Camping del terrore
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Voto:
Un gruppo di ragazzi va in campeggio. Doveva essere una vacanza di sesso e divertimento, invece si trasforma in una mattanza ad opera, in apparenza, di un vecchio sciamano che infesta il luogo.
LA RECE
Slasher di casa nostra con tutti i limiti di un linguaggio e topoi filmici e narrativi non autoctoni e, quindi, non ben interpretati.
Slasher alla Venerdì 13 (1980) però de noantri, quindi con il camping a Campo Imperatore in Abruzzo e le tette di Nancy Brilli. Detto così non è neanche male, infatti Camping del terrore, accettando un quid di approssimazione tipica del nostro cinema bis, funziona, seppur a bassi regimi; una giustificazione, questa volta più originale del solito, riguardava il maltempo che obbligò lo sceneggiatore Dardano Sacchetti a straliciare e riscrivere scene in itinere. Balza agli occhi il cast "stellare": oltre alla suddetta Brilli, possiamo godere la presenza di David Hess cattivo in l'Ultima casa a sinistra (1972), di Mimsy Farmer de il Profumo della signora in nero (1974), del prezzemolo Ivan Rassimov e dell'eterno poliziotto Charles Napier che fu militare stronzo in Rambo II (1985). Fagiolata di interpreti e rimaneggiamento della trama dello slasher statunitense sopracitato ma in grave ritardo, con colpevole identificabile fin da subito e tocco misterioso sul finale con fermoimmagine, al tempo assai in voga. Deodato, che di mestiere ne sa, riesce a far passare come inquietanti i boschi abruzzesi, gustosamente violento il rosario di uccisioni (body count: 13) e dinamico il ritmo a tamponare un soggetto di fatto banale che, volendo strafare, viene contaminato da elementi gialli, traumi psicologici e quote esoteriche con la leggenda dello sciamano. L'operazione import dell'horror giovanilistico USA finisce, perciò, a non funzionare del tutto anche a causa di un cast spompato (Sacchetti ci infila anche il figlio Davide nei panni di Ben) e alcuni personaggi mal scritti e peggio doppiati: uno su tutti il ragazzotto con la voce da scemo che fa battute di continuo. Nella prima parte il film tiene, poi si sfilaccia in un collage di scene horror con gente che corre da una parte e altri che vanno altrove. Comunque divertente in quanto un poco trash. In USA, sbarcato come Bodycount, andò discretamente; qui da noi, no.
TRIVIA
⟡ Nel film ha una particina Valentina Forte, ora fuori dal circuito attoriale, con la quale Deodata ebbe una storia d'amore travolgente quanto sconvolgente che si è conclusa così: "lo stavo male, avevo una febbre molto alta. Lei si presentò a casa mia incazzata come una bestia perché l'avevo mollata. Mi ha riempito di botte, preso a calci negli stinchi. Ero debole e mi sono accasciato per terra. Lei ha continuato a prendermi a calci, quando perdevo i sensi mi tirava dei catini d'acqua per svegliarmi e ricominciava a picchiarmi. Mentre andava a riempire ancora il catino sono fuggito seminudo e sono andato a rifugiarmi nell'ufficio di Palaggi, il produttore. Quella volta ho capito che era finita. L'amavo ma non potevo più stare con lei" (Nocturno dossier 73, 2009).
⟡ Con la Brilli, Deodato ebbe una breve storia proprio durante le riprese di questo film.
Regista:
Ruggero Deodata
Durata, fotografia
90', colore
Paese:
Italia
1987
Scritto da Exxagon nell'anno 2009; testo con licenza CC BY-NC-SA 4.0
