Creepshow 2

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Voto:

Old chief Wood'nhead: una coppia di anziani possiede una drogheria in una riserva indiana; su di loro vigila la statua di legno di un vecchio capo indiano. Quando alcuni giovani uccideranno i proprietari per rapinare il negozio, la statua farà giustizia. The raft: due ragazzi e due ragazze vanno al laghetto per farsi un bagno e, al centro di esso, trovano una zattera sulla quale si piazzano. Quando sarà ora di andarsene, si accorgeranno che sull'acqua galleggia una strana macchia nera. The hitch-hiker: al ritorno da un'avventura sessuale, Annie investe un operaio al lavoro sulla strada, e lo uccide. O forse no.

LA RECE

Meno incisivo del precedente film cult, tuttavia il lavoro supervisionato da Romero ha i suoi momenti, soprattutto relativamente al secondo episodio.

Seguito del famosissimo omnibus horror Creepshow (1982) e cambio alla regia. Ci pensa Michael Gornick che aveva lavorato alla fotografia nel precedente film; Romero, regista di allora, si limita a sceneggiare un racconto e due soggetti originali di Stephen King che, come al solito, pretende di partecipare in una particina: il camionista del terzo episodio. Il risultato non è eccelente, soprattutto a causa del braccino corto del produttore Richard Rubinstein (4 milioni di dollari) che va a limitare lo sviluppo delle idee. Il portmanteau si prende troppo sul serio e perde la semplicità che caratterizzava il cult precedente. Debole il primo episodio, interessante il secondo con le sue spruzzate di erotismo, e psicologico il terzo che vede il senso di colpa trovare una sinistra incarnazione. A furor di popolo si elegge la Zattera, the Raft, il miglior pezzo del trittico benché il gruppo di giovani attori non sia una forza. Regia senza guizzi ma gli effetti speciali sono buoni, anche perché in mano a Tom Savini che, tra l'altro, compare all'inizio come il vecchio Creepy. L'aura dei fumetti della E.C. Comics da cui si prende ispirazione è praticamente assente ma ciò non significa che il film non diverta. Seguìto nel 1990 da i Delitti del gatto nero derivato da una serie televisiva curata da Romero e definita dall'effettista Savini il vero Creepshow 3; puntualizzazione quanto mai necessaria vista la comparsa, nel 2006, dell'apocrifo Creepshow 3 in cui nessuno degli originali maestri del brivido ha lavorato.

TRIVIA

⟡ Nell'episodio the Raft, Laverne indossa una maglietta della Horlicks University, lo stesso ateneo citato nell'episodio the Crate del primo Creepshow

⟡ All'inizio del terzo episodio, si possono vedere molti libri di Stephen King sul mobile vicino alla testiera del letto.

⟡ Il film consiste in tre episodi ma in fase progettuale ne furono scritti cinque. Uno di quelli scartati "the Cat from Hell" trovò realizzazione in i Delitti del gatto nero.

Titolo originale

Id.

Regista:

Michael Gornick

Durata, fotografia

92', colore

Paese:

USA

Anno

1987

Scritto da Exxagon nell'anno 2006; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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