la Terra silenziosa
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Voto:
Lo scienziato Zac Hobson (Bruno Lawrence) si sveglia una mattina per scoprire di essere rimasto solo sul pianeta Terra, o così sembra. Il progetto internazionale Flashlight voleva trarre energia dalla rete magnetica del pianeta e, invece, ha finito per destabilizzarne la struttura atomica. Dopo un iniziale momento di delirio, Zac trova il suo equilibrio e, inaspettatamente, anche l’amore, poiché incontra un’altra sopravvissuta, Joanne (Alison Routledge). La coppia, perfetta nella sua solitudine, viene messa in crisi all’apparire di un terzo soggetto, Api (Peter Smith).
LA RECE
Un'apocalisse fantascientifica che trasforma L'Ultimo uomo della Terra in triangolo amoroso tra sopravvissuti, dove la solitudine cosmica si scontra con il melodramma terrestre in una Nuova Zelanda svuotata dall'umanità. Murphy orchestra un delirio esistenziale con potenzialità ma anche debolezze in diversi settori del progetto. Però, curioso. Uno sguardo buttatecelo.
Film strano, e sfortunatamente solo quello, che recupero oggi, non senza difficoltà, dopo averne interrotto la visione nel 2000 poiché la partner del tempo, spettatrice al mio fianco, si sentiva sgradevolmente straniata dalle alienanti vicende vissute dallo scienziato Zac. Io, colpito dai primi minuti in cui si vede vagare il protagonista per una città in cui gli abitanti sono misteriosamente svaniti, insistevo nel dire che quella pellicola, della quale non sapevo il nome, avesse delle potenzialità. Be', certo più di quella relazione. Ad ogni modo, completatane la visione anni dopo, posso dire che la pellicola possiede delle potenzialità, però, sciupate e diluite. Il regista dietro questo misconosciuto lavoro ispirato all’omonimo romanzo di Harrison Craig, è Geoff Murphy, notissimo, almeno in patria, per Goodbye Pork Pie (1981), pezzo di action anarchica. A dispetto delle attuali critiche circolanti, dalle quali si evince che la Terra silenziosa non stia invecchiando bene, ai tempi il film riscosse un discreto successo, tanto da garantire a Murphy un biglietto di sola andata per Hollywood. Là, tuttavia, il neozelandese non poté mai esprimere la propria vena iconoclasta e, quindi, tornò in patria dove lo si ritroverà impegnato con Peter Jackson nella seconda unità di riprese per la trilogia de il Signore degli Anelli. Con la Terra silenziosa, Murphy tentò una rilettura di un classico della fantascienza, l’Ultimo uomo sulla Terra, innestando questo soggetto con il tema di la Fine del mondo (1959), dramma romantico che vede un triangolo interrazziale di sopravvissuti. Non solo. Nel film si possono cogliere spunti di critica politica, soprattutto verso gli States, e considerazioni sulla sofferenza umana precedente all’incidente che rende i disadattati i più adatti in una situazione tanto estrema. Parecchia carne al fuoco. Troppa, evidentemente, nelle mani di un regista con poche risorse e scarsa verve, impegnato a dirigere tre attori di modeste capacità: Lawrence è vagamente convincente, mentre la comprimaria è fastidiosa e il comprimario bolso. La prima sezione del film dipinge con efficacia un mondo abbandonato di fresco dall’umanità, con un superstite che, progressivamente, scivola nella pazzia e nel solito delirio di grandezza; da notare la scena delle fucilate al Cristo in croce. Meno efficace la seconda parte nella quale si perde la poetica della solitudine e si affida il racconto alle “sottigliezze” seduttive di una pessima Alison Routledge, abbandonando, di fatto, il racconto scritto da Harrison. Murphy, che non è Kubrick di 2001: Odissea nello Spazio (1968) né Peter Weir di Picnic ad Hanging Rock (1975), tentò la strada del fantascientifico esoterico sporcato da sentimentalismi non necessari con un finale decisamente bizzarro che, quello sì, risulta accattivante e foriero d’interrogativi, anche se rappresenta l’arrivo di un percorso poco chiaro e, a tratti, francamente noiosetto. Da vedere in double-bill con il superiore l'Ultimo uomo della Terra (1964).
TRIVIA
Geoff Murphy (1938-2018) dixit: “Non sono mai contento di nessun film che faccio. Forse è il travaglio patito alla nascita che pregiudica la mia percezione del film, o qualcosa del genere. Spesso non si riesce a separare il processo dal risultato” (IMDb.com).
⟡ Il film, costato circa un milione di dollari, incassò meno di quanto speso, benché, ai suoi tempi, fu accolto da discrete recensioni.
⟡ In maniera un po' naïve, il regista aveva chiesto a Jack Nicholson se fosse interessato a vestire i panni del protagonista: questi, tuttavia, chiese 4 milioni di dollari e il 25% sugli incassi.
⟡ La scena in cui si vede vagare il protagonista per le strade suonando un saxofono è un in-joke che fa riferimento a un evento biografico dell'attore: quando era giovane aveva rubato un sax ma, colto da rimorsi, lo aveva riportato al proprietario.
⟡ L'auto sportiva guidata da Joanne mentre insegue Api e Zac è una Holden Torana LJ del 1972.
⟡ L'attore Pete Smith era alla sua prima esperienza davanti alla cinepresa. Smith era un ex delinquente che, con questa opportunità, ha dato una svolta alla sua vita; da allora fa l'attore.
⟡ L'idea per il romanzo da cui fu tratto il film venne allo scrittore Harrison quando, come turista, arrivò in Nuova Zelanda negli anni '70. Almeno ai tempi, i neozelandesi erano soliti fare il weekend fuori città e dormire fino a tardi, sicché Harrison, arrivato ad Auckland una domenica mattina presto, trovò la città praticamente deserta sentendosi l'ultimo uomo sulla Terra.
⟡ Ai tempi, in effetti, gli USA stavano perseguendo un progetto nominato Operation Flashlight ma esso riguardava micro-esplosioni atomiche che, al massimo, avrebbero potuto distruggere una stanza.
⟡ La scena che vede i protagonisti ispezionare un incidente automobilistico, vede anche nei panni di un morto, quello che ha sfondato il parabrezza dell'auto verde, il produttore del film Sam Pillsbury. Questi pretese che a destra del suo cadavere fossero posizionate le sue carte di credito (si vedono a malapena) a indicare ironicamente che i costi del film lo stavano uccidendo.
Titolo originale
The Quiet Earth
Regista:
Geoff Murphy
Durata, fotografia
91', colore
Paese:
Nuova Zelanda
1985
Scritto da Exxagon nell'anno 2015 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
