Amityville horror

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Voto:

Il 14 novembre 1974, il giovane Ronald DeFeo massacra i suoi familiari; dichiarerà che una voce l’ha spinto agli omicidi. Un anno dopo, Kathy (Melissa George) e George Lutz (Ryan Reynolds), insieme ai loro tre figli, comprano la casa teatro del massacro. In ventotto giorni, la presenza maligna che alberga nelle fondamenta della casa li sconvolgerà.

LA RECE

Remake che funziona, come semplice macchina d'intrattenimento, grazie a una regia dinamica pur non creativa. Celebrato Ryan Raynolds.

Altro remake d’inizio anni 2000 che mira al recupero di pellicole del '70-'80. Ci mette mano e soldi la Platinum Dunes, casa di produzione capitanata da Michael Bay. Alla sceneggiatura, Scott Kosar che scrisse per Non aprite quella porta (2003) e l'Uomo senza sonno (2004). Insomma, gente che sa dove mettere le mani se si tratta di fare soldi. Si spaccia ancora la storia come vera quando, ormai, si sa che solo il fattaccio della famiglia DeFeo è accaduto davvero, mentre la famiglia Lutz, che esiste, s’inventò tutto per specularci e uscire da un giro di debiti nel quale era finita. Questa nuova versione di Amityville horror è decisamente migliore di quella del 1979: migliori gli effetti, la recitazione e i momenti di paura. D'altra parte, il film girato ventisei anni prima sembrava più un dramma familiare con una pretensione verso all'horror ma il risultato fu troppo timido e lento. Il remake funziona grazie anche a una regia dinamica pur non creativa: il regista va sul sicuro e utilizza un montaggio a volte frenetico, movimenti di macchina scattosi, rumori e ombre suggestive. Non manca la bambina fantasma che fa molto J-horror. Ci si permette la libertà di aggiungere un subplot che tenta di dare una spiegazione all'origine del Male che abita la casa: si tratterebbe di un tale reverendo Jeremiah Ketcham che torturava gli indiani; una scusa come un'altra, fra l'altro neanche troppo approfondita, che rimanda in qualche modo al reverendo Kane di Poltergeist II (1986). Bravi gli attori che credono nel progetto e si vede; con la loro sentita interpretazione salvano una sceneggiatura non brillante. Molto celebrato il fisico scultoreo del protagonista; il pubblico femminile o gay saprà che farsene. Validissimo per una serata disimpegnata. Il film, dico, ma probabilmente anche Ryan Raynolds. Con un seguito sconsigliabile: Amityville: il risveglio (2017).

TRIVIA

Andrew Douglas (1952) dixit: “Facevo pubblicità per la televisione da anni e in America c'è un percorso che va dalla pubblicità alla realizzazione di lungometraggi. Ma bisogna passare attraverso i film di genere. È una formazione da campo d’addestramento […]. Così ho fatto the Amityville horror ma mi sembrava di fare un’altra pubblicità. Non ne ero orgoglioso ma sono orgoglioso di essere sopravvissuto. Mi sono prestato come un meccanico, un tecnico, e sono stato contento di averlo fatto e ha funzionato bene. Così, in qualche modo, mi ha dato delle credenziali in USA, ma poi mi hanno offerto gli stessi film. Sono saltato sul carro di Priest e l'ho sviluppato per sei mesi e poi mi sono reso conto che era lo stesso film. Così sono saltato giù, il che non è una cosa popolare” (cine-machords.com).

⟡ Oltre alla Platinum Dune, questo film venne prodotto dalla Metro-Goldwyn-Mayer ma fu la sua ultima pellicola prodotta come compagnia indipendente. L'8 aprile 2005, le quote della MGM furono acquistate da diverse compagnie, fra cui la Sony. 

⟡ Dopo la visita in clinica, George e la moglie tornano a casa in macchina. Sulla strada di casa si può vedere l'insegna della Starbucks Coffee. Il film si svolge negli anni 70 ma la catena Starbucks non si espanse in tutti gli USA se non alla fine degli anni '80. 

⟡ L'attore Ryan Reynolds scelse di non entrare troppo in intimità con i giovani attori che interpretano i suoi figliastri. I giovani si lamentarono, pensando di stare antipatici all’attore ma quest’ultimo temeva che, legando troppo con quelli, avrebbe poi avuto difficoltà a recitare la parte del padre violento. 

⟡ Poco prima che le riprese iniziassero, il cadavere di un pescatore emerse dalle acque antistanti la casa. 

⟡ Eccetto per le finestre dell'attico e per lo stile coloniale tedesco, la riproduzione della casa non corrisponde alla vera casa di Amityville com’era al tempo in cui si dice fosse accaduto l'evento. Inoltre, a causa dell'enorme interesse turistico per l'abitazione, la casa originale è stata pesantemente modificata e attualmente è poco riconoscibile. 

⟡ Ryan Reynolds, in molte scene, indossava lenti a contatto speciali che rendevano i suoi occhi neri con un anello più chiaro sulla circonferenza dell'iride.

Titolo originale

The Amityville Horror

Regista:

Andrew Douglas

Durata, fotografia

90', colore

Paese:

USA

Anno

2005

Scritto da Exxagon nell'anno 2015 + TR; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

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