Ammazzavampiri
-
Voto:
Nessuno crede al giovane Charlie Brewster (William Ragsdale) quando dice che il suo vicino di casa è un vampiro. Come ultima risorsa, Charlie vorrebbe avvalersi dell'aiuto di una vecchia star di film horror ora presentatore della trasmissione Fright Night, Peter Vincent (Roddy McDowall), che liquida Charlie come un folle. Quando, però, Amy (Amanda Bearse), la fidanzata di Charlie e il suo amico Ed (Stephen Geoffreys), preoccupati per lo stato del giovane, offrono dei soldi a Vincent per convincere Charlie di essere in errore, il vecchio attore accetta. L'affascinante vicino di casa Dandrige (Chris Sarandon), tuttavia, è davvero un vampiro.
LA RECE
Molto anni '80, a partire dallo score per arrivare a una commistione abbastanza ben riuscita di comicità e orrore infarcito di pregevoli effetti protesici. Il mix di umorismo e horror è misurato e nessuno dei due elementi prevale sull'altro.
Mentre la Columbia Pictures era occupata a realizzare la Moglie del campione con Rebecca De Mornay e Perfect con John Travolta, pellicole ammiraglie del 1985, a un debuttante Holland fu lasciata una quasi completa libertà artistica (leggasi disinteresse) per un vampiresco sui generis che ibridasse i classici elementi folkloristici sui succhiasangue e la storia del bambino che grida “al lupo al lupo”, qualcosa non distante da la Finestra sul delitto (1984) di cui Holland aveva scritto la sceneggiatura. Il regista ricorda: “Nessuno (della produzione) prestava attenzione a Fright night, era fantastico!”. Il risulato fu molto anni '80, a partire dallo score per arrivare a una commistione abbastanza ben riuscita di comicità e orrore infarcito di pregevoli effetti protesici. Il mix di umorismo e horror è misurato e nessuno dei due elementi prevale sull'altro, il che è un bene e un male perché se è vero che la comicità non finisce per ridicolizzare il plot, è anche vero che la paura e l'inquietudine non riescono mai a decollare. Buone alcune prove attoriali: il vampiro Dandrige è elegante e sensuale come si conviene a un succhiasangue di razza; non trascurabili alcune suggestioni omosessuali relative al compagno di casa e al giovane Evil Ed. Il personaggio di Peter Vincent è simpaticamente interpretato dall'attore McDowall. Amy, dal canto suo, ha il fascino obliquo dell'americana bigotta la cui sottotraccia nevrotica è la speranza di incontrare qualcuno che la renda peccatrice. Il protagonista Ragsdale, invece, non lascia il segno e l'amico Ed ha, per tutto il film, l'espressione intelligente di Bevis e Butt-Head messi insieme; la cosa dovrebbe essere simpatica ma dopo pochi minuti scoccia. L'elemento narrativo centrale, e ciò che dà spessore alla pellicola, è il suo tentativo di innestare il classico in una dimensione di modernità con tutte le distonie del caso. Ammazzavampiri tenta, con ghigno adolescenziale, d’illustrare come l'orrore dei classici possa convivere con un mondo che cambia velocemente e che non ha più tempo da dedicare ai vecchi miti, se non omogeneizzati dal tubo catodico e lì messi alla berlina. La cosa più impressionante rimangono, tuttavia, gli effetti speciali che arricchiscono una pellicola che altrimenti avrebbe rischiato di cadere nel cestone delle mille produzioni anni '80. L’effettista Richard Edlund risolleva in più di un momento il film con le sue creazioni che si distinguono dalle classiche immagini vampiresce. Molta critica esalta la pellicola, a mio parere eccessivamente. Resta però innegabile il fascino del villain e la simpatia dello scalcinato Peter Vincent che deve il suo nome alla fusione dei nomi di due grandi vecchi dell’horror: Peter Cushing e Vincent Price. Comunque, paragonato alla ridda di produzioni di basso livello che hanno invaso il mercato ‘80, Ammazzavampiri rimane una pellicola che merita una visione. Mi raccomando, il film di Holland non va confuso con Buffy: l'ammazzavampiri (1992) con protagonista Kristy Swanson e, men che meno, con il serial Buffy l'ammazzavampiri (1997-2003). Seguito da Ammazzavampiri 2 (1989); nel 2011 arriva il remake Fright night - il vampiro della porta accanto. Esiste anche un remake non ufficiale visto da nessuno: Neighbours (2014).
TRIVIA
⟡ Questo fu il primo film sui vampiri per il quale fu speso un milione di dollari in effetti speciali; il budget complessivo fu 9,5 milioni.
⟡ Ci volle molto tempo e molti soldi per realizzare la scena che vede Jerry camminare nella stanza di Mrs. Brewster e non riflettersi nello specchio. Holland ha ammesso umilmente che lo spettatore non lo nota perché lui l’ha ripresa male.
⟡ Holland aveva pensato proprio al grande Vincent Price per il ruolo di Peter Vincent ma in quegli anni l’attore inglese iniziava a non essere più in buona salute e tendeva a rifiutare ingaggi in film horror.
⟡ Chris Sarandon tentennò ad accettare il ruolo in un horror dopo la brutta esperienza professionale in Sentinel (1977), film nel quale non venne apprezzata dalla produzione. D’altra parte, Holland volle dirigere personalmente Fright night visto che era rimasto disgustato dal modo in cui la sua sceneggiatura era stata rielaborata per la Casa in Hell Street (1984). Entrambi i film sono di Michael Winner.
⟡ Quando Charley Brewster incontra la prima volta Peter Vincent fuori dallo studio tv, ciò avviene nella stessa location che apre il film Invasione degli ultracorpi (1956)
⟡ Il plot dell’horror Testimone poco attendibile (1989) condivide stranamente molti punti con il soggetto di Ammazzavampiri.
⟡ La Ford Mustang del 1966 guidata da Charley era di proprietà del regista e finì completamente distrutta in un incidente avvenuto dieci anni dopo.
⟡ Nel 1988, la Now Comics adattò il film in una serie di fumetti che poi si interruppe perché l’editore andò in bancarotta nel 1990.
Titolo originale
Fright Night
Regista:
Tom Holland
Durata, fotografia
106, colore
Paese:
USA
1985
Scritto da Exxagon nell'anno 2007; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
