di uno dei più grandi capolavori dell'horror e del cinema tutto, Psyco (1960). Il film passò un po' sotto silenzio ma non ricevette critiche feroci come ci si sarebbe attesi da una pellicola che osava ri-toccare il mito. In effetti, Psycho non è esattamente un remake ma un facsimile dell'opera di Hitchcock che ripropone, inquadratura per inquadratura, il film del 1960; in ciò, il film si salva dalla critica poiché evita riletture blasfeme dell'opera hitchcockiana e segue pedissequamente il terreno tracciato. Il lavoro di Van Sant, quindi, risulta essere un simpatico diversivo se ricordate a menadito l'antecedente. La differenza più macroscopica è certamente l'uso del colore che aggiunge tono alle scene violente ma che, in parte, elimina una certa profondità drammatica e misteriosa che il bianco e nero sottolineava meglio. Da segnalare, inoltre, che la scena è portata al 1998 e, perciò, ogni cosa è stata aggiornata ai nostri giorni. Discutibile, d’altra parte, la scelta degli attori: il volto più affilato e furbetto della Heche perde nel confronto con Janet Leigh ma, soprattutto, Vince Vaughn nei panni di Norman non ha quella fisicità asciutta, gentile ma sinistra di Perkins; Vaughn, pur avendo dimostrato un notevole potenziale drammatico, è caratterizzato da una fisicità virile che meglio si presta a pellicole ruvide e vigorose quali Cell block 99: nessuno può fermarmi (2017). Il regista aggiunge qualche elemento sessuale rispetto al film del 1960 (il seno della Heche, e Vaughn che si masturba mentre spia la donna; quest'ultima scena verosimile ma gratuita) e non rinuncia all'inserimento di brevissime sequenze bizzarre di nessun significato che sono poste in corrispondenza delle scene di omicidio come se fossero una firma d'originalità. Notevole la prima sequenza di fly-by sulla città fino all'entrata in camera della cinepresa senza soluzione di continuità, una scena che lo stesso Hitchcock avrebbe voluto realizzare ma che dovette evitare per i limiti dei mezzi tecnici dell'epoca. Lo score musicale è sempre quello di Herrmann, con piccole variazioni. Per il resto, Psycho di Van Sant rimane un esercizio di stile diretto a coloro che già conoscono l'opera di Hitchcock, e non si pone come alternativa alla visione per coloro che, Dio li perdoni, non abbiano visto il film del ‘60.

TRIVIA

Gus Van Sant (1952) dixit: “Non si può copiare un film. Il modo in cui tengo in mano una cinepresa è diverso da come la tiene Irving Penn. Anche se è nello stesso posto, assumerà magicamente il suo stile. Il che faceva parte dell'esperimento. Il nostro Psycho ha dimostrato che non ci si può davvero appropriare di un film. Oppure puoi appropriartene ma non sarà la stessa cosa” (IMDb.com).

⟡ Anne Heche è deceduta all'età di 53 anni nell'agosto 2022 in seguito a un tragico incidente automobilistico a Los Angeles. L'11 agosto 2022, Heche si schiantò con la sua Mini Cooper contro una residenza nel quartiere di Mar Vista. L'impatto provocò un incendio devastante che danneggiò gravemente l'abitazione e intrappolò l'attrice nell'auto in fiamme. I vigili del fuoco impiegarono oltre un'ora per estrarre Heche dal veicolo e domare l'incendio. Le indagini successive rivelarono che Heche aveva guidato a velocità elevata attraverso zone residenziali prima dello schianto. Poco prima dell'incidente fatale, era stata coinvolta in un altro incidente minore, allontanandosi dalla scena. Trasportata d'urgenza al Grossman Burn Center presso il West Hills Hospital, l'attrice entrò in coma in condizioni critiche. I medici diagnosticarono una grave lesione cerebrale anossica (mancanza di ossigeno al cervello) e ustioni estese. Il 14 agosto 2022, la famiglia di Heche prese la dolorosa decisione di staccare il supporto vitale dopo che l'attrice era stata dichiarata cerebralmente morta. Nel corso della sua carriera, Heche aveva parlato apertamente delle sue lotte personali con la salute mentale e dei traumi infantili (abusi sessuali da parte del padre tuttavia disconfermati dalla famiglia, sorelle comprese), temi che aveva esplorato nella sua autobiografia "Call Me Crazy" del 2001.

⟡ Quando Anne Heche si sta avvicinando al concessionario di macchine sorpassa un bus che pubblicizza il film Sei giorni sette notti (1998) in cui l'attrice ha lavorato con Harrison Ford.

⟡ Viggo Mortensen lavorò in un altro remake di un film di Hitchcock quell'anno, Delitto perfetto. In entrambi i film faceva l'amante della protagonista, iniziava a letto con lei ed era coinvolto in un crimine per la medesima somma di denaro: 400.000 dollari. Rispetto a questa cifra, nel film del ’60 si trattava di un importo esattamente dieci volte inferiore.

⟡ Durante la lavorazione, Gus Van Sant si portava dietro un lettore DVD con il film originale del 1960 per ripassarsi la lezione. Quando notava un errore (tipo una porta aperta senza chiave), Van Sant decideva di riproporre il medesimo errore nel suo film.

⟡ Probabilmente è un errore voluto ma quando Marion sottrae 4.036 dollari dai 400.000, il suo risultato dà 395.963.

⟡ Si dice che il coltello del film fosse di proprietà del regista John Woo.

⟡ Il regista Van Sant si è ritagliato un cammeo identico a quello che si prese Hitchcock: fuori dall'ufficio dove lavora Marion, è l'uomo che parla con un’altra persona.

⟡ I soldi che ruba Marion sono in banconote da 1000 dollari. La Federal Reserve ha smesso di distribuire pezzi da 500, 1000, 5000 e 10.000 nel 1969. Benché siano banconote legali, quei tagli sono stati ritirati e distrutti; perciò, chi li possedesse avrebbe in mano banconote che valgono molto di più del loro valore nominale.

⟡ La casa e il motel sono stati costruiti direttamente di fronte al set originale. Il motel è pressoché identico, mentre la casa è diversa. Alla fine delle riprese, la casa di questo film è stata messa al fianco dell'originale e ora sono visitabili in uno dei giri turistici offerti dalla Universal.

⟡ Il segnale del Bates Motel recita "Newly Renovated" (Recentemente rinnovato).

⟡ Nella scena finale si vede che al viso di Vince Vaughn viene sovrapposto un teschio, proprio come accadeva nel film del 1960. Anzi, lo scheletro sovrapposto è proprio lo stesso usato nel film di Hitchcock.

⟡ La ripresa iniziale entra in una finestra del Westward Ho Hotel che si trova a nord di Phoenix.

⟡ La targa della seconda macchina di Marion è la stessa dell'originale: NFB 418.

⟡ Lo score musicale originale di Bernard Herrmann fu adattato da Danny Elfman e Steve Bartek; i due usarono microfoni d'epoca per le registrazioni.

⟡ I bottoni del vestito di Marion sono dello stesso tipo di quelli della tendina della doccia.

⟡ Nella scena in cui Anne Heche viene accoltellata, il sangue sulle piastrelle della doccia, il coltello e le ferite della donna furono tutti aggiunti digitalmente.

Titolo originale

Id.

Regista:

Gus Van Sant

Durata, fotografia

103', colore

Paese:

USA

Anno

1998

Scritto da Exxagon nell'anno 2005 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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