la Setta dei dannati
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Voto:
Il prete newyorkese Alex (Heath Ledger), dopo aver sentito che il capo del suo ordine è morto, parte per Roma. Indagando sulla morte del confratello, Alex entra in contatto con Willian Eden (Benno Furmann), meglio noto come il "divoratore di peccati", che garantisce la salvezza eterna ai peccatori più incalliti ma abbastanza danarosi per permettersi, in punto di morte, un arcano rituale.
LA RECE
Film che presenta presenta elementi tipici dell'horror religioso, mescolando il soprannaturale con il mistero, ma anche del giallo investigativo. Affossato, però, dal pubblico e dalla critica che lo ritenne troppo verboso e statico. Buone intenzioni narrative ma l'operazione non può ricevere l'assoluzione.
Flop spaventoso, in parte immeritato, per questo poco noto rimaneggiamento di un prodotto televisivo (the Sin eater, 1997) in cui si raccontava di una tradizione religiosa inglese che vedeva protagonista un Sin Eater, cioè un uomo deputato a compiere un pasto sopra la bara di un defunto, consumando metaforicamente i peccati di quello per agevolargli il passaggio in paradiso. In the Order si calca un po' la mano sull'horror rispetto alla tradizione ma il concetto, abbastanza interessante, rimane il medesimo: qualcuno che, con un rituale particolare, si mangi i peccati di chi si comporta male tutta la vita e, sul letto di morte, si penta con strategica prontezza, avendo, peraltro, i soldi per pagare i servigi del Mangia peccati: il peccato che esce dal corpo del morituro avrà l'aspetto di un polpo o di una seppia con lunghi tentacoli. Decisamente bizzarro. Da progetto, il film sarebbe dovuto uscire nelle sale il 17 gennaio 2002 ma il debutto fu rimandato poiché, al test screening, gli effetti speciali del peccato poliposo risultavano involontariamente comici: le creature somigliavano davvero troppo a delle seppie. La Setta dei dannati va in coda all'onda di pellicole anti-cattoliche di fine XX secolo che ha dato vita a film quali Stigmate (1999) e al prequel l'Esorcista: la genesi (2000). Il film di Helgeland recupera in piccolo l'atmosfera di questi lavori presentando la solita Chiesa trafficona con apparati di controllo più occulti di quelli dell'ex KGB. Il film ha i suoi momenti, le sue atmosfere oscure, un buon risultato in ambito fotografico e, quindi, tecnicamente non è peggio di altri film che hanno avuto ben altro successo. Immeritato, quindi, un così marcato insuccesso. Tuttavia, Helgeland, che vinse l'Oscar come sceneggiatore per L.A. Confidential (1997) e fece bella figura con la sceneggiatura di Mystic river (2003), qui vuole fare tutto e finisce per pasticciare anche in scrittura con un racconto che ambisce all'empireo delle riflessioni filosofiche ma poi non si alza da terra. La scrittura del film è debole, il divenire degli eventi è lento ed è scarsa la tensione sessuale fra il protagonista e il personaggio interpretato da Shannyn Sossamon. Nessun attore fa la differenza, neanche il compianto Ledger (1979-2008). Da segnalare il cammeo di Rosalinda Celentano che inizia a bazzicare il genere cattolico-occulto per poi vestire, l'anno dopo, i panni di Satana ne la Passione di Cristo (2004). Voto: 5 ma per qualcun'altro anche meno.
TRIVIA
Brian Thomas Helgeland (1961) dixit: "Una volta che l'idea per un film o su un personaggio si è strutturata nella mia testa e posso iniziare a scrivere, chiudo tutti gli aspetti della mia vita e mi concentro sulla sceneggiatura. Ci metto due settimane, tre, senza nemmeno uscire di casa. Una volta, il luogo più lontano verso il quale mi sono spinto in 56 giorni è stata la casella della posta; non vado neanche al negozio di alimentari o altro" (gointothestory.blcklst.com ).
⟡ Il film, girato a Caserta, Cinecittà e Napoli, è costato circa 38 milioni di dollari e ne ha incassati in tutto il mondo solo 11,5.
⟡ Vincent Cassel era stato ingaggiato per il ruolo di William Eden ma lasciò il set in conseguenza a "divergenze artistiche" con la produzione.
⟡ Ledger, la Sossamon e Mark Addy, qui nei panni di Thomas Garrett, erano apparsi insieme precedentemente ne il Destino di un cavaliere (2001) altro film di Helgeland.
Titolo originale
The Order
Regista:
Brian Helgeland
Durata, fotografia
102', colore
Paese:
USA, Germania
2003
Scritto da Exxagon nell'anno 2010 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
