Shrew's nest

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Voto:

Brillante esordio al lungometraggio per Andrés e Roel sotto l'egida di Alex de la Iglesia (il Giorno della bestia, 1995). Nella Spagna degli anni '50, la religiosissima ed agorafobica Montse (Macarena Gomez) vede diventare sua sorella minore (Nadia de Santiago) sempre più grande. Nell'appartamento nel quale le due vivono sole dopo la perdita dei genitori, ci finisce, ferito, Carlos (Hugo Silva), sfuggito al suo matrimonio, e il folle innamoramento di Montse non sarà un felice esito. Felice, invece, è il connubio che in Musarañas si ha di dramma familiare, tensione tipica del thriller e decisi elementi horror nel finale. In realtà, il vero orrore è quello patito dalla giovane Montse, una sentitissima Gomez, i cui esiti ricalcano un po' le dinamiche viste in Misery non deve morire (1990), fra kammerspiel e segregazione. La psicologia delle due protagoniste è il vero nucleo della faccenda, con tanto di colpo di scena finale, tuttavia intuibile parecchio prima. La chiusa, invece, è quella ciliegina sulla torta che rende Musarañas piacevolmente e dolorosamente circolare. Il tutto, abitato in una Spagna in cui la religione è sinistro manto sociale che tutto copre, nasconde e nevrotizza in una casa che richiama il mood gotico. Sempre spaventosamente bravo Luis Tosar (Bed time, 2011). Basso budget, alta qualità.


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Titolo originale

Musarañas

Regista:

Juanfer Andrés, Esteban Roel

Durata, fotografia

91', colore

Paese:

Spagna, Francia

Anno

2014

Scritto da Exxagon nell'anno 2018; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0