Terrifier

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Voto:

Claurofobia portami via. Forse è nata una nuova stella slasher, dall’omonimo corto del 2011, poi passato attraverso un episodio di All Hallows’ Eve (2013), fino a questo lungometraggio che porta fortuna al giovane regista Leone e, dato il plauso degli appassionati, gli fa guadagnare il sequel (Terrifier 2, 2022), il trequel (Terrifier 3, 2024) e pure un quarto capitolo nel 2026. Non che Terrifier proponga stravolgimenti nel panorama slasher ma, con umiltà, e sfruttando bene un budget contenuto, somministra l’orrore dovuto (apice, il clown vestito di pelle umana), un inaspettato cambio di protagonisti secondo il vecchio insegnamento di Psyco (1960), violenza, splatter, e poi lui, Art the Clown, pagliaccio orribile che, probabilmente unico difetto, è pure troppo presente nelle inquadrature. Il gioco dell’hide and seek, di per sé banale, è arricchito proprio dalla presenza di questo folle mostro umano interpretato con profluvio di gigioneggiamenti da David Howard Thornton, già Joker nel serial Nightwing: Escalation (2011). Bella Jenna Kanell che, con quel trucco lì, mi ricorda la mia amata Neve Campbell non tanto in Scream (1996), quanto in Sex crimes - Giochi pericolosi (1998). Film da guardare, quest'ultimo. Intendiamoci, è roba buona per chi sopporta una giovane donna nuda segata per il lungo partendo dall’inguine; tuttavia, chi è in cerca di un horror new-classic non potrà che trarne qualche diletto. Oltretutto, il film dimostra che nel 2016 era ancora possibile scolpire un nuovo incubo nell'affollato pantheon dell'horror contemporaneo.


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Titolo originale

Id.

Regista:

Damien Leone

Durata, fotografia

82', colore

Paese:

USA

Anno

2016

funko pop di Terrifier, funko di art the clown

Scritto da Exxagon nell'anno 2020; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0