Baby Killer III

Voto:

Stephen Jarvis (Michael Moriarty) va in tribunale per difendere il diritto alla vita dei baby killer; il giudice concede che i bambini siano radunati su un'isola la cui ubicazione sarà segreta. Là, i piccoli cresceranno diventando capaci di riprodursi e di comunicare telepaticamente.

LA RECE

Buon inzio ma poi tutto si attesta sul comico non divertente. Moriarty, circondato da personaggi macchiettistici, si dà un gran da fare ma comunque non è De Niro.

Terzo capitolo direct-to-video della saga low-budget diretta da Larry Cohen dopo It lives again (1978). Qui, lo strano senso umoristico del regista sembra funzionare meglio del solito: “Perché avrei dovuto fare il terzo se doveva essere uguale al secondo? […] Inoltre, quando l’ho girato avevo anche più humor nella mia vita, ero rilassato, mi divertivo di più, e stavo anche lavorando a cose molto divertenti” (Nocturno dossier 37; 2005). La scena che anticipa i titoli di testa mette alla berlina un luogo comune cinematografico: il taxista che porta all'ospedale la donna incinta. Segue sequenza non male, anche per il potenziale trash, con un baby killer in tribunale che piega e rompe le sbarre d'acciaio della gabbia in cui è contenuto, zompa fuori e minac-cia il giudice. Dopo un inizio sufficientemente interessante, la pellicola si assesta al livello "noia solenne" o, meglio, "trash terribile": Baby Killer III si riduce a un insieme di scene più o meno legate fra loro, spesso male realizzate e mal recitate. L'aspetto dei Baby killer, ormai cresciuti, è ben poco esaltante e deve di certo qualcosa all'immaginario ufologico. Il film, squassato da dialoghi pessimi e interpretazioni lunatiche, finisce per reggersi tutto sulle spalle dell’attore Michael Moriarty che il regista Cohen ha usato come jolly in altre sue produzioni quali Q - il serpente alato (1982), the Stuff - il gelato che uccide (1985) e I vampiri di Salem's Lot (1987), quest’ultimo girato quasi in contemporanea a Baby killer III. Moriarty, circondato da personaggi macchiettistici, si dà un gran da fare per portare brio in situazioni che altrimenti non avrebbero avuto granché da dire, e comunque non è De Niro. Il tono satirico delle due precedenti istallazioni lascia il posto a situazioni palesemente comiche ma di rado davvero divertenti. La critica si è separata: da una parte coloro che hanno apprezzato il nuovo approccio più leggero di Cohen per una storia che aveva già espresso il suo potenziale sinistro; altri, i più affezionati all'horror, meno entusiasti. Buono per completisti, altrimenti è uno "sconsiglio".

TRIVIA

⟡ Nessun dato, per ora.

Titolo originale

It's Alive III: Island of the Alive

Regista:

Larry Cohen

Durata, fotografia

95', colore

Paese:

USA

Anno

1986

Scritto da Exxagon nell'anno 2006; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0

commercial