Reptilicus - il Mostro distruggitore

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Voto:

Da alcuni scavi effettuati in Lapponia, emerge la coda di un animale preistorico. Il ritrovamento viene portato in Danimarca ma quando uno scienziato, per errore, scongela la coda, questa inizia a rigenerarsi. Il resto lo fa una scarica elettrica, e il Reptilicus, un enorme drago sputa acido, scappa dal laboratorio e mette a soqquadro Copenaghen e dintorni. Gli USA preparano le armi.

LA RECE

Ma chi l'ha detto che per fare un film di mostri serve Hollywood? La Danimarca, con questo monster-movie cult del brutto. Esperienza cinematografica da vivere possibilmente in compagnia innaffiando con idromele vichingo.

Per ora, primo e unico monster-movie danese. Non il massimo dell'originalità, dal momento che il film presenta diverse similitudini con il Risveglio del dinosauro (1953), non ultimo il razzo sparato in bocca al drago come soluzione a tutti i problemi. Reptilicus è, con tutta probabilità, uno degli esseri preistorici più scarsi mai apparso su pellicola: goffo nei movimenti, rigido come fosse mosso da tubi di ferro e ridicolmente variabile nelle dimensioni. Per non parlare della sua arma segreta: un rigurgito acido che colpisce la telecamera colorando l'inquadratura di un verde pisello o fluorescente, a piacere. Tutti gli effetti speciali vanno dallo scarso al gravemente pietoso ma, evidentemente, poco contava per la ridente nazione danese che produceva un film-pretesto per pubblicizzare le proprie potenzialità turistiche. Il clou di Reptilicus, non per nulla, è una coloratissima carrellata d'immagini da proloco dei bei luoghi che potreste vedere andandovi a fare una vacanzina in Danimarca. Bei luoghi e tante belle donne, ovviamente, e la cinepresa non manca di esplicitarlo. La carrellata è accompagnata da un piacevole pezzo lounge cantato da Birthe Wilke, "Tivoli Nights", dove Tivoli sta per il noto parco di Copenaghen. Tutto molto interessante, ma il film? Reptilicus è quello che è: scienziati che si interrogano, militari che si agitano, lanciafiamme, incrociatori, mine di profondità, panico per la strada con gente che corre… e ride, come quelli all'uscita del cinema in Fluido mortale (1958). Nel marasma più totale e nell'inconsistenza di attori e qualità tecniche, l'amante del cinema di serie-B e Z può sperimentare qualche masochistico diletto. E dire che, per questo film, le due produzioni americane e danesi litigarono perché gli attori europei, che avevano imparato le battute in inglese, vennero ridoppiati nella versione export per il mercato americano in quanto, in USA, il loro accento risultava ridicolo. Incidenti diplomatici di serie-B. Io, a sangue freddo come un rettile, casso e ve ne sconsiglio la visione, ma per molti è già cult.

TRIVIA

Poul Bang (1905-1967) dixit: “Avevo una formazione da tecnico radiofonico e, ai miei tempi, ho iniziato nel reparto di vendita all'ingrosso della Bang & Olufsen a Copenhagen, attività che ho spinto con buoni risultati. […] Me ne sono andato quando mio fratello che lavorava alla Bang & Olufsen mi ha telefonato e mi ha chiesto di andare ad Aarhus per fare da consulente tecnico audio per le riprese della Fotorama Film alla quale la B&O forniva l'attrezzatura tecnica audio. Era il 1932. Nessuno di noi esperti in ambito audio era coinvolto nelle riprese dei film. Non avevamo idea di quello che stavamo facendo” (Pedersen, 2010).

⟡ Il film è stato girato a Copenaghen mentre alcuni esterne sono stati girate in Georgia (USA).

⟡ Nella versione americana furono cancellate alcune scene: si trattava di parti che vedevano il mostro in volo. Vennero cancellate perché ritenute troppo brutte.

⟡ Negli anni ’60, i diritti del film vennero venduti alla Monarch Books che rese il mostro Reptilicus protagonista di un racconto pornografico.

⟡ Sidney Pink, il soggettista Ib Melchior e alcuni attori di questo film compaiono anche nel fantascientifico Viaggio al settimo pianeta (1962), altro prodotto danese-americano.

⟡ Sequenze di questo film vengono mostrate in una puntata del cartone animato South Park, episodio #704.

Titolo originale

Reptilicus

Regista:

Poul Bang, Sidney W. Pink

Durata, fotografia

92', colore

Paese:

USA, Danimarca

Anno

1962

Scritto da Exxagon nell'anno 2008 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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