Zombeavers
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Voto:
Jenn (Lexi Atkins) deve riprendersi dallo scorno con il fidanzato. Quindi, con l’amica Mary (Rachel Melvin) e la cazzuta Zoe (Cortney Palm), Jenna va a farsi una vacanzina in un capanno nei pressi di uno stagno abitato da castori, però contaminati da una sostanza tossica e ora trasformatisi in zombi. L’arrivo dei fidanzati delle giovani non migliorerà la situazione.
LA RECE
B-movie volutamente trash con castori zombie creati da scorie tossiche. Nonostante l'idea balzana e momenti divertenti nella seconda parte con umani "castorizzati", il film manca di incisività e si limita a essere simpatico ma effimero.
B-movie brutticciolo, troppo compiaciuto dei propri limiti, alcuni dei quali artefatti, e con la strisciante ambizione di diventare un cult-trash, cosa che, in qualche modo, a Zombieavers è riuscita, dato che venne accolto come una delle pellicole horror più originali del 2014. L’impianto sembra quello di un film Troma con un titolo, oltretutto, che darebbe da intendere risvolti particolarmente scollacciati dato che “beaver” è sia il castoro sia, in slang, il pelo pubico femminile per similitudine fra la forma trapezoidale di quest’ultimo - decenni or sono anche chiamato "escutcheon", scudo - e quella del codone piatto dei castori. Sì, insomma, con un po’ di fantasia... Ad ogni modo, di sesso e nudità abbiamo solo accenni, con il seno della Palm e qualche amplesso più comico che erotico. Poi, ovviamente, ci sono loro, i castori zombi, realizzati male che più male non si può, e, poi, un deragliamento in effetti divertente nella seconda parte con la trasformazione degli umani in zombi castorizzati; una cosa senza senso ma gradevolmente trash. I riferimenti a gente che si isola nei capanni e poi finisce malmessa sono sempre quelli: Raimi, Romero, Hooper, qui anche con un omaggio palese alla zattera di Creepshow 2 (1987) e ai classici dell’horror che vedevano i fusti di materiale tossico come motore primo di ogni male (il Ritorno dei morti viventi, 1985). In realtà, la cosa più riuscita è l’intro e l’outro del film, con i due trasportatori ebeti che si perdono il carico di materiale tossico. Nonostante la gradevolezza estetica delle protagoniste, nonché l’idea balzana dei castori morti-vivi e la leggerezza con la quale il tutto viene proposto, Zombeavers manca di incisività in ogni comparto, anche quello più irriverente, e finisce, così, per risultare un prodotto simpatico ma molto effimero. Il lavoro non ottimale realizzato dai doppiatori non aiuta la versione italiana.
TRIVIA
Jordan Rubin (1972) dixit: “Credo di aver sempre voluto fare il regista. Al liceo ero il nerd dei video. Facevo molti cortometraggi e sono diventato bravo nel montaggio. Facevo dei brevi sketch e ho iniziato a scrivere per spettacoli dove, essenzialmente, scrivevo e, di fatto, dirigevo questi sketch. Credo di essere stato spinto sul binario dello stand-up comedian perché è venuto naturale, e lo scrivere pure, ma credo che siano tutti dei derivati. Provengono tutti dalla stessa fonte. Quando fai lo stand-up comedian, sei lo scrittore, l'attore e il regista di te stesso. Quindi è stata una lunga strada per tornare a fare quello che avrei sempre voluto fare a 14 anni” (dailyactor.com).
⟡ Verso la fine dei titoli di coda si legge il disclaimer: "Nessun animale è stato ferito durante la realizzazione di questo film, anche se l'orso ha ricevuto una strizzata ai capezzoli (non è colpa nostra, ha iniziato lui)”.
⟡ Alla fine dei credits viene mostrato un filmato che vede alcune api entrare in contatto con il cadavere di un castoro tossico; questo porterà a un contagio e trasformerà le api (bee) in “zomb-bees”.
⟡ Le ragazze, sulla zattera, bevono birra Ipsum Lorem, nome che riprende il “Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit…”, testo latino scorretto usato come riempitivo neutro in progetti grafici o altro. Il “Lorem Ipsum” deriva dal “De finibus bonorum et malorum” di Cicerone ma è stato alterato per renderlo senza senso.
Fast rating
Titolo originale
Id.
Regista:
Jordan Rubin
Durata, fotografia
77', colore
Paese:
USA
2014
Scritto da Exxagon nell'anno 2018 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
