Valhalla rising - Regno di sangue

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Voto:

Un misterioso guerriero muto e cieco da un occhio (Mads Mikkelsen) è schiavo di una tribù vichinga. Si libera e, accompagnato da un ragazzino, si unisce a un gruppo di barbari cristianizzati che vogliono navigare fino alla Terra Santa. Raggiungeranno, invece, il Nuovo Mondo, posto di terre inesplorate, abitate da indiani desiderosi di nessuna conversione.

LA RECE

Viking-movie, un po' grim dark fantasy, che privilegia atmosfera e silenzio rispetto alla narrazione tradizionale, creando un'esperienza contemplativa tra paesaggi desolati e violenza brutale. Un'opera polarizzante che affascina per il suo stile austero ma rischia di annoiare chi cerca trame lineari.

Dopo la popolare trilogia di Pusher (1996-2004-2005) e il poco noto ma notevole Bronson (2008), il danese Refn tenta la strada del viking-movie nelle Americhe sulle tracce di un Pathfinder (2007) ma con ben altro stile e risvolti. Valhalla rising non è la ricostruzione storica delle spedizioni navali che portarono i vichinghi nel Nord America ben prima di Colombo o, comunque, non è una ricostruzione storica in senso tradizionale. La difficoltà d'incasellamento nei generi cinematografici non ha portato fortuna al film di Refn che ha soggiornato poco nelle sale cinematografiche. Dispiace. Valhalla rising ha il suo discreto fascino, a patto di saper trasformare silenzi, misteri e non-spiegazioni in valori aggiunti. Non è dato sapere chi sia il carismatico protagonista One-Eye, guerriero muto e letale, né cosa voglia, né dove voglia andare; si comprende solo che è guidato dall'istinto e dalle sue visioni. Le lisergiche immagini mentali del guerriero fanno di lui un diavolo, come sospettano molti compagni di viaggio, oppure un angelo custode per il ragazzino che gli sta accanto; oppure, ancora, ne fanno un semplice uomo che ha passato la vita in una gabbia, aperta solo per farlo combattere come un orso legato al palo. One-Eye non parla mai, gli altri interpreti hanno in tutto 120 righe di dialogo. La lingua parlata, eco herzoghiano, è quella della natura, con i desolati, spirituali e deprimenti paesaggi della Scozia fatta passare come Scandinavia. Brutale, come di fatto doveva essere la vita a quei tempi e in quei luoghi, Valhalla rising affascina o tedia con gli infiniti spazi e i sovrumani silenzi. Personalmente affascina, con i suoi uomini persi fra ombre e nebbia a parlare di una religione della quale non hanno capito poi molto se non la virulenta tendenza al proselitismo, uomini senza una meta esatta, senza una trama esatta. Austera cavalcata fantasy into the wild con un Mikkelsen in stato di grazia che entra nella parte ad occhio chiuso, in compagnia di un ragazzino novello Curt Kobain; ma bravi anche gli altri. Qualche punto splatter assolutamente non gratuito e coerente con l’ecosistema. Comunque, tutto molto cristologico, a pensarci bene, benché, sulle prime, paia qualcosa di antireligioso. Film bello, in definitiva, bello a vedersi e a rifletterci ma non per tutti i gusti. Buon esempio di cinema inusuale di stile e contenuto. Voto dopato.

TRIVIA

⟡ Nel film si parla di viaggi in Terra Santa come si trattasse di crociate. Ricordo che la prima crociata è quella del 1096. L'era vichinga, invece, si considera chiusa nel 1066 (battaglia di Stamford Bridge) e, in effetti, il declino di essa corrispose con la diffusione del Cristianesimo: già Carlo Magno, ai suoi tempi (742-814), operava una conversione a tutto o nulla; cioè, o ti convertivi o venivi liquidato. Il film, quindi, descrive la sorte di alcuni vichinghi ormai sul viale del tramonto.

⟡ Fra le varie influenze che hanno concorso alla produzione del film, il regista ha parlato sia di una runa vista nel Delaware, mistero al quale il film cerca di rispondere, sia del film Terrore nello spazio (1965) di Bava.

⟡ Nel sito dedicato alla pubblicizzazione del film, il personaggio interpretato da Mikkelsen veniva chiamato Harald; nel film, tuttavia, viene indicato solo come One-Eye.

⟡ Benché il titolo richiami un libro di Clive Cussler, l'influenza per questo film viene, piuttosto, dai lavori di Kenneth Anger: Scorpio Rising (1963) e Lucifer Rising (1972).

⟡ La protesi che chiude l'occhio all'attore Mikkelsen rendendolo orbo è ispirata alla patch effettistica indossata da Kirk Douglas in I Vichinghi (1958).

Titolo originale

Valhalla Rising

Regista:

Nicolas Winding Refn

Durata, fotografia

93', colore

Paese:

UK, Danimarca

Anno

2009

Scritto da Exxagon nell'anno 2013 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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